Gnocchi di ricotta

Per una volta, torniamo in Italia con una ricetta semplicissima. Occorrono gli ingredienti giusti!


Un piatto con metà degli gnocchi che escono con questa ricetta. Quasi sempre troppi, per una persona sola!

  • Ricotta vaccina o mista: 500 grammi (v. nota all’inizio della ricetta)
  • Uova medie: due
  • Farina bianca di frumento tipo 00: 200 grammi, più quella per il ripiano. Un po’ meno se vi piacciono molto teneri.
  • Formaggio parmigiano o grana grattuggiato: 30 grammi
  • Sale

Mi pare di capire che l’idea di “una porzione di gnocchi” sia molto diversa da una famiglia all’altra. Per quanto mi riguarda, queste dosi bastano come piatto unico per due persone molto molto affamate o tre persone abbastanza affamate, quattro se si mangia anche un’insalata o qualcosa del genere, forse sei o sette se c’è anche il secondo.

L’unico punto importante di questa ricetta è che la ricotta deve per forza essere del tipo abbastanza duro e asciutto che si vende sfuso nelle latterie o al banco dei supermercati; la ricotta di tipo industriale è più acquosa, perciò gli gnocchi vi verrebbero troppo molli.

Prima di iniziare, scolate via qualsiasi liquido che la ricotta avesse trasudato. Lavoratela bene in una terrina, aggiungete poi le uova –una per volta–, il formaggio e due pizzichi di sale.

Infarinate il ripiano, versateci l’impasto e formate gli gnocchi allo stesso modo di quelli di patate:

si ricavano porzioni di dimensione consona, si infarinano e si lavorano su una spianatoia infarinata fino a farne un salsicciotto del diametro di un paio di centimetri, che andrà poi tagliato a pezzetti. Ciascun pezzetto di impasto si preme con un dito sul retro di una forchetta infarinata, in modo che un lato risulti un po’ concavo e l’altro rigato. Questo è il sistema che usiamo per dar la forma agli gnocchi nella mia famiglia, ma ce ne sono molti altri, tra cui l’uso della grattuggia oppure di un apposito rigagnocchi.

Una volta pronti, si tuffano in acqua bollente salata. Come sempre, sono cotti appena vengono a galla; non lasciateli andare di più.

Li potete condire come qualsiasi altro tipo di gnocco, ad esempio con ragù di carne, burro e salvia, burro e formaggio. Un sugo “a tema” è il sugo al pomodoro e ricotta, per il quale mi pare sia da preferire –al contrario che per gli gnocchi– la ricotta industriale, che dà un risultato meno granuloso. Chi ha un po’ di pratica ai fornelli non avrà bisogno di istruzioni più dettagliate di quanto segue: soffriggete uno spicchio di aglio intero in olio di oliva, aggiungete passata di pomodoro con un paio di foglie di basilico e fatela restringere moltissimo, salate; alla fine aggiungete ricotta (più o meno il volume del pomodoro), fate scaldare e completate con formaggio grattuggiato, pepe, un filo d’olio. Non mangiate l’aglio!

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