Frittelle lunghe

Frijori a Sassari ed in Gallura, le frittelle lunghe si fanno per
carnevale in tutta la Sardegna. Questa però è la ricetta di
famiglia, più laboriosa delle altre ma forse più divertente da
realizzare.
Il risultato? Un’impalpabile croccantezza che
racchiude un soffice ma consistente cuore dall’aroma di arancia ed
anice, il tutto abbracciato da un’estrema dolcezza…

carnival fritters
Cosa
ti occorre:
900 gr di semola rimacinata di grano duro – 100 gr
di farina 00 – 1 uovo – 1 pizzico di sale – 1 litro di latte – 25 gr di lievito di birra – ½ bicchierino di liquore
d’anice – la scorza grattugiata di 2 arance non trattate – 800 cl
 di olio di semi per frittura – per “condire” zucchero e miele q.b.

Come
devi fare:
mischia le due farine con il pizzico di sale,
impastale sul tavolo con un pochino di latte tiepido e lavora
l’impasto, che dovrà essere consistente, sino ad ottenere una pasta soda ed omogenea. Lavorando la pasta in questo modo favorirai la
formazione del glutine che darà corpo alle frittelle.
Ora bisogna
ammorbidire il composto, sciogli quindi il lievito in un altro
pochino di latte tiepido ed incorporalo all’impasto, prosegui con il
restante latte aggiungendolo un po’ alla volta.
Il composto ad un
certo punto inizierà a diventare morbido, elastico ed
attaccaticcio… e qui inizia il divertimento perché dovrai
sbatterlo! Tiralo verso l’alto con entrambi le mani e lascialo
ricadere abbassando di colpo le mani, ripeti questo movimento sempre
aggiungendo il latte. In questo modo incorporerai aria all’impasto
favorendo la lievitazione.
Quando avrai messo tutto il latte
aggiungi l’uovo, il liquore d’anice e la scorza d’arancia
grattugiata.
Naturalmente puoi usare un’impastatrice, dimezzando però le dosi ed avendo cura di seguire lo stesso criterio di lavorazione,
crea prima un impasto sodo da far lavorare per bene alla macchina, e
poi pian piano aggiungi il latte e gli altri ingredienti.
Comunque
tu lo abbia creato, trasferisci il composto in un “concheddo”,
coprilo con un canovaccio e con una copertina di lana e lascialo
lievitare in un luogo tiepido (vicino ad un termosifone o nel forno
intiepidito a 30°) per circa ½ ora e comunque sino a che non si
saranno formate delle bolle sulla superficie e l’impasto avrà
aumentato il suo volume.
Metti a scaldare abbondante olio per
frittura in una padella e nel frattempo prova a far fluire l’impasto
attraverso un imbuto, dovrà scendere non troppo velocemente ed in
maniera omogenea, se è troppo denso aggiungi un po’ di latte.
Quando
l’olio sarà caldo, riempi l’imbuto di impasto tenendo chiuso il
foro con un dito, portalo sopra la padella e fai scendere l’impasto
formando una spirale.
Qua ci vuole “mano”, all’inizio usa
poco impasto e fai dei giretti piccoli e bada che la frittella si
gonfi immediatamente in maniera omogenea e galleggi sull’olio, se va
a fondo l’olio non è abbastanza caldo, se non si gonfia l’impasto
non è abbastanza lievitato, se forma delle grosse bolle è troppo
lievitato e si può rimediare girandolo un po’ energicamente…
quando la frittella è dorata da una parte, sollevala delicatamente
con due forchette e rigirala perché cuocia dall’altra, scolala sulla
carta da cucina e quand’è ancora calda spolverala di zucchero. Per
servirla alla moda gallurese aggiungi un filo di miele di fiori
d’arancio leggermente intiepidito.

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