Focaccia dolce alle carote con lievito madre

Al termine di una piacevole passeggiata autunnale al lago ci siamo fermati in un ristorante dove a fine pasto ci hanno servito insieme al caffè un gustoso cubetto dolce: la cameriera l’ha chiamata torta di carote e mandorle, ma già dal primo morso ho capito che quella non era una torta classica, ma una squisita focaccia. Ho subito pensato a come avrei potuto replicarla a casa, utilizzando il mio lievito madre. Ho riadattato la mia ricetta della schiacciata all’uva con lievito madre ed ho cercato di bilanciarla tenendo conto dei nuovi ingredienti ( carote e mandorle ). L’esperimento è riuscito: una focaccia morbida, profumata e dolce al punto giusto, perfetta per la merenda dei bimbi ma anche per una golosa pausa caffè!
     
Per l’impasto
- 100g lievito madre rinfrescato
- 100g carote
- 320 g farina tipo 0 o 1
- 45 farina di mandorle
- 110 g acqua
- 125 g latte
- 1 cucchiaino raso di malto (facoltativo)
- 50 g zucchero di canna
- 1 pizzico di sale
- 25 g olio (io ho usato olio evo, ma per un gusto più delicato potete usare olio di semi o di riso)
Per la copertura
- emulsione di pari acqua ed olio
- zucchero di canna q.b.
Per la farcitura:
- confettura di frutta a piacere
Nella ciotola della planetaria spezzettate il lievito madre ed aggiungete l’acqua, il malto e lo zucchero. Azionate la planetaria con foglia e impastate a velocità media fino a sciogliere il lievito formando una leggera schiuma in superficie.
A parte grattugiate le carote, e inseritele in un contenitore alto e stretto insieme al latte ed all’olio. Frullate il tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema  omogenea.
Inserite in planetaria, alternandoli, le farine precedentemente setacciate, e gli ingredienti frullati. Non abbiate fretta con gli inserimenti,  e date il tempo all’impasto di adattarsi.
Impastate per qualche minuto, prima a velocità medio-bassa, e poi a velocità medio-alta fino a raggiungere l’incordatura.
L’impasto è pronto quando inizia a rimanere attaccato alla foglia lasciando la ciotola pulita. Sostituite la foglia con il gancio e proseguite ad impastare fino a riprendere l’incordatura.
Rovesciate l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e lasciatelo riposare coperto per circa 15 minuti.
Effettuate un giro di pieghe a tre, e lasciate riposare per 20-30 minuti. Ripetete l’operazione altre 2 volte, e, al termine dell’ultima piega, pirlate l’impasto fino ad ottenere una palla liscia e regolare.
Mettete l’impasto in una ciotola, copritelo con pellicola e lasciatelo a temperatura ambiente per un paio d’ore per avviare la lievitazione.
Trascorso il tempo previsto trasferite l’impasto in frigo, per la fase di maturazione, fino al giorno successivo.
La mattina seguente togliete l’impasto dal frigo, e lasciatelo ambientare per un’ora. Prima di proseguire accertatevi che l’impasto nel corso della notte sia raddoppiato, altrimenti attendete fino a completa lievitazione.
Versate dell’olio nella teglia in cui andrete a cuocere la focaccia, e con l’aiuto di un pennello distribuitelo uniformemente su tutta la superficie.
Rovesciate quindi l’impasto nella teglia, e con le mani leggermente unte d’olio allargate delicatamente l’impasto fino a ricoprire l’intera teglia.
Preparate un’emulsione composta da acqua ed olio in pari quantità, e pennellate la superficie della focaccia. Spolveratela poi con lo zucchero di canna: in cottura caramellizzerà creando una croccante crosticina.  
Coprite il tutto con pellicola e mettete la teglia in luogo caldo (forno spento con lucina accesa), per un paio d’ore e comunque fino al raddoppio.
Infornate con forno già caldo a 200°C nel ripiano centrale e cuocete fino a doratura  (20 minuti circa, ma ogni forno è differente). Togliete dal forno e lasciate raffreddare completamente. 
Rifilate i bordi e tagliate la focaccia a metà. Sulla prima metà stendete un generoso strato di confettura di frutta: io ho utilizzato quella di lamponi e ribes preparata dalla mia mamma, ma se non amate i gusti troppo acidi si abbinano benissimo anche quella di pesche o di albicocche.
Ricoprite la metà farcita con la seconda metà, avendo l’accortezza di lasciare in alto la superficie esterna, quella che avevate spolverizzato con lo zucchero. Tagliate quindi a cubetti, spolverizzate a piacere con altro zucchero e servite!
Se correttamente sigillata in un sacchetto per alimenti o in un contenitore ermetico si conserva morbida per 2-3 giorni! Buona cucina a tutti

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