Oltre a preparare la tiana, quando si uccide il maiale, era pratica comune nel mio paese tagliare il resto del fegato e cuocerlo con abbondante cipolla. In questo modo anche questo piatto veniva mangiato con il pane e non c’erano problemi a creare un piatto completo. Nella ricetta originale si usa strutto di maiale, quello che si conservava gelosamente per un anno intero, ma che in quel momento era fresco e quindi veniva tagliato a pezzetti direttamente dalla carne. Qui una versione decisamente più “light” con l’accompagnamento dell’olio extra vergione d’oliva.
La ricetta l’ha preparata mio padre, con l’aiuto di mio zio che adora particolarmente il fegato. Io ho fatto la parte dell’assaggiatrice ufficiale e del fotografo