Fagioli con le cotiche

Tra le mejo pietanze ch’ho assaggiate
Nessuna c’è che tanto me conzoli
Quanto un ber piatto cupo de facioli
Der color de ‘na tonaca de frate.
Nun me parlà de cose aricercate:
De gnocchi, de pasticci, de ravioli;
So li facioli, li facioli soli
Che te ponno fà l’anime beate!
Co’ certe cotichette tenerelle
Come li fa mi moje, pora cocca,
Par de magnà un suffritto d’animelle.
Teneri, sfravolati, butirosi
Che te se sfragne com’un gnente in bocca:
Ah! che gran manna! che magnà da sposi!
Antonio Spinola, Li  Facioli, in Strenna dei Romanisti, 1941.
Poesia dedicata a questo piatto tradizionale, scritta da Antonio Spinola (1882-1952), oltre che cameriere segreto pontificio, era un ingegnere che si dilettava nella poesia in dialetto romanesco. Faceva parte del Gruppo dei Romanisti, un gruppo di amanti di Roma, tra cui Ettore Petrolini, Trilussa ed il giornalista Ceccarius e tanti altri che in origine, 1929, si riunivano nel noto locale trasteverino La Cisterna, chiamandosi “I Romani della Cisterna”, poi 1938, costituirono il “Gruppo de Romanisti”  ne  facevano parte poeti, scrittori, artisti e giornalisti, romani, non romani e stranieri, specialmente tedeschi. Gli incontri erano sopratutto nelle trattorie e osterie di Trastevere, Testaccio e Monti. L’intento era di valorizzare la storia, gli uomini illustri, il patrimonio storico-artistico, le tradizioni, il dialetto della città di Roma, da qui nascevano anche composizioni in romanesco su temi mangerecci. Ancora oggi il Gruppo dei Romanisti è attivo, si ritrova presso il famoso Caffè Greco in Via dei Condotti, e pubblicano i loro scritti nella Strenna dei Romanisti. 
I fagioli con le cotiche è uno dei quei piatti tradizionali, nati come piatti poveri robusti che scaldano il corpo e l’anima.
Fagioli con le cotiche

Ingredienti:

400 g di fagioli borlotti secchi
200 g di cotenna (io di guanciale)
200 g di passata di pomodoro 
2 peperoncini
1 spicchio di aglio
aghi di rosmarino
olio extra vergine di oliva
sale

Preparazione:

Il giorno prima si mettono in ammollo i fagioli. Il giorno dopo si mettono in un’ampia casseruola, si coprono con l’acqua fredda e si fanno cuocere dal bollore per minimo un’ora e mezza.
Nel frattempo si pulisce la cotenna del guanciale da eventuali setole passandola sulla fiamma, poi si immerge in acqua bollente per 30 minuti circa, si scola e si taglia a listarelle.
In una casseruola si fa imbiondire l’aglio tagliato a pezzettini con l’olio extravergine di oliva, gli aghi di rosmarino ed il peperoncino, si aggiungono la cotenna di guanciale  e si fa soffriggere per alcuni minuti. Poi si unisce la passata di pomodoro, si fa cuocere per 10-15 minuti. Si aggiungono i fagioli con tre mestoli della loro acqua di cottura, si sala e si fa cuocere per 20 minuti circa. 
Si servono caldi con un filo di olio extra vergine di oliva.

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