Per chi vuol leggere di più qui trovate: Diario di una aracnofobica – Intro
Diario di una aracnofobica: Legenda
Giuro, che mi ci sono messa di impegno.
Che volevo fare una cosa profescional. E stilare una legenda con i controca§§i. Con tanto di nome scientifico dei ragni – quelli pomposi scritti in latino – e magari anche qualche foto.
Ma appena ho provato a googlelare per immagini la parola RAGNO ho avuto un’attacco di quelli potenti.
Che ti inchiodano alla sedia e ti lasciano senza respiro.
Alla terza immagine già mi grattavo in ogni dove, sentivo milioni di malefiche zampette che mi camminavano addosso, solleticanti e insidiose.
Alla quinta immagine avevo i brividi e mi sentivo la febbre.
Dopo 10 immagini che scorrevo la mia mano ha fatto automaticamente quello che il cervello si rifiutava di fare. Chiudere la pagina e smetterla con questa tortura autoinflitta.
Così dovrete accontentarvi una legenda un po’ “così”, con io che vi racconto come sono i ragni, visti attraverso gli occhi di una aracnofobica.
Quindi più grossi, più brutti e più spaventosi.
E sicuramente con poco di scientifico nel mezzo, e molto di delirante.
Che poi intediamoci, nella mia zona, di ragni grossi e velenosi non ce ne sono.
Si tratta per lo più di ragnolini minuscoli per la gente comune, per me inaffrontabili ed inenarrabili nemici.
Solo una volta nella mia vita ho visto una ragno così gigante che ho rischiato di svenire (ne leggerete ne “I ragni e la vita all’aperto”).
Non lo dimenticherò mai.
Per sempre nei miei incubi, diurni e notturni.
Non scherzo – non è una esagerazione indotta dall’aracnofobia – era grosso come la mia faccia.
Sul muro di una casa.
L’unica cosa a cui sono riuscita a pensare in quell’istanto è stato….
Nella legenda non troverete solo la descrizione dei ragni più comuni con cui ho a che fare quotidianamente ma anche le terminologie che uso quando mi metto in modalità *aracnofobia-on*.
Necessario se non obbligatorio leggere la legenda per poi orientarvi nel mio mondo di follia-fobia, pena poi non capire di che diamine stia parlando quando vaneggio di cose tipo: gli spider-buster, l’ eroe antiragno, i lungoarnesi, la fazzolettinizzazione, etc.
Legenda:
RAGNI GIORGIO
RAGNI ON-OFF
RAGNI DEGLI ANGOLI
RAGNI QUATTRO-QUATTRO
RAGNI STELLA MARINA
RAGNI STECCO
GLI SPIDER BUSTER
L’EROE ANTIRAGNO
LA SPIDERQUEST
IL FAZZOLETTINO-ANTI-RAGNO
LA FAZZOLETTINIZZAZIONE
IL CHECK-AUTO
IL SESTO SENSO ANTI-RAGNO
LA SUPERVISTA PER LE 8 ZAMPETTE
IL LUNGOARNESE
LA DEBITA DISTANZA DI SICUREZZA
UN TERRORE A 8 ZAMPE
LA DIMENSIONE FORMICA
IL RAGNO GARGANTUA
RAGNI GIORGIO:
I giorgio sono i ragni che sicuramente mi creano più ribrezzo tra tutti gli esseri ottozamputi, perché dotati di un corpo minuscolerrimo e di zampe lunghissime e sottili.
Se ne trovano di tutte le dimensioni, la grandezza è data dalle zampe, ma di fatto, sono le zampe ciò che mi crea enorme fastidio di questi ragni.
Se dovessi trovare un aggettivo per descriverli è MELLIFLUI.
Si muovono mollicci, molleggiati e ondeggianti, quasi a rallentatore, con passo felpato – non che i ragni siano famosi per il loro caotico incedere – con quelle orrende zampette lunghe, ricurve, arcigne e snodate.
E cose tremendissima, se per caso incappate nella loro ragnatela, questi cominciano a trottolare su se stessi come in una danza macabra.
Sono grandi amanti del bungee jumping dal soffitto – meglio se davanti alla mia faccia – e infestano l’albergo dove lavoro. Prediligono gli angoli e le zone umide.
Conosco tutto di questi ragni, perché devo conviverci a stretto contatto ogni giorno.
Posso accreditargli un solo pregio, ossia che sono abbastanza stanziali, se ne stanno sulla loro ragnatela e raramente si spostano, quindi la convivenza, apparte durante i rari spostamenti che mi causano eccessi di aracnofobia, è quasi possibile.
RAGNI ON-OFF:
Nella mia lunga vita ho visto 1 solo esemplare di questa strana specie, per cui ignoro il loro habitat e le loro abitudini di vita.
Quello che so è che assomigliano a dei tasti di accensione ON/OFF.
Hanno due posizioni, la prima è “ACCESA” quando sono in stato di quiete e indisturbati si ergono sulle loro zampette, tutti impettiti in tono di sfida verso il mondo intero e possibilmente verso i malcapitati aracnofobici che incrociano la loro strada, ma quando succede qualcosa se la fanno sotto i coraggiosoni, si spiccicano al suolo e diventano un tutt’uno con la loro base di appoggio, in posizione “SPENTA” di mimetizzazione.
Mi è capitato di trovarne uno sul tettino della macchina, all’inizio non mi sembrava neppure un ragno, proprio per la sua singolare forma impettita, ma poi mi sono insospettita, osservandolo bene e sfoderando il mia supervista ho notato le 8 zampette. Nel momento in cui ho chiuso lo sportello per evitare che entrasse in auto e mi sono preparata per la fazzolettinizzazione, lui s’è spaventato e s’è spiaccicato sul tettino dissimulando il suo aspetto ragnesco!
Se pensava che bastasse questo per confondermi si sbagliava… ohhhh come si sbagliava!
RAGNI DEGLI ANGOLI:
Sono quei minuscoli ragnetti che abitano negli angoli delle stanze.
In casa mia esclusivamente in camera da letto.
Perché prediligano questa stanza per me resta ancora un mistero, l’unico motivo che riesco a trovare per questo accanimento è che così non possa dormire sonni tranquilli.
Non so da dove provengano, nè come entrino in casa, ma ogni tanto ne appare uno nuovo. Sono piccoli, rotondeggianti, muniti di minuscole zampette corte e disposte a raggiera.
Tra tutti i ragni sono quelli che mi fanno meno effetto, e i motivi sono fondamentalmente due.
Il primo è che sono i più “carini della specie” – se mi passate il termine, o forse dovrei dire “meno orrorifici” – per le caratteristiche sopra esposte, il secondo è che sono particolarmente disciplinati, abitano gli angoli e sono stanziali.
Lì vivono, crescono e muoiono.
Raramente li vedrete allontanarsi da un angolo.
E credo che non facciano ragnatele (altro punto a loro vantaggio), o almeno io non ne ho mai viste.
Spesso si trovano in mini colonie di 2-3 esemplari, tutti ravvicinati.
E lì se ne stanno per giorni senza spostarsi, mica crederete che non li controlli eh? Sono sempre al loro posto, immobili.
Negli angoli.
RAGNI QUATTRO-QUATTRO:
Questi ragni devono il loro nome particolare alla conformazione delle loro zampette. In pratica vivono in spaccata perenne, i ballerini della razza aracnide.
Hanno le 4 zampe davanti tutte orientate verso la faccia, e le 4 zampe di dietro tutte orientate verso il “culo”.
Da che parte si guardi il ragno onestamente non lo so. Fate vobis.
Generalmente il mistero della faccia e culo è svelato nel momento in cui il ragno si muove e ci da una indicazione del senso di marcia.
Fortunatamente anche loro abitano quasi esclusivamente sulla mia macchina, quindi gli incontri sono fugaci e non ho dati né studi sufficienti sulle loro abitudini di vita.
RAGNI STELLA MARINA:
I ragni stella marina si contendono con i ragni giorgio la palma d’oro dei ragni più orrorifici sulla faccia della terra.
Anche loro abitanti indesiderati della mia macchina, mi creano notevoli problemi di convivenza perché sono veloci, grossi e imprevedibili.
E questo porta sempre al dover trovare uno spiderbuster di fortuna, conosciuto o sconosciuto.
Devono anch’essi, come i quattro-quattro, il nome all’orrenda disposizione delle loro zampe che sono appunto disposte a stella marina, tutte allargate in ogni direzione.
Sono inoltre schiacciatissimi al suolo, avete presente com’è fatta no una stella marina? ecco!
E se non bastasse sono grigi, esattamente come la mia macchina, quindi mimetismo perfetto…
Ma anni e anni di aracnofobia hanno affinato il mio sesto senso anti-ragno nonché la mia supervista per le 8 zampette, quindi riesco sempre a scovarli anche nei recessi più reconditi dell’auto.
RAGNI STECCO:
Questi ragni sono gli acrobati del mondo aracnide.
Amano stare appesi alla ragnatela, accarezzati dal vento, e adorano il mimetismo perfetto con la natura.
Diffidate dei rametti appesi alle piante che svolazzano nel vuoto, SONO MALEFICI RAGNI che vi attaccheranno appena ne avranno la possibilità!
I ragni stecco infatti si mettono in posizione verticale, tutti allungati, 4 zampine in su e 4 in giù e praticamente diventano filiformi. (Da non scambiarsi però con i quattro quattro!)
Io stessa ho assistito alla trasformazione da stecco a ragno in un millisecondo.
In pratica dei transformer del mondo animale, non si sa bene dove nascondano le zampette, ma ci riescono!
Forse i più infidi e traditori di tutta la specie.
GLI SPIDER BUSTER:
E’ un’alta onorificenza che concedo a tutti quelli che nella loro vita hanno il piacere (MIO) di uccidere un ragno che mi sta minacciando.
Possono essere spiderbuster di fiducia (come il mio ragazzo, mia mamma), oppure occasionali, come un passante ignaro di ciò che lo aspetta quando mi trova sulla sua strada, oppure i miei vicini di casa.
Quello che importa è che facciano il loro lavoro e degnamente.
E compiere un vero lavoro da spiderbuster non è facile, perché noi aracnofobici, diciamolo, siamo difficili da accontentare.
O almeno io lo sono.
Non mi basta vedere scacciato il ragno, io lo voglio cadaverizzato.
L’UNICO RAGNO BUONO E’ QUELLO MORTO!
Perché se non muore, può sempre ritornare, e cercare vendetta.
Ed è l’ultima cosa che voglio.
Ho trovato questo meme online (impossibile risalire all’autore, sorry) in cui mi sono rivista tantissimo!
Bello sapere di non essere sola
L’EROE ANTIRAGNO:
Se lo spiderbuster è un’alta onorificenza concessa da me medesima a più persone, sappiate che esiste uno e un solo EROE ANTIRAGNO, ed è il mio ragazzo.
Un paladino nella lotta contro i ragni, sempre disponibile, sempre pronto a correre in mio aiuto, fisico e psicologico.
Sì perché se non è a mio fianco, lo chiamo per raccontargli le mie disavventure e avere supporto morale.
L’unico che forse comprende a pieno la mia folle fobia, e la “asseconda” senza prendermi in giro, anzi scherzandoci con me, e cercando sempre di aiutarmi quando ho una crisi, se un ragno è scomparso e non si trova più, ad impegnarsi in infinite ed estenuanti SPIDERQUEST solo per vedermi tranquilla e rassicurata, senza invece fare come fanno gli altri NON-aracnofobici, che la prendono come una cosa che si può vincere, come una bizza.
Spesso mi sento dire: “Un ragno? Cosa vuoi che sia?”
Cosa vuoi che sia? Io sto morendo dentro…
LA SPIDERQUEST:
La spiderquest è la sacrosanta crociata intrapresa contro un ragno scomparso. Non importa quanto tempo, quante energie, quali materiali o strumenti necessiti.
Il fine giustifica i mezzi quando si tratta di un ragno.
Sempre.
Che si impieghino 5 minuti o un ora, che siano coinvolte una o più persone, lungoarnesi, aspirapolveri o altri oggetti creativi, quello che importa è che il ragno venga scovato e ucciso.
Pena la mia tranquillità.
Una spiderquest che si conclude con un fallimento lascia un grosso amaro in bocca, nonchè un senso di profonda insicurezza nella mia vita.
E un sacco di domande irrisolte.
Dove sarà il ragno? Sarà vivo o morto? Riapparirà? Cercherà vendetta? Preferirà scappare o prendersi la sua rivincità? Dopo quanto tempo posso considerare la stanza epurata?
IL FAZZOLETTINO-ANTI-RAGNO:
Con me ho sempre 2 pacchetti di fazzoletti, uno sta nella borsa ed assolve al suo naturale uso di fazzolettino di carta.
L’altro invece se ne sta nella tasca del giubbotto e serve per il check-auto che ogni mattina faccio prima di andare al lavoro.
Perché non c’è cosa peggiore che ritrovarsi in macchina con un ragno che girovaga indisturbato per l’auto.
Sta nella tasca così è di rapida estrazione, se vedo un ragno non devo stare a rufolare nella borsa rischiando di perderlo d’occhio e non trovarlo più con mio estremo sgomento.
Perché il contatto occhio-ragno è importantissimo. Mai perdere di vista il nemico.
LA FAZZOLETTINAZZAZIONE:
E’ il sacro atto di uccidere un ragno tramite fazzolettino-anti-ragno.
In realtà la fazzolettinizzazione si può fare con ogni tipo di carta, scottex, carta igienica, pannetto swiffer, etc.
E’ molto importante che l’uccisione di un ragno avvenga tramite fazzolettinizzazione perché la superficie che viene a contatto con il ragno poi deve essere immediatamente gettata e mai più riutilizzata.
Se c’è un falò bruciata, anche meglio.
IL CHECK-AUTO:
E’ l’importantissima azione di controllare la macchina giro giro, ogni mattina, prima di montarci dentro, possibilmente armati di fazzolettino-anti-ragno.
Questo se possibile permette ai ragni presenti sulla carrozzeria di non entrare in macchina e costringervi ad un incontro a tu per tu a 50 km orari con un ospite indesiderato, e finire per causare un incidente.
L’operazione deve essere ancora più accurata in estate quando poi devi aprire i finestrini e la probabilità che un ragno presente sulla carrozzeria entri è notevolmente più alta.
Quindi spesso, se la macchina è accostata alla siepe davanti casa, la sposto in mezzo alla strada e controllo anche quel lato prima di aprire il vetro.
IL SESTO SENSO ANTI-RAGNO:
Dopo anni e anni di feroce lotta contro questi esseri ho sviluppato un superpotere e una supervista sovrumani che mi permettono di vederli e localizzarli ovunque, anche dove l’umano occhio fallisce.
In un angolo, in una zona in ombra, su una superficie scura, in una situazione di perfetto mimetismo, controluce, al buio, su una siepe, in macchina mentro guido, con la coda dell’occhio, non c’è situazione difficile o impossibile che mi impedisca di localizzare un ragno e le sue temute 8 zampette.
Non è solo una questione di supervista, è anche una questione di istinto supersviluppato.
Avete presente quando vi sentite osservati alle spalle e sentite lo sguardo indagatore su di voi?
Ecco…io sento la presenza di un ragno entro 1 metro da me.
Questo è ovviamente un punto a mio favore, ma un problema per un qualsiasi spiderbuster di fortuna, perchè quando chiedo lui di uccidere il fatidico ragno, matematicamente non lo vede o impiega svariati minuti a localizzarlo, con il rischio che il ragno si sposti, scappi o si nasconda.
LA SUPERVISTA PER LE 8 ZAMPETTE:
Non importa quanto un ragno sia piccolo.
Tu riuscirai sempre a contare le 8 zampette, anche solo con una fugace e rapida occhiata – rain man ti fa un baffo – e distinguerlo da un normale insetto seizamputo.
Saprai sempre quando vicino a te avrai uno spaventoso ragno o un inoffensivo insettino.
E questo fa una grande differenza. Soprattutto per la vita – risparmiata – dell’insettino…
IL LUNGOARNESE:
Vi ricordate la pubblicità dei pennelli cinghiale?
“Per dipingere una grande parete ci vuole un grande pennello”.
Ecco, l’esempio calza a… pennello, appunto!
Per uccidere un grande ragno ci vuole un lungoarnese.
Un qualcosa che vi permetta di ucciderlo a debita distanza di sicurezza.
Il lungoarnese può essere qualsiasi cosa, una granata, un mocio, una scopa swiffer, una paletta per uccidere le mosche. Un prolungamento del vostro braccio, ma che a differenza del vostro braccio non faccia parte del VOSTRO CORPO e che quindi se il ragno ci monta sopra non muoriate di infarto.
Benedetti siano i lunghiarnesi.
LA DEBITA DISTANZA DI SICUREZZA:
E’ la distanza entro cui un ragno non vi può attaccare. È sempre bene mantenerla e varia col variare della grandezza del ragno.
È un calcolo difficile da fare per un non-aracnofobico, perché tiene conto di vari fattori.
Il tipo di ragno, la sua abilità nel saltare, volare o fare la ragnatela, la lunghezza delle zampe, se siete muniti di lungoarnese, etc.
In generale potete ritenervi a debita distanza di sicurezza se siete ad almeno 2 metri di distanza dal ragno. E’ un parametro che va bene per qualsiasi tipo di ragno e che vi da il tempo di fuggire in caso di attacco.
Ciò che ad es mi terrorizza davvero è stare con un ragno in uno spazio chiuso e ristretto come la macchina (un mix di claustrofobia e aracnofobia) perché non posso mantenere la debita distanza di sicurezza.
Per questo mi sentirete spesso parlare di ragni e macchine, il peggior connubio esistente.
UN TERRORE A 8 ZAMPE:
Per lungo tempo mi sono chiesta perché proprio i ragni mi facessero effetto.
Voglio dire sono aracnofobica, ma non insettofobica. Tutto il resto degli insetti esistenti in natura possono girovagarmi intorno indisturbati.
Possono essere molesti, è vero, o ronzanti, oppure possono posartisi addosso e pungere, ma nessuno è paragonabile ad un ragno.
Così ho riflettuto su cosa ci fosse di differente tra loro e i ragni.
E la risposta mi si è svelata con semplicità: le 8 zampe.
Sì perché in natura i ragni sono gli unici insetti ad avere 8 zampette.
Tutti gli altri ne hanno solo 6.
O alcuni magari qualcuna o svariate in più.
Ma 8 solo i ragni.
8 è un numero spaventoso per me.
Un numero terrorifico.
Un NUMERO SBAGLIATO DI ZAMPE.
6 o 10 è ok.
8 no!
E in effetti le altre creature che possiedono 8 zampe mi fanno anche un po’ senso, tipo i granchi o gli scorpioni, perché mi ricordano l’anatomia ragnesca.
Questa teoria è stata ovviamente causa di enorme ilarità tra i miei amici, nonché di conversazioni da nobel, con svariati volontari che si offrivano di prendere un ragno e aggiungere o togliere un numero di zampette a caso, a volte dispari a volte pari, per verificare se fossero davvero le zampe a terrorizzarmi o il ragno nella sua interezza. Credo che rimarremmo sempre nell’ambito delle ipotesi, a questo punto.
LA DIMENSIONE FORMICA:
La dimensione formica è la massima concessa ad un ragno per cui io riesca agevolmente ad ucciderlo da sola, con fazzolettino-anti-ragno.
Se il ragno è più grosso ho serie difficoltà e mi vedo costretta a munirmi via via di arnesi più grossi. Elenchi telefonici, ciabatte, lungoarnesi oppure di persone, spiderbusters o l’eroe antiragno.
IL RAGNO GARGANTUA:
A dispetto del nome, questa non è una categoria di ragni come i giorgio, i quattro quattro, i ragni degli angoli, etc identificabili per le loro caratteristiche fisiche, l’aggettivo gargantua si riferisce invece alla grandezza del ragno stesso, essendo Gargantua un gigante in un famoso romanzo del ‘500.
Generalmente appartengono a questa categoria tutti i ragni che non sono di dimensione formica, quindi il 99% della popolazione ragnesca, ma bisogna fare un attento distinguo.
Ci sono i ragni gargantua e i ragni mostruosamente gargantua.
I primi hanno dimensioni ancora gestibili, diciamo fino al mezzo cm.
5 fo**uti millimetri di ragno sono il massimo che riesco a sopportare.
Oltre la situazione diventa seriamente drammatica, di panico incontrollabile, e si necessitano misure di emergenza, tipo l’isolamento della stanza in cui il ragno è stato trovato, in mancanza di spiderbuster di fiducia.