Davide Cannavino chef all’Argentario Le prime dichiarazioni

E alla fine un altro tassello della grande ristorazione genovese va al suo posto. Davide Cannavino andrà a “bruciare pentole “, secondo l’espressione che più gli piace, in Toscana. Più precisamente al Ristorante Gourmet con Gusto a Porto Santo Stefano dove lo attendono a braccia aperte. Tanto che il  sito ufficiale lo ha già idealmente accolto così: “Le caratteristiche della cucina di Ristorante Gourmet con Gusto si riassumono nell’inventiva dell’Executive Chef Davide Cannavino. Nella cucina di Chef Cannavino l’attore principale è la materia prima e non il cuoco. Una cucina in cui lo Chef, attraverso i suoi piatti, cerca sempre di far parlare il prodotto.
Delle pennellate di colore, dei tratteggi impressionisti che rendono il Ristorante “Gourmet con Gusto” un ambiente esclusivo e regalano un’esperienza culinaria indimenticabile.”
Giovane (34 anni) ma di precoce talento, Davide Cannavino aveva fatto scalpore quando ,a cavallo tra il 2017 e il 2018 aveva lasciato il celeberrimo “La voglia matta” di Voltri per dare la scalata al centro di Genova passando al “Meridiana”: esperienza che si è conclusa.

 


Cannavino non è certo uno chef che pensa solo a cucinare ,anche se cucinare è il suo pensiero. Di recente aveva anche sferrato un attacco forte alla “rossa” di Michelin dopo il declassamento della Liguria in termini di stelle. Nella sua analisi, dura ed impietosa, non erano ceto mancati accenni alla situazione economica della regione e intorno alla tragedia del ponte Morandi.

 

Poi un periodo in cui, come ovvio, era iniziato il toto-cucina che lo aveva portato un po’ ovunque, anche in mezzo al mare. Ma la decisione era già stata presa da tempo, lasciando però spazio alle opportune riservatezze. Adesso Cannavino va a fare cucina in una struttura come “Gourmet con Gusto”, che si autocelebra come  “affacciato sullo splendido panorama del Tombolo della Giannella e dei Bagni di Domiziano a Porto Santo Stefano, permette di scoprire la magia della Maremma con una cucina raffinata, vini di classe e un ambiente che regala una vista mozzafiato.
Le identiche sensazioni che Davide Cannavino deve aver provato quando si è recato in visita alla struttura, tanto da conservare nel suo  cellulare, sostituto dell’antico portafoglio dove tenere le fotografie più care, alcuni scatti che gli hanno tolto il fiato.

 



 

“Un posto fantastico. Un ristorante con vista che domina l’Argentario  con una sala composta da grandi professionisti – sono le prime impressioni di Davide Cannavino ormai entrato nella nuova parte. Nulla viene lasciato al caso  per fare ristorazione di alto profilo. Tovaglie stirare al tavolo, cambio bicchieri nelle portate che prevedono l’uovo, cambio dei tovaglioli …Insomma: si cerca di far vivere una vera esperienza agli ospiti.”


L’avventura in questo luogo da sogno inizierà ad aprile ma Cannavino, e la sua squadra “Numerosa e giovane ” , saranno già in Toscana a partire dalla prima decade di marzo quando inizieranno le grandi manovre e il count down.
Sono affascinato da questa nuova avventura. Non sono dispiaciuto per come è andata in Liguria. L’esperienza de la Meridiana – precisa Cannavino – è terminata e non per volere mio ma per aspettative disattese  e mancanze altrui. Ma è una bella sfida che andiamo a giocare su un territorio sconosciuto e che non mi conosce. Ma – aggiunge lo chef – sono supportato da una proprietà che capisce e che ti mette nelle condizioni migliori per poter lavorare.”

Davide Cannavino

Ma in quale modo la lontananza da casa, modificherà la cucina, molto particolare e attaccata al territorio , di Cannavino?
La cucina di mare maremmana è molto simile a quella genovese. Ci sono i tortelli maremmani che sono simili ai nostri pansoti. La loro farinata si chiama cecina . E poi il mare con i prodotti  di stagione che la fanno da padroni.”
E’ il momento in cui, idealmente, i fornelli si spengono per andare a riaccendersi altrove…
“Venti anni non si cancellano ma non ha senso fare il brontolone. Genova sta soffrendo, soffre anche la Genova gastronomica. Ma lo voglio dire: ci sono grandi giovani  che ci mettono tutto di loro stessi…”
E va bene così…Non è polemico Davide Cannavino mentre mette via la sua migliore gioventù ed il suo talento precoce. Non mugugna, strano a dirsi…La sua è una verità tanto amara quanto bilanciata. Un piatto, stranamente, poco spettacolare ma ricco di sostanza. E’ quasi una goccia che scorre sul viso in un giorno in cui il sole batte sulla Lanterna volta a guardare il mare. Ma , come ha scritto lui stesso, “Non c’è mare che non si adatti alla finestra ( o alla cucina)” Quello stesso mare che oggi s’infrange placido sugli scogli dell’Argentario mentre nel cuore soffia l’uragano.

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