Dal Giappone la banana di cui si mangia anche la buccia

In Italia fra i frutti tropicali il più consumato è la banana, segue l’ananas e recentemente secondo alcune ricerche mango e avocado, tutta frutta che nel nostro paese arriva importata, negli ultimi anni è aumentato considerevolmente il quantitativo di frutta consumato, in dieci anni un incremento del 17%, circa 840 mila tonnellate secondo uno studio del Centro servizi ortofrutticoli.

Una notizia che potrebbe farci felici riguarda una ricerca giapponese che ha elaborato una nuova tecnica la Freeze Thaw Awakening che consiste nel congelamento, scongelamento e risveglio del banano.

Si tratterebbe di piante congelate poi risvegliate la cui banane offrono una buccia commestibile, la banana si chiama Monge, ha un sapore molto dolce, viene coltivata senza uso di pesticidi, di dimensioni risulta essere più piccola, 18 grammi invece che 24,8, più nutriente e con un gusto più simile a quello dell’ananas.

Una vera rivoluzione, di solito i banani crescono a una temperatura di circa 27 gradi, secondo lo studio giapponese i banani vengono congelati a -60 gradi poi vengono nuovamente impiantati in ambienti intorno ai 27 gradi, proprio lo sbalzo termico consente al banano di crescere più rapidamente favorendo la formazione di una buccia più sottile e morbida, dolce e commestibile.

Al momento la banana Monge è disponibile solo in una zona del Giappone a un prezzo di circa 5-6 dollari, l’azienda produttrice punta prima a distribuirla in tutto il paese e poi in tutto il resto del mondo.

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