Curiosità, origini e caratteristiche del gelato, il più famoso dei dolci italiani.

Un modo piacevole per rifuggire la calura e la sensazione estenuante data dall’afa è probabilmente quello di mangiare un buon gelato.

Le gelaterie offrono una notevole quantità di gusti e molte e discordi appaiono le opinioni su quale sia il miglior gelato proposto sul mercato, come sia fatto, quali siano le materie con cui lo si produce.

Qual è, tuttavia, l’origine del gelato? Chi è stato l’inventore che ha reso questo incredibile servizio all’umanità?

Dopo aver fatto una rapida ricerca in internet ho trovato qualche notizia interessante che mi piace sottoporre all’attenzione di chi legge.

Fin dall’antichità l’uso di refrigerare frutta e sostanze dolci era assai diffuso, specialmente in Oriente.

Qual è l’origine del gelato?

Storia del gelato.

Gli antichi Romani potevano attingere alle riserve nevose dell’Etna e del Vesuvio per poter preparare gustosi sorbetti: secondo Plinio il Vecchio, per prepararne mescolavano ghiaccio tritato, miele e frutta, creando così una sorta di crema dolce e gustosa.

Durante il Medioevo, tuttavia, le invasioni barbariche e i lunghi periodi di guerre che si susseguirono fecero cadere in disuso in Occidente questa dolce abitudine e solo gli Arabi l’hanno reintrodotta successivamente in Sicilia.

Il vero inventore del gelato.

Chi sia stato, tuttavia, il vero inventore del gelato non è facile da stabilirsi: è noto che l’architetto fiorentino Buontalenti (che sembra sia stato anche l’inventore di una delle prime macchine per fare il gelato) si dilettasse di cucina e riuscisse a creare fantastici ed elaborati dolci di ghiaccio amalgamando crema e anche frutta.

Non a caso tutt’oggi in quasi tutte le gelaterie fiorentine è possibile assaggiare la deliziosa crema Buontalenti. Inoltre tale Ruggeri, secondo alcuni pollivendolo, secondo altri macellaio, si dice che abbia partecipato a un concorso indetto da Caterina de’ Medici per il piatto più originale.

Curiosità, origini e caratteristiche del gelato, il più famoso dei dolci italiani.Twitta

Il Ruggeri riuscì a guadagnarsi il primo premio e anche una notevole fama tramite una composta di frutta, ghiaccio e zucchero: tale fu il plauso che ne ricevette da essere costretto a riproporlo anche alla corte di Francia.

Infine è opportuno ricordare anche il nome di Francesco Procopio dei Coltelli, che nel 1686 aprì a Parigi il Café de Procope dove propose delle “acque gelate” di frutta, crema gelato dal composto particolarmente omogeneo.

La nascita del Cono.

Un gelataio cadorino Italo Marchioni nel 1903 inventò il cono gelato.

Risale circa al 1884 una delle maggiormente note rivendite commerciali di gelato italiane, realizzato tramite raffreddamento di gelato, zucchero e grossi mastelli di “salamoia”, che cominciò la propria attività a Torino.

Era l’inizio della gelateria Pepino che ancora oggi produce gelati nel capoluogo piemontese. Tale rivendita fu certamente la prima nel nord Italia a portare il gelato a un livello popolare e l’unica a potersi fregiare dei Brevetti di Fornitore di Casa Reale.

Tra le varie scuole che si sono distinte nel tempo nella fabbricazione ed esportazione all’estero della cultura italiana del gelato merita citazione quella veneta, in particolare quella della Val di Zoldo, del Cadore della provincia di Belluno, che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo.

In particolare un gelataio cadorino Italo Marchioni nel 1903 inventò il cono gelato, ovvero un contenitore fatto di cialda con la parte aperta verso l’alto da riempire con il gelato (a palline o con una spatola), contribuendo con questa innovazione ad incrementare la popolarità e la diffusione del gelato italiano.

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