La critica è una spazzola che non si può usare su stoffe leggere…
Dove potrebbe porta via tutto.
Honorè de Balzac ( 1799-1850)
IL filetto di maiale o filettuccio come lo chiamo io è un taglio molto interessante del maiale.
Lo si può cucinare in tanti modi dal più semplice al più elaborato come ho appare qui in una vecchia ricetta del mio blog, ripetuta più volte in occasioni speciali.
La dimensione , la magrezza del filettucccio sono indicati per preparare in poco tempo un secondo davvero speciale gradito a tutti sia caldo che tiepido che a temperatura ambiente.
Ottimo anche per i pic nic o per una pausa pranzo in ufficio sistemato in un panino magari con una foglia di insalata.
La ricetta, a parte il taglio di carne, è di mia madre cuoca semplice, fedele alle tradizioni culinarie della nostra Puglia, ma sempre curatissima in tutto quello che cucinava .
Come spesso mi accade le foto sono state scattae al volo prima di metterci in tavola!!!
Tempo di preparazione: circa 15 più 30′ di riposo.
Costo: basso
Difficoltà:*
INGREDIENTI
1 FILETTO DI MAIALE DA CIRCA 500 GR
2 UOVA
3 CUCCHIAI DI PARMIGIANO
1/2 CUCCHIAINO DI AGLIO IN POLVERE O UNO SPICCHIO BEN TRITATO
1 CIUFFETTO DI PREZZEMOLO
OGLIO DI SEMI PER FRIGGERE
PANGRATTATO
SALE PEPE
Eliminare le pellicine dal filetto di maiale.
Con un coltello ben affilato tagliare delle fettine dello spessore di poco meno di 1 cm senza arrivare fino in fondo.
Tagliare ora una seconda fetta questa volta fino in fondo in modo da avere una fetta tagliata a libro.
Continuare fino alla fine della carne.
Io ho ottenuto 8 fette in tutto.
Ora porre un foglio di carta da forno sia sopra che sotto alla fettina e batterla delicatamente con un batticarne.
Qui sotto si vede bene la fetta tagliata a libro.
E qui tutte le fettine pronte per la fase successiva.
La mia mamma sgusciava in una scodella 2 uova le sbatteva leggermente poi aggiungeva il parmigiano, il prezzemolo tritato e l’aglio tritatissimo ( che fa la differenza).
IO invece ho preferito l’aglio in polvere almeno in questo caso più pratico.
Poi poneva tutte le fettine in questa ” PAPPETTA” come la definiva lei e lasciava insaporire il tutto per circa 30′.
Trascorso questo tempo passava ogni fettina nel pangrattato e le friggeva,
Io non ne ho fritte non più di 3 per volta.
Sistemare le fettine su un piatto su cui abbiamo posto della carta da cucina per assorbire l’ unto in eccesso e separare ogni strato delle successive cotolette sempre con carta da forno.
Un goccio di succo di limone se gradito e via in tavola.