La ciliegia è un frutto di origine asiatica, dell’area fra il Mar Caspio e il Mar Nero, che si è diffusa in Egitto sin dal VII secolo a.C., poi in Grecia e quindi in Italia. Plutarco, Plinio il Vecchio e Columella attribuiscono il merito dell’arrivo della ciliegia in Italia al console romano Lucullo che, di ritorno da una campagna militare contro Mitridate, probabilmente la portò da Cerasonta, cittadina greca dell’Asia Minore. Per questo motivo i Romani la definirono Cerasus, nome rimasto nella denominazione scientifica Cerasus avium.
Un frutto ovoidale, tondeggiante o cuoriforme di circa 1-2 cm di diametro. La fioritura del ciliegio avviene in primavera in contemporanea alla comparsa delle foglie e si presenta con una candida chioma di mazzetti floreali bianchi.
Ne esistono moltissime varietà e si possono usare in cucina in mille modi. Io però le adoro al naturale ed il top sarebbe per me mangiarle appollaiata sull’albero. Potrei starci ore, perché si sa che “una tira l’altra” e non è facile smettere di mangiarle. Poi però, siccome maturano tutte insieme e se mangiassi tutte quelle che vorrei, mi sentirei male, allora faccio la confettura, che è un ottimo metodo di conservazione della frutta e consente di mangiarla quando non è più stagione. In realtà a casa mia non arriva mai neanche a fine estate, ma questa è un’altra storia.
Confettura di ciliegie
Ingredienti
- 1250 g ciliegie
- 300 g zucchero semolato
- 1 limone scorza di uno e succo di mezzo
Istruzioni
per la macerazione
-
Dopo aver lavato un limone, ricavare la scorza con il pelapatate, poi tagliarlo e spremerne metà.
-
Lavare bene le ciliegie sotto l’acqua corrente. Asciugarle, rimuovere il picciolo e tagliarle a metà incidendole e aprendole con una torsione. Rimuovere il nocciolo senza rovinare la polpa con l’aiuto del coltellino.
-
Trasferire le ciliegie denocciolate in una capiente ciotola assieme alle scorze di limone, allo zucchero e al succo di limone filtrato.
-
Mescolare bene gli ingredienti e coprire tutto con la pellicola trasparente a contatto, quindi lasciar macerare in frigorifero per un’ora almeno.
per la confettura
-
Trascorso il tempo di macerazione estrarre la ciotola dal frigorifero e travasare tutto in un tegame. Cuocere le ciliegie per una mezz’ora a fiamma bassa, deve sobbollire.. Si formerà una schiuma che va eliminata con la schiumarola.
-
La frutta impiegherà 10-15 minuti ad ammorbidirsi, dopodiché spegnere il fuoco, eliminare le scorze di limone e ridurre in purea il tutto usando il passaverdure. Volendo se ne possono togliere alcuni mestoli e riaggiungerli dopo, per avere un effetto meno liscio.
-
Rimettere tutto sul fuoco e far cuocere a fiamma media fino a 105°C. Poi aggiungere le ciliegie tenute da parte e spegnere il fuoco. Far cadere alcune gocce di confettura su un piattino inclinato, se la confettura cola velocemente, deve cuocere ancora, se cola lentamente e si ferma quasi subito, è pronta. Riempire i vasetti sterilizzati, chiuderli e capovolgerli fino a raffreddamento.
Note
il limone è molto importante aggiungerlo alle le confetture perché contiene molta pectina, che aiuta la gelificazione.
Sterilizzare i vasetti
Far bollire tappi e vasetti in una pentola di acqua, dopo averli avvolti in canovacci puliti, per impedire che si rompano. Per asciugarli, la cosa migliore è asciugarli in forno a bassa temperatura.
Conservare la confettura
La confettura va conservata in un luogo buio e asciutto, finché è sigillata, poi una volta aperta conservare in frigo per una settimana
L’articolo Confettura di ciliegie proviene da Architettando in cucina.