Si riprende con la rubrica L’Italia nel piatto, quest’estate ho fatto davvero la lazzarona, poche ricette e molto semplici, giuste giuste per le temperature di quei giorni.
L’argomento di questo mese sono le conserve estive, preparazioni a base di frutta e/o verdura, ma non solo che possono essere conservate in vista dell’inverno. Un modo per assaporare gusti estivi anche nelle lunghe sere invernali.
Per l’occasione ho pensato alla classica confettura di Amarene Brusche di Modena IGP, ottenuta dai frutti di ciliegio acido appartenenti alle varietà Amarena di Castelvetro, Amarena di Vignola dal peduncolo corto, Amarena di Vignola dal peduncolo lungo, Amarena di Montagna, Amarena di Salvaterra, Marasca di Vigo, Meteor, Mountmorency, Pandy.
I frutti devono essere lavorati secondo la ricetta originale, cioè attraverso la “concentrazione per evaporazione termica del frutto”, quindi essere ben maturi, ma lavorati subito essendo molto delicati.
La raccolta avviene a fine giugno inizio luglio nei territori della pianura e della media collina di alcuni comuni della provincia di Modena e di Bologna.
Per la preparazione le amarene vengono denocciolate e private del picciolo, si aggiunge poi lo zucchero in percentuale non superiore al 35% del peso del prodotto.
È vietato l’utilizzo di zuccheri diversi dal saccarosio, nonché di coloranti, conservanti o addensanti.
La particolarità di questa confettura è il sapore che presenta un buon equilibrio tra il dolce e l’asprigno, la consistenza è morbida e di colore rosso bruno.
Le informazioni su questo prodotto IGP le ho tratte dal sito di riferimento.
Ecco la mia ricetta, preparata con l’aiuto del Bimby per evitare che la temperatura sia troppo alta e non controllata. Le amarene non vengono dalle zone definite dal disciplinare, ma sono della stessa varietà e coltivate nel mio orto.
Ingredienti
1kg di amarene
350g di zucchero
Cuocere con Bimby a 100°C funzione antiorario per almeno un’ora e mezza, poi fare la prova piattino (il tempo è indicativo, dipende dalle dimensioni e dalla succosità delle amarene).
Mettere un poco di confettura (la punta di un cucchiaino) su un piatto, lasciarla raffreddare per 5 minuti 30 ore e poi inclinare il piatto, se scorre allora bisogna cuocere ancora, se rimane ferma si può mettere nei vasi di vetro.
Sterilizzare i vasi di vetro (di solito metto due dita di acqua e li passo al micronde per 6 minuti massima potenza, poi li scolo bene), riempire con la confettura ancora bollente, chiudere con tappi ermetici nuovi.
Assicurarsi che siano ben chiusi, poi rigirare il vasetto con il tappo sul tavolo, mantenere per 5 minuti e poi rigirarli (in questo modo si scalda il tappo e il vuoto avviene più facilmente).
Mettere in dispensa al buio.
Ecco le proposte delle altre regioni:
Valle d’Aosta: Pan Ner
Piemonte: Confettura di More Selvatiche
Lombardia: La Mostarda di Cremona
Trentino-Alto Adige: Confettura di Corniole
Friuli-Venezia Giulia: Radìc di Mont sott’olio
Veneto: La mostarda vicentina
Emilia-Romagna: Confettura di amarene brusche di Modena
Liguria: Funghi sott’olio
Toscana: Mostarda toscana
Umbria: Pesche sciroppate allo zafferano umbro
Lazio: Conserva di pere estive al Sangiovese
Abruzzo: Carote del Fucino in agrodolce
Campania: La passata di pomodoro con la varietà San Marzano
Puglia: Confettura di fichi
Basilicata: Confettura di albicocche e limone
Calabria: Confettura di peperoncini piccanti calabresi
Sicilia: Pomodorini Secchi di Pachino sott’olio
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