L’amministratore di condominio è una figura fondamentale all’interno di una struttura in cui trovano posto più famiglie. Questo svolge compiti importanti come: la gestione amministrativa dei beni comuni del condominio e predispone l’attuazione delle delibere stabilite dall’assemblea. Qualora siate interessati a ricoprire questo ruolo, leggi tutto ciò che c’è da sapere nella nostra guida su come diventare amministratore di condominio.
Nei casi indicati dall’articolo 1129 c.c., l’amministratore di condominio può essere revocato dal suo incarico per giusta causa o senza giusta causa. La legge non dice nulla in merito alle conseguenze nel caso in cui l’amministratore di condominio decede.
In questo articolo vi mostreremo come fare nel caso in cui l’amministratore risulti deceduto e come procedere alla revoca di quest’ultimo.
Revoca dell’amministratore di condominio per giusta causa
L’amministratore di condominio qualora non abbia svolto il proprio compito correttamente può essere revocato. Ecco i casi di revoca dell’amministratore di condomino per giusta causa:
- Non convoca l’assemblea per approvare il rendiconto condominiale;
- Rifiuto di convocare l’assemblea per la nomina di un nuovo amministratore;
- Mancata delibera dell’assemblea;
- Mancata apertura o utilizzo di un conto corrente intestato al condominio;
- Confusione nella gestione tra il patrimonio condominiale, quello dell’amministratore o di altri condomini;
- Promozione di un’azione giudiziaria al fine di riscuotere somme dovute al condominio.
Revoca amministratore condominio senza giusta causa
L’amministratore di condominio può essere revocato dall’incarico anche senza giusta causa. In tal caso, l’art. 1129 comma 11 c.c. stabilisce che “l’assemblea condominiale può revocare l’incarico dell’amministratore in qualsiasi momento, anche durante il mandato, senza la necessità di fornire una giustificazione della volontà assembleare”.
In tal caso, prima del termine di scadenza del mandato, l’amministratore ha diritto ad essere risarcito per i danni arrecati.
Cosa succede alla morte dell’amministratore di condominio?
Il codice civile non disciplina l’eventualità della morte dell’amministratore di condominio ma, in linea generale, l’articolo 1129 del codice civile. In particolare le regole generali che l’amministratore di condominio deve seguire:
- L’amministratore di condominio dura in carico un anno;
- L’assemblea nomina l’amministratore di condominio se i condomini sono più di quattro;
- La revoca può essere disposta dall’assemblea in qualsiasi momento.
Quindi, in caso di decesso dell’amministratore, l’attività si estingue immediatamente dopo aver ricevuto notizia dagli eredi dell’amministratore. In questo caso, si parla di cessazione dell’incarico per causa di forza maggiore.
Successivamente ciascun condomino deve convocare l’assemblea e nominare il nuovo amministratore. Finché non vi è l’elezione del nuovo amministratore non è possibile per gli eredi eseguire delle delibere.
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