Chiffon cake al limoncello


Può darsi che non siate responsabili 
per la situazione in cui vi trovate
ma lo diventerete 
se non fate nulla per cambiarla

(Martin Luther King)
Non è nel mio stile parlare di cose molto serie in questo spazio, ho sempre creduto che chi passa da qui, oltre alle ricette, abbia piacere di trovare qualche chiacchiera, informazioni varie legate al mondo del cibo o al massimo piccoli spunti per riflettere,  ma il momento è particolare e serissimo, e questo blog viene letto da molte persone (secondo le statiche da un numero notevolmente più alto di quelli che commentano), e quindi mi sento in dovere, nel mio piccolo,  di aiutare a divulgare anche tramite questo mezzo, il messaggio che le istituzioni stanno cercando disperatamente di far arrivare ad ognuno di noi. E non sto parlando delle misure igienico-sanitarie da attuare (molte delle quali ritenevo fossero di normale applicazione), ma parlo delle raccomandazioni mirate alla cosiddetta temporanea “asocialità”. Purtroppo molte persone, soprattutto quelle che si sentono geograficamente lontane, tendono ancora a minimizzare il problema. Sottovalutano la velocità e la facilità del contagio, non accettano le raccomandazioni dei medici, ma si lamentano per la chiusura dei musei o dei teatri, o perché non possono andare al cinema. Mentre il numero dei contagiati aumenta ogni giorno e la vita in ospedale è sempre più complicata, soprattutto nelle regioni più colpite. Lo sforzo e l’impegno richiesto ai medici, in tutto il paese, dovrebbe corrispondere ad un maggior senso di responsabilità da parte di tutti noi, dovremmo tutti pensare a proteggerci e a proteggere i nostri familiari, i nostri amici, e i nostri vicini. Soprattutto le persone più anziane o con altre malattie, cerchiamo di far capire sopratutto a loro l’importanza di stare in casa, in questo momento. Rivalutiamo tutti il concetto di rimanere in casa, a leggere un buon libro, a vedere un bel film o a cucinare qualcosa di goloso. Riscopriamo i parchi cittadini, dove fare lunghe passeggiate, ma anche del sano sport all’aria aperta. Ci sarà tempo per le discoteche, le feste, i convegni, la socialità … anche questo passerà, uniti combatteremo questo nemico invisibile e ci riapproprieremo della nostra vita e della nostra libertà. Poi, quando tutto sarà finito, potremmo ricominciare a discutere e a lamentarci, ma non ora. Ora è il momento del sacrificio, manteniamo le distanze di sicurezza, osserviamo le norme igieniche e le varie raccomandazioni che ci vengono date dal Governo e se ci spostiamo da una regione della zona rossa, magari per raggiungere la famiglia, avvertiamo l’autorità sanitaria al nostro arrivo. Ora non è il momento delle recriminazioni, non è il momento della disobbedienza civile, ora è il momento del sacrificio, chi più chi meno, siamo tutti chiamati a dare una mano, anche solo cercando di non aumentare la diffusione del contagio. Possiamo vincere questo maledetto virus, ma solo tutti insieme. Mi rendo conto che alcune misure di salute pubblica, introdotte in questi giorni, appaiono fin troppo rigide, ma hanno lo scopo di evitare una grande ondata epidemica, con un picco di casi concentrato in un breve periodo di tempo, lo scenario peggiore per la gestione sanitaria di un’epidemia. La nostra sanità è la migliore del mondo, ma dobbiamo tutti aiutare a non far aumentare il contagio. Perché purtroppo i posti nelle terapie intensive non sono illimitati ed è inaccettabile che nel 2020 i medici si possano trovare di fronte al dilemma di “chi” tentare di salvare. Tutti dobbiamo aiutare e possiamo farlo, semplicemente, cambiando per un periodo di tempo le nostre abitudini di vita, evitando il più possibile i contatti interpersonali e i luoghi affollati o ancor meglio cercando di stare in casa il più possibile. Vi prego, fate come me, accettate l’invito e diffondete anche voi il messaggio, è importante.

Ingredienti 
per uno stampo da 18 cm 
100 gr di farina 00
100 gr di farina di farro 
200 gr di zucchero semolato
85 ml di olio evo leggero
100 ml di limoncello a temperatura ambiente
20 ml di acqua tiepida
4 uova bio
16 gr di lievito per dolci
un pizzico di sale

Procedimento 
In una ciotola unite le farine setacciate con il lievito e lo zucchero e mescolate. In un bicchiere grande mescolate insieme olio, acqua e limoncello. Nella ciotola delle farine, formate un incavo al cento e inserite i liquidi e amalgamate il tutto con una spatola in silicone. Dividete i tuorli dagli albumi. Aggiungete i tuorli nell’impasto, amalgamando molto bene, sempre soltanto con la spatola, fino a quando non saranno completamente assorbiti. Montate gli albumi a neve, ben ferma, con un pizzico di sale e poi uniteli all’impasto in un paio di volte. Amalgamate con movimenti lenti ed ampi dal basso verso l’alto. Versate l’impasto nello stampo da chiffon cake, senza imburrare né infarinare, ed infornate in modalità statica a 150° per 1 ora circa. Fate sempre la prova stecchino. Sfornate la teglia capovolgendola sui suoi piedini ed attendete che si stacchi da sola. Nel caso in cui non abbiate lo stampo specifico, ricordate di imburrare ed infarinare bene il vostro stampo. Conservate la chiffon cake nella classica campana per dolci, rimarrà perfetta per 3/4 giorni.
Buon appetito!
Buona vita 
e alla prossima ricetta! 

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