"Cariennili" in dolcezza: i "bastardi" o "mmiscatieddi"

Previsioni in base ai “cariennili”: oggi 19 dicembre scirocco, quindi si presume che giugno sarà un mese caldo.
I biscotti natalizi che vi farò virtualmente assaggiare oggi si chiamano “bastardi”. Non conosco l’origine di questo nome, suppongo sia dovuta al fatto che, rispetto ai più pregiati biscotti di mandorla, questi, tra gli ingredienti prevedono anche la farina, per cui meno nobili. Venivano preparati prima delle feste natalizie insieme ad altri tipi di biscotti che nel corso degli anni vi ho fatto conoscere. Vi assicuro che il loro gusto non ha niente da invidiare ai loro parenti, anzi io li preferisco perché meno stucchevoli.
Mescolate 500 g di mandorle tritate500 g di farina 00200 g di zucchero.
Aggiungete due uova intere, una bella cucchiaiata di mielecannella in polverevanigliascorza di limone grattugiata, una noce di burro o strutto e una bustina di lievito per dolci.
Otterrete un impasto morbido dal quale ricaverete delle palline grandi come una noce; appoggiatele da un lato su zucchero e codette colorate. Nel mio caso invece ho usato zucchero e pistacchio di Bronte macinato.
Posizionate i biscottini su carta da forno e infornate a 180° per una decina di minuti: capirete che sono cotti dal profumo che si spanderà per casa.
Ottimi con il tè, a colazione e come antidepressivo naturale.

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