Ho visto che in italiano esistono due parole, sonno e sogno, dove il napoletano ne porta una sola, suonno. Per noi è la stessa cosa.
Montedidio – Erri De Luca
Mi piace la parola esperar.
L’ho scoperto qualche giorno fa. L’ho scoperto tra una tazza di tè servita e un cappuccino, quando mi fermo a chiacchierare con chi al mattino segna le mie ore; mille accenti, parole che ancora non conosco, quelle da scoprire e quelle da ricordare, quelle che “sono più belle in francese” o che “forse in italiano rendono meglio”.
Mi piace sapere che in Spagna la parola aspettare sia esperar. Mi piace che coincida con la parola speranza e la racchiuda.
Mi piace colorare di verde le attese, dargli quelle sfumature che le rendono dolci. Mi piace sapere che è da quel verde che arriverà ciò che si attende, presto o tardi.
E mi piace il colore rosa futuro che l’attesa regala alle speranze.
E come la parola esperar, ho colorato di rosa e di verde dei morbidi laugenbrot. Li ho trasformati in scrigni che custodiscano la morbidezza dei sogni da realizzare.
BURGER VEGAN DI BARBABIETOLA E SEMI
INGREDIENTI per 5 burger (ricetta tratta e modificata da Semi, germogli e cereali)
1 cucchiaio di semi di chia macinati
1 cucchiaio di semi di lino macinati
1 cucchiaio di semi di canapa macinati
100 g di fiocchi di avena
230 g barbabietola precotta
1 scalogno tritato
olio extravergine d’oliva
Frullare insieme i semi di chia, di lino, di canapa e i fiocchi di avena. Aggiungere la barbabietola e lo scalogno. Regolare di sale e pepe. Formare delle polpettine e schiacciarle leggermente in superficie. Riscaldare il forno a 180° C. Adagiare le polpettine su una teglia ricoperta di carta da forno, condire con un filo di olio e cuocere in forno per circa 10 minuti.
Per servire
5 panini laugenbrot
spinaci lessati e ripassati in padella con olio, sale e pepe
senape
Dividere a metà i laugenbrot. Su una metà adagiare un mucchietto di spinaci, poi i burger e infine un ciuffetto di senape. Coprire con l’altra metà e servire.
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