Il bollito alla picchia e’ una tipico tipico della cucina romana ed esattamente dell cucina del riciclo nata a Testaccio nelle trattorie intorno all’ex mattatoio.
Una volta per fare il brodo si usava il muscolo e quando avevi fatto il brodo ti rimaneva questo pezzo di carne oramai anche povera di sapore ed allora cosa fare?
Nel concetto del riciclo questo piatto si abbina perfettamente diventando invitante con il suo sughetto leggermente piccante, ma con il grande difetto della scarpetta irrinunciabile per il picchiapò.
Bollito alla Picchiapò
Manzo 600 gr
Cipolla bianca 1 grossa
Pomodori rossi 300 gr
Vino 1/2 bicchiere
Olio extravergine di oliva
Peperoncino q.b.
sale
brodo q.b.
In un tegame mettete l’olio extravergine, aggiungete la cipolla tagliata finemente e fatela appassire a fuoco moderato. La cipolla deve essere trasparente per cui aggiungete il mezzo bicchiere di vino e continuate la cottura. I pomodori dovete tagliarli a pezzi e aggiungerli alle cipolle. Coprite il tegame, abbassate la fiamma e fate cuocere il pomodoro aggiungendo anche il peperoncino, sale ed un mestolo di brodo.
Appena cotto il pomodoro, aggiungete il lesso precedentemente tagliato a fette di mezzo centimetro e del sale.
Cercate di coprire bene le fette di lesso, abbassate la fiamma e fate andare a fuoco dolce aggiungendo un poco di brodo ( se necessario).
Lasciate cuocere per almeno 15 minuti. Fate ritirare un poco il sugo che con l’aggiunta del brodo di carne diventerà leggermente cremoso. Servite caldo con delle fette di pane .
Alessandra……… Bon Appétit !!!