Dopo un paio di tentativi non particolarmente convincenti, ho finalmente realizzato i Blondies perfetti. O almeno, così sono stati definiti dalle dolci idrovore di Casa MG.
Definirli dolci è riduttivo, dal momento che il contenuto di zucchero grezzo di canna è evidentemente superiore alla quantità di farina utilizzata per realizzarli e la dolcezza dello Sciroppo di Rose è semplicemente straordinaria.
Diamo quindi il via ad una colazione ad alto contenuto di bontà.
A presto!
Maria Grazia
Lo Sciroppo di Rose
Un tempo, insieme all’albero di fico e all’erba luisa, le rose erano una presenza ben definita sui balconi e nei giardini delle case genovesi.
Dai suoi petali, staccati dal fiore con estrema delicatezza e messi in infusione, si produceva un profumatissimo sciroppo da offrire in piccolissimi calici di cristallo.
Chi non possedeva rose, acquistava i fiori nell’entroterra della Valle Scrivia o i petali sfusi dal fruttivendolo o dal fioraio.
Ancor oggi, qualche drogheria del genovese li vende a quei pochi che ancora producono in casa questo sublime elisir.
Si fa riferimento alla lavorazione dei petali di rosa in uno scritto del 1683, Il Negoziante, in cui Giandomenico Peri cita “/redirect.php?URL=le confetture e le conserve di zucchero che si lavorano a Genova, come le più eccellenti che si acconcino in alcun altra parte del mondo“.
Ai giorni nostri, questa tradizione ha pochi eredi, tra i quali spicca l’Antica Confetteria Pietro Romanengo fu Stefano.
Le rose da sciroppo si raccolgono da metà maggio ai primi di giugno, quando la corolla del fiore è ben aperta.
La ricetta dello Sciroppo di Rose è semplicissima:
i petali delle rose si immergono con poco succo di limone in acqua precedentemente portata ad ebollizione. Si lascia riposare per circa 24 ore, dopodiché si filtra il liquido di macerazione, si torchiano i petali rimasti e si unisce lo zucchero. Si riporta tutto ad ebollizione per una decina di minuti e si travasa lo sciroppo in piccole bottiglie.
(fonte, Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus)
Blondies alle Mandorle
e Sciroppo di Rose
Ingredienti
120 g di farina 1 macinata a pietra
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di olio di semi
50 ml di latte parzialmente scremato
145 g di zucchero grezzo di canna
75 g di mandorle pelate
2 uova medie
2 cucchiai abbondanti di Sciroppo di Rose (presidio Slow Food)
Setacciare la farina insieme al lievito ed introdurla in una ciotola. In un altro recipiente e con l’ausilio delle fruste elettriche, montare lo zucchero con l’olio di semi.
Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve non troppo ferma.
Unire al composto di zucchero e olio di semi i rossi d’uovo, il latte a temperatura ambiente e lo Sciroppo di Rose.
Utilizzando le fruste a bassa velocità incorporare al composto gli ingredienti secchi e le mandorle tritate grossolanamente. Unire, infine, gli albumi montati a neve incorporandoli delicatamente al composto.
Imburrare ed infarinare uno stampo quadrato (20×20 cm).
Versare l’impasto, livellare la superficie e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti o fino a quando il dolce sarà asciutto e piuttosto consistente al tatto.
Lasciar raffreddare completamente prima di tagliarlo a quadrotti.