Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood

Eccoci qua, per una nuova puntata di Book&Film Food, raccolta di ricette tratte da film, libri, serie tv e cartoni animati.
Oggi vi presento i Biscotti di Carol di The walking dead, per la sezione #Serialfood.
Questa ricetta è stata diffusa dalla produzione stessa, visto che nella serie vediamo Carol preparare questi dolcetti, ma non sappiamo esattamente ingredienti e procedimento.
Così l’ho tradotta dall’inglese per voi,  mi sono fatta “cavia” nell’assaggio, e in effetti devo ammetterlo, sono molto molto buoni!
6i9phzDiciamo che come tutte le ricette americane, per noi che usiamo il sistema decimale,  risulta un po’ approssimativa, con tutte queste tazze e cucchiaini.
Ho rispettato per quanto potessi le dosi, ma sono letteralmente capitolata dallo sgomento quando ho trovato 1/4 di barretta grande di cioccolato.
Quando grande?
Che peso?
Che tipo di cioccolato?
Al latte?
Fondente?
Ripieno al caramello?
Devo interpellare un indovino?
Leggere i fondi del caffè?
Bho….
Così ho deciso di mettere 100 gr di cioccolato fondente, e infatti i biscotti sono venuti PAAAAARECCHIO più scuri rispetto ai “veri” biscotti di Carol che vediamo nella serie TV!
Deficiente io, a non aver pensato che il cioccolato durante un’ apocalisse zombie sia un bene di lusso, quindi probabilmente 1/4 di barretta voleva dire 25 gr di una barretta da 100 gr.
Ma per me una barretta da 100 gr non è grande, non è media, è PICCOLA!
Una barretta grande è almeno dai 300 grammi in su!
The-Walking-Dead-Carol-Cookies-Recipe-Card-AMC

Vi devo confessare….sono una patita delle serie tv e del cinema in generale.
E sono patita dei film horror.
Capirete voi che quando ho saputo che due mie passioni si erano unite insieme – cinema e zombie – in una serie TV mi lanciata a vederla.
Senza esitazione alcuna.
The walking dead è una serie di 6 stagioni in onda dal 2010 ad oggi.
E’ una serie corale, o di gruppo, dove non c’è un singolo protagonista, ma il protagonista è il gruppo stesso.
Nei film di zombie infatti si sa…l’unione fa la forza.
Vivere in un mondo popolato da morti che camminano non è facile, bisogna poter contare sull’aiuto di altri per dividere le mansioni, fare gruppo durante un attacco, cercare cibo e acqua.
Ma è anche un’arma a doppio taglio.
In un mondo di mostri, anche gli uomini spesso si trasformano in mostri che cercano di sopravvivere.
Un mondo dove il più forte vive e il più debole soccombe.

Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood
Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood
Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood
Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood

Viene in mente la strafamosa frase di Nietzsche che qui cade proprio a pennello: “Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te.”
Il nostro gruppo infatti si dovrà difendere non solo da orde di zombie affamati di carne umana, ma anche da gruppi di uomini armati fino ai denti, decisi rubare le loro provviste nella più rosea delle ipotesi, altrimenti il loro insediamento o addirittura disposti ad ucciderli.

La serie comincia in un modo alquanto originale.
Infatti solitamente in ogni film di zombie che si rispetti c’è una sorta di fase preparatoria prima dell’invasione zombesca vera e propria.
I primi infettati, la gente che non capisce cosa stia accadendo, l’incredudiltà e il caos che cresce, il declino delle infrastrutture (cosa che ritroveremo nello spin-off Fear the walking dead).
E’ più o meno un copione che si ripete sempre, in ogni film.
L’originalità di questo esordio è invece che Rick, uno dei protagonisti della serie, se non forse il protagonista di spicco, si sveglia dal coma in ospedale quando è già tutto accaduto.
In pratica un incubo ad occhi aperti.
Si ritrova catapultato in un mondo totalmente diverso da quello che aveva lasciato, che non riconosce più.
La sua famiglia è sparita e il mondo è popolato da non-morti.
Qui iniziano le sue avventure, andrà ad Atlanta e poi si unirà ad un gruppo già creatosi in precedenza, dove ritroverà anche la moglie Lori e il figlio Carl, e alcuni dei personaggi chiave che ci accompagneranno per tutto il telefilm – o quasi, preparatevi ad una moria di gente! – Glen, Andrea, Shane, Daryl e Carol – la nostra preparatrice di biscotti!

Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood
Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood
Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood
Biscotti di Carol di The walking dead #SerialFood

Di qui in poi sarà tutto un delirio di incontri, scontri e dipartite.
Fughe rocambolesche, piani antizombie, sangue e budella che volano, asce e spade che fendono l’aria, denti che azzannano e cervelli spappolati.
Vedremo il nostro gruppo di sopravvissuti allargarsi e diminuire, perdere persone strada facendo, contagiate o letteralmente smarrite in mezzo al caos zombesco, trovare nuovi alleati o incontrare vecchi amici perduti e spesso ritenuti morti.
Nel trascorre delle serie i nostri sopravvissuti verranno ospitati nella fattoria del veterinario Hershel, fuggiranno assieme a lui e alla figlie dopo un attacco non-morti, prenderanno possesso di una prigione abbandonata che ripuliranno dagli zombie, ma verranno attaccati dal Governatore di una piccola città vicina che vuole la prigione tutta per sè, finiranno a Terminus, che si proponeva come luogo di salvezza dove invece gli uomini sono cannibali, e infine ad Alexandria, dove una comunità pacifica è riuscita a sopravvivere per lungo tempo senza contatti con l’esterno, ma l’idillio durerà più per poco, i Salvatori capitanati da Neagan sono in agguato!

Ed è proprio ad Alexandria che la nostra Carol – personaggio in continua evoluzione, da casalinga carol-cookiesdisperata succube di un marito violento a killer spietato a sangue freddo – prepara i suoi famosi biscotti, per un ragazzino che abita nella cittadina e che la scopre in armeria a rubare una pistola, mentre in città vigeva il divieto di girare armati.
Carol lo minaccia dicendogli che se farà il bravo e non lo dirà a nessuno lei gli preparerà altri biscotti, altrimenti “One morning you wake up and you won’t be in your bed, you’ll be outside the walls, far far away” (una mattina ti sveglierai e non sarai nel tuo letto, sarai fuori dalle mura, molto molto lontano):
Ovviamente ottiene il silenzio del bambino terrorizzato…

Devo ammetterlo, ho “leggermente” cambiato la ricetta.
Innanzitutto la dose di cioccolato come ho accennato sopra, visto che non era specificato, ci sono andata un po’ pesante.
Poi ho sostituito il succo dei mela con quello di pera perché non l’avevo in casa – dato che non mi piace – e penso che l’abbinamento pera e cioccolato sia migliore.
Non ho messo il bicarbonato, perché ritengo che dia un cattivo sapore ai dolci, e quel quarto di cucchiaino l’ho sostituito con 1/4 di cucchiaino di lievito in più.
Per quando riguarda lo shortening, indicato nella ricetta originale, si tratta di un grasso solido per cucinare.
Ho cercato informazioni in inglese a riguardo, ma la situazione non è molto chiara.
Qualche sito riporta che lo shortening sia di origine animale, quindi quello che per noi è lo strutto, qualche altro invece di origine vegetale, quindi quello che per noi è la margarina.
Per tagliare la testa al toro io ho usato il burro, che credo sia il miglior grasso per i biscotti.
Tra l’altro essendo una ricetta “apocalittica” non contempla neppure le uova, quindi ho preferito usare il burro per dare una maggiore struttura.
1 tazza di farina corrisponde esattamente a 120 gr di farina, ma avendo aggiunto più cioccolato ho aumentato anche la dose di farina per dare consistenza.
Insomma, per farla breve – che non è il mio forte – a sinistra trovate le dosi originali tradotte dall’inglese, a destra le dosi che ho usato io per la mia versione dei biscotti di Carol, e devo dire che erano davvero buoni.
Quindi se vi va, fidatevi della mia rivisitazione XD

Ingredienti per 12 biscotti di Carol da The walking dead:

  • 1/4 di tazza di succo di mela = 50 gr di succo di pera
  • 1/4 di una grossa barretta di cioccolato = 100 gr cioccolato fondente
  • 1/4 di cucchiaino di bicarbonato = non l’ho messo
  • 1/4 di cucchiaino di lievito = 1/2 cucchiaino di lievito
  • 1/4 di tazza di shortening (grasso animale) = 60 gr burro
  • 1 tazza di farina = 160 gr di farina
  • 1/8 di cucchiaino di sale = 2 pizzichi di sale
  • 1/4 di tazza di zucchero bruno = 50 gr zucchero muscovado
  • 1/4 di tazza di zucchero bianco = 50 gr zucchero semolato
  • 1/4 di cucchiaino di vaniglia = una bustina di vanillina

Procedimento:

In una ciotola mettere il succo di pera, il burro morbido e i due tipi di zucchero. Con una spatola o un cucchiaio di legno mescolare fino a che gli ingredienti non si sono amalgamati alla perfezione.
Unire quindi la farina addizionata di lievito e vanillina, e il sale.
Mescolare di nuovo fino ad ottenere un composto morbido e ben amalgamato.
Sciogliere al microonde (o a bagnomaria) il cioccolato e unirlo all’impasto dei biscotti. Mescolare per l’ultima volta e far riposare per circa 5 minuti.
Fare delle palline della dimensione di una noce e disporle su una placca rivestita con carta forno.
Una volta adagiate schiacciarle con le dita delicatamente, l’impasto risulta molto morbido, non preoccupatevi.
Lasciare molto spazio tra un biscotto e l’altro perché si allargano molto in cottura, se ne ottengono 12.
Cuocere per circa 10 minuti in forno preriscaldato a 180 gradi.
Togliere dal forno e lasciar freddare completamente perché i biscotti di Carol sono ancora morbidi appena sfornati, poi diventeranno belli friabili.

SERIALFOOD

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