Alimenti biologici: pro e contro
Il cibo biologico è la vera ‘moda’ del nostro secolo, con un incremento che va dal 10 al 15% dei consumatori ogni anno. Quello che molti non sanno è che il biologico, per essere definito tale, deve rispondere a determinati criteri, che possono essere identificati nei regolamenti CE n. 834/2007 nonché CE n. 889/2008, che definisce il biologico come: “un sistema di gestione dell’azienda agricola che si basa sull’interazione tra pratiche ambientali migliori, garanzia di biodiversità, e salvaguardia delle risorse della natura. Sono compresi nel biologico anche il benessere degli animali e ovviamente la garanzia di un prodotto di qualità che rispetti procedimenti naturali”.
La produzione biologica vige con questa definizione in tutta l’Unione Europea e viene salvaguardata con specifiche leggi. Ma in cosa consiste veramente e praticamente il biologico?
Quali sono i suoi lati controversi? In questo breve articolo parleremo di cosa è l’agricoltura biologica, perché ha avuto questa grande esplosione di adepti e quali sono i suoi pro e contro.
Le caratteristiche del biologico
Il biologico, per essere definito tale, presenta una serie di caratteristiche che devono essere sempre rispettate.
OGM free
Questo significa che il biologico non è mai geneticamente modificato. Per modifiche genetiche, s’intende la possibilità di rendere un alimento diverso (anche fenotipicamente) rispetto all’origine, per esempio potremmo rendere l’uva senza semi, con acini più grossi e tondi, oppure con meno foglie. Tutte queste modificazioni artificiali inficiano non solo l’aspetto del prodotto (e lo rendono più appetibile ai compratori) ma alterano anche le qualità originarie, al tatto, sapore e odore. Non sempre in peggio, ovviamente, ma con alterazioni significative del prodotto tradizionale.
Assenza di fertilizzanti e prodotti chimici sui terreni
Normalmente, la coltivazione del prodotto bio deve essere priva di additivi chimici nel terreno, tra cui fertilizzanti, insetticidi, diserbanti e anticrittogamici. Questa decisione prevede di evitare selettivamente tutti quei prodotti di sintesi che possono compromettere non solo la qualità pura del prodotto, ma anche l’ecosistema intorno alla coltivazione della pianta, che viene danneggiato artificialmente allo scopo di proteggere dai naturali predatori il prodotto. Al posto dei prodotti di sintesi, si possono usare fertilizzanti naturali biologici, come sfalci, letame e sovesci.
Metodo di coltivazione naturale
Il biologico predilige e impiega metodi di coltivazione atavici e originari, come la rotazione delle colture, che prevede di cambiare il suolo del terreno spostando la coltivazione su altre regioni per non impiegare tutte le risorse della stessa terra. Inoltre, incoraggia la piantumazione di nuovi alberi, siepi e orti, che ricreano il paesaggio naturale intorno alla coltivazione (piuttosto che prediligere l’ambiente protetto di una coltivazione cementata). Così facendo, le specie animali e vegetali naturali sono libere di crescere e l’habitat quanto più originario si ricrea intorno alla produzione del prodotto.
Biologico: pro e contro
Ovviamente, se il prodotto viene realizzato secondo tutte le norme che ne garantiscono l’autenticità come bio, non possiamo che ribadire tutti i suoi vantaggi: mangeremo un prodotto più sano, più naturale, con meno modificazioni genetiche e, nel caso dell’alimentazione non vegetariana, anche con un trattamento degli animali più equo.
Ma non tutto oro è quel che luccica: molte persone, però, tendono a fare delle pericolose sovrapposizioni. Innanzitutto, non ogni cosa che viene fatta in casa si può definire biologica: attenzione alle truffe! Inoltre, il biologico non è sinonimo di dietetico.
Spesso, si pensa che acquistare prodotti dolciari o comunque poco sani sotto marchio bio ci possa salvare dalle calorie e dagli zuccheri in eccesso, ebbene, attenzione anche alle etichette.
Terzo svantaggio, sicuramente il prezzo: va da sé che produrre in questa maniera alimenti da ‘supermercato’ ne faccia lievitare notevolmente il prezzo.
Ecco che un prodotto bio, purtroppo, non sempre è alla portata di tutti.
Questo articolo è stato redatto grazie alle indicazioni e consigli dei professionisti di CucinaeCultura.
Francesca Maria
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