Questa estate appena trascorsa abbiamo avuto voglia di girare per qualche ristorante e pizzeria, visitando posti già conosciuti e provando locali nuovi.
Purtroppo il bilancio delle nostre cene fuori casa non è stato esaltante. Niente di drammatico, abbiamo sempre mangiato sufficientemente bene e pagato il giusto, ma siamo spesso usciti dal ristorante con una sensazione di insoddisfazione, che ha guastato sempre un po’ l’umore delle nostre rare uscite fuori.
Ecco alcune situazioni che non sono state perfette nelle nostre cene al ristorante.
Ristorante con troppi tavoli
Diffidate dei ristoranti che vogliono mettere in tavola troppi coperti.
Siamo stati ad una pizzeria che durante l’inverno è tra le nostre preferite. Ha un locale molto grande, ma in estate con i tavoli all’esterno raddoppia i coperti.
Anche i camerieri durante il periodo estivo vengono raddoppiati ed infatti il problema non è il servizio. Il problema è che la cucina è sempre la stessa, e non si può raddoppiare il numero delle portate da cucinare senza conseguenze.
La cucina non ce la faceva a preparare tutte le ordinazioni, ed i camerieri erano più impegnati a chiedere ai clienti di portare pazienza, piuttosto che a portare pizze, spaghetti allo scoglio e insalate di mare ai tavoli.
E purtroppo per accelerare i tempi di cucina, i piatti non uscivano cotti alla perfezione, perfino la pizza è arrivata un po’ cruda.
Ristoranti che rivisitano le ricette tradizionali
Diffidate dei ristoranti che reclamizzano una cucina tradizionale rivisitata.
O si fa una cucina tradizionale, o si cucina con criteri più moderni.
Prendere una ricetta tradizionale e fare dei funghi di contorno una spumina marrone non è una grande idea. Aggiungere al ripieno dei classicissimi tortelli ricotta e spinaci anche una dose abbondante di formaggio pecorino può essere anche una buona idea, ma bisogna dosare bene gli ingredienti e soprattutto indicare sul menù tortelli al pecorino e non tortelli alla ricotta, perché non tutti potrebbero apprezzare.
La cucina tradizionale è buona e genuina, soprattutto apprezzata. Perché dovete fare esperimenti che la stravolgono?
Il buio al ristorante non è romantico
Siamo stati in un ristorantino alla moda, vista mare, cucina ampiamente riconosciuta come di buon livello. Ed in effetti i piatti sono apprezzabili, così come la location.
Purtroppo abbiamo mangiato quasi al buio, con poche e timidi luci con scarsa diffusione dall’alto.
Ed abbiamo mangiato pesce, cosa piuttosto complicata da fare senza vedere bene il piatto.
Capisco che si vuole dare una certa atmosfera al locale, ma sinceramente preferisco vedere cosa ho nel piatto, anche per apprezzarne la composizione estetica, e dove metto la forchetta.
Il finto agriturismo
Ormai credo che l’agriturismo stia terminando la sua onda di moda, ma è sempre un bel posto in cui mangiare genuino.
Siamo stati in un agriturismo della zona, aperto da pochi anni, che ci era stato consigliato per la buona cucina ed il prezzo adeguato.
In effetti era un bel casale di campagna rimodernato, con un prato curatissimo, alberi di ulivi, e a distanza campi coltivati.
Ma non era un agriturismo. Forse bisogna chiarirsi sul significato di agriturismo. Io lo intendo come un posto di attività prevalente agricola in cui un ristorante offre i prodotti coltivati o comunque locali, in un ambiente familiare.
Ci siamo ritrovati in una sala ristorante in cui le ordinazioni venivano prese solo dal direttore di sala (con conseguente attesa), camerieri nervosi e timorosi di deludere lo stesso direttore di sala, piuttosto che impegnati a coccolare i clienti, e soprattutto un menù con pochissima verdura (che mi aspetto di trovare in un’azienda agricola) e molta carne (senza che effettivamente ci sia allevamento di bestiame). Ed il conto piuttosto alto. Veramente ingannevole.