“2017, come here!”

Primi di Dicembre, leggevo le anticipazioni su internet dell’oroscopo dell’anno 2017 di Paolo Fox, mentre whatssappavo con la mia amica lontana. Leggevo, Acquario: “a prima parte del nuovo anno sarà molto positiva per studenti e lavoratori che vogliono realizzare importanti obiettivi. Dopo una fase di intensi cambiamenti, avviata già nel 2016, per te è arrivato il momento di raccogliere risultati”. La mia amica, dall’altra parte di un telefono cellulare mi scriveva carica d’orgoglio : “Forza Fede, che vedrai che ti prendono!”.  Mai parole, furono più vere.


Tempo una settimana dopo. 10:30 di mattina, ero appena tornata con papà dall’ospedale per la sua ultima visita prima dell’operazione. Accedevo a internet, quel giorno avevo da controllare una cosa speciale; tempo ad aspettare che google si apra e … per la categoria Marsiglia, alla terza voce, c’era il mio nome e cognome. Salti di gioia a non finire, chiamare dall’altra stanza la sorella e urlargli alle orecchie che si ce l’avevo fatta! Che in una scala nazionale, ero tra le poche persone che potevano partecipare al progetto Erasmus 2017. 

Scrivere il messaggio all’amica sopracitata, dicendogli che si aveva ragione. Che si, sarei partita. Che sì, nella mia vita ci sarebbe stato un nuovo inizio. Che sì, il 2017 iniziava in una maniera innovativa, che si avevo vinto e che sì, sarei volata a Marsiglia per il mio compleanno.

Euforia. Ecco il sentimento che mi contraddistingue da quando ho avuto la splendida notizia. Da quel giorno mi sento leggera come una farfalla, come se per un attimo, il presente avesse assunto una sfumatura diversa, più colorita, più splendente, più brillante. Mi sento come se l’universo stesse facendo il giusto corso, come se i pianeti si stessero allineando creando così un qualcosa di magnificamente positivo. Mi sento positiva. Finalmente, aggiungerei.
Anche se, dopo questa bella notizia, di ostacoli nel mio cammino me ne sono presentati. E come, se si sono presentati. Macchina fotografica rotta.  L’incontro con un operatore poco diligente, che non aveva preso ben a cuore la mia piccolina. Poi, la svolta la signora Lucia pronta a salvarmi, salvando la mia stellina e promettendomi che entro il 5 potrò riabbracciarla e portarla con me tra le viuzze di Marsiglia. ( Vi aggiornerò, per farvi sapere se ha mantenuto la promessa!). Tempo lo scorrere di una settimana, che muore accidentalmente pure il mio cellulare. Disgrazia. Un fiume di lacrime si aprono sul mio volto. Un tecnico che non è in grado di poterlo aggiustare prima del 7 Gennaio, un altro che è in ferie fino al 2. I miei genitori, che da bravi Cosmo e Wanda, vengono a salvarmi regalandomene un nuovo di zecca. E cosa voler chiedere di più?!




Tutto è possibile. Ecco cosa ho capito in questo dodicesimo ed ultimo mese del 2016. Ho capito che nuove strade possono essere percorse, basta solo volerlo. Ho capito che ogni singolo giorno porterà un nuovo ostacolo da dover superare, e che anzi, noi dobbiamo cercare la forza di trasformare quell’ostacolo in un nuovo traguardo da poter sbaragliare. Ho capito di credere alla magia, al motto della bella Cenerentola: “sii gentile e abbi coraggio” . Ho capito che si deve credere di più in noi stessi.
Credo al destino, quella strada che ci porterà lontano solo se abbiamo il coraggio di ascoltare il nostro cuore. Credo alla forza dei sentimenti belli, credo negli abbracci e nei nuovi orizzonti. Credo che ognuno di noi è chiamato al mondo per costruire qualcosa di grande nel nostro piccolo. Credo alle tazze ricolme di latte bollente. Credo nei pensieri positivi. Credo che come ogni mattina, nuovi ostacoli vengano a bussare alla nostra porta, pure una splendida alba viene a farci visita.

Credo nella speranza, credo nelle frasi dei libri che inducano pensieri profondi. Credo nelle canzoni e che nulla capita per caso. Credo nelle occasioni, quelle da dover prendere al volo. Credo nella paura, quella che risiede dentro di noi che ci fa diventare ansiosi e paranoici, ma credo pure che può essere sconfitta. Credo nell’amore e che prima o poi, noi tutti dovremmo farci i conti. Credo nelle persone d’animo buono.  Credo all’oroscopo come mappa dove cerchiamo un segno del prossimo avvenire. Credo al karma, come una strada che inevitabilmente si deve percorrere, una strada tortuosa, poco amica, che sistemi ogni ingiustizia del mondo.
E tu in cosa credi? Credere, è importante no? E’ la forza che ci fa andare avanti ogni giorno, giusto? Credere che i sogni possano diventare realtà. Io ci credo.


E allora 2017, come here! Forza, vieni. Non ti far attendere. Fatti trovare con una nuova agenda da scrivere. Con nuove emozioni da provare, con nuovi ostacoli da dover sbaragliare. 2017, non ho paura di te; anzi ti dico che sarò con te, sempre. Che crederò in te, nei momenti in cui ,mi bistratterai, nei momenti di felicità e gioia. Nei momenti grigi e in quelli solari. Ti dico che combatterò al tuo fianco, spalla a spalla, per poter far sì che questo possa essere il nostro anno. E non credere a chi ti dice che porti sfiga, che sarai un anno buio perché disparo; senza ancora aver avuto il coraggio di averti vissuto. Io credo in te. Io credo in noi. Alle cose belle che faremo, alle 20 candeline che insieme spegneremo, ai sogni che ogni notte culleremo insieme e a quei traguardi che taglieremo piangendo di felicità.

**Il mio fioretto per il nuovo anno: credere di più in me stessa, a quello che ogni giorno mi sussurra il cuore. Far vedere a tutti, che ce la si può fare e che i sogni, per davvero, possano diventare realtà.


Non per nulla credo nel detto: the best is yet to come!
Federica 

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