11 cibi velenosi… che mangiamo abitualmente

Alcuni alimenti che consumiamo di frequente sono tossici o poco salutari in alcune parti, o in determinate preparazioni. Ecco quali sono le pietanze che possono causare intossicazioni, e come evitare brutte sorprese.

Ciliegie. Una tira l’altra, è vero, ma se vi piacciono le ciliegie attenti ad evitare, anche accidentalmente, di ingoiarne il nocciolo: questo contiene, infatti, acido cianidrico, un potente veleno largamente presente nel regno vegetale che ostacola il trasporto dell’ossigeno da parte del sangue. Niente paura, però: la polpa delle ciliegie è totalmente innocua. L’acido si libera solo se si danneggia il nocciolo con i denti o se lo si ingerisce.

Funghi. Da crudi, anche quelli commestibili contengono tossine termolabili (che evaporano cioè in cottura, a circa 80°) che possono creare difficoltà digestive: meglio quindi, consumarli cotti. Anche se ci piacciono è bene consumarne in quantità moderate, evitando di darne ai bambini: la chitina, la sostanza che costituisce la loro membrana cellulare, è difficile da digerire, specie prima dei 13-14 anni, quando gli enzimi deputati al suo smaltimento non sono presenti in quantità adeguato.

 

Noce moscata. Aggiunta in quantità moderata dà sapore e carattere ai ripieni, ma con la noce moscata è bene non esagerare. Contiene infatti miristicina, una sostanza neurotossica che, se assunta in quantità elevate, provoca allucinazioni e convulsioni. Dosi elevate di questa spezia risultano inoltre tossiche per il feto in gravidanza.

 

Pomodori. No, non stiamo asserendo che l’ingrediente cardine della dieta mediterranea è velenoso, anche se un tempo il pomodoro veniva ritenuto tale per l’elevata quantità di solanina, una sostanza a bassa tossicità che la pianta produce come naturale pesticida. Elevate quantità di solanina sono contenute tuttavia in fusto e foglie dei pomodori, che, pertanto, non sono commestibili e vanno scartati

 

Patate. Diverse tossine, come la solanina, sono contenute nei germogli e nella buccia delle patate: ecco perché è bene sbucciarle prima di cuocerle, stando attenti a rimuovere la parte verde (dove la solanina si concentra). Meglio evitare del tutto, invece, le patate che appaiono verdi anche prima di essere sbucciate: contengono infatti valori di solanina che arrivano fino a 100 mg/100 g, e l’alcaloide tossico non viene eliminato con la cottura (degrada a oltre 243 °C).

 

 

Mandorle. Sono un alimento altamente energetico e salutare per il nostro corpo, ma quelle amare andrebbero evitate o consumate in quantità minima. Contengono infatti elevate quantità di amigdalina, una sostanza che nell’organismo produce acido cianidrico (da cui si ottiene il velenoso cianuro). Si stima che…Continua a leggere >>

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