Passatelli verdi agli spinaci e arancioni alle carote in brodo vegetale arricchito

Nel mio orto sono esplosi gli spinaci. Sono belli verdi, rigogliosi ed abbondanti. Ci ho già fatto i Cannelloni ed anche gli Spatzle (clic qui) ed oggi mi è venuto lo schiribizzo di provare a fare i Passatelli verdi. Partendo dai Passatelli classici (clic qui) e (qui), che ormai faccio ad occhi chiusi essendo un mio cavallo di battaglia, mi son messa a pensare a come poter riformulare la ricetta con l’inserimento dell’ingrediente “alieno”. Non era così scontato azzeccare la bilanciatura che li tenesse insieme durante la cottura.  Va considerato che gli elementi importanti per la riuscita di questa pasta sono due: il pane secco e le uova. Il primo deve essere grattugiato finissimo e solo di quello che noi in Romagna chiamiamo “pane comune”, a mollica fine e compatta e crosta sottile, del tipo alberghiero, mantovana, coppia. No pani conditi, soffiati, o a mollica grossolana e crosta spessa come il toscano. E poi ci sono le uova. Sono loro che tengono insieme il tutto e al di sotto di un certo quantitativo non si può scendere, pena lo scioglimento dei passatelli dentro al brodo. Più uovo c’è, più il passatello resta bello integro, compatto e al dente. Quindi il gioco è stato sostituire l’elemento legante delle uova con gli spinaci cotti, che leganti non sono, per quel tanto che basta a colorare l’impasto senza che questo si sfaldi in cottura. Poi, in sostituzione dell’uovo mancante, ho ritenuto inserire un ulteriore legante quale la farina, che normalmente non va, per il minimo indispensabile da assicurare la tenuta senza rendere la consistenza “ciccosa”. Beh, mi son venuti al primo colpo! Man mano che li facevo, ho pesato per bene tutti gli ingredienti, in modo da fornirvi la ricetta collaudata e sicura, esente da qualsiasi rischio.
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