Ecco quali sono i consigli giusti per prendersi cura al meglio delle orchidee in casa e avere fioriture spettacolari.
Orchidee in casa, i consigli giusti
Quando scegliamo di acquistarne una per rendere l’ambiente casalingo più accogliente ed elegante, ci domandiamo quali siano le regole di base per potersene prendere cura.
Sembra che curare le orchidee in casa sia tanto complicato, ma in realtà se si seguono i giusti accorgimenti con una certa regolarità, vi assicuro che non lo è.
Dalla potatura alla corretta annaffiatura, dalla concimazione all’esposizione, ecco quali sono le cure necessarie da dedicare a questa pianta tropicale molto diffusa nelle nostre case.
La giusta esposizione
L’orchidea è una pianta che ama la luce diffusa, perciò è assolutamente da vietare l’esposizione diretta ai raggi solari. L’orchidea deve stare al riparo dalle correnti d’aria e lontano dai riscaldamenti interni per evitare di seccare le radici. Posizionatela in una stanza soleggiata esposta a sud, sud-ovest o sud-est sopra il davanzale di una finestra schermata da una tenda.
Terriccio e concime
Nella fase vegetativa, ossia quando l’orchidea mostra prima le foglie e poi i fiori, è bene sostenerla con un nutrimento specifico, come ad esempio un fertilizzante naturale in fiala pronto all’uso.
Il concime è importante anche quando l’orchidea ha difficoltà a rifiorire.
Per quanto riguarda il terreno invece, serve ricreare nel vaso l’habitat delle orchidee adoperando alcuni sassi e legnetti, foglie e torba.
La temperatura
La temperatura ideale per coltivare un’orchidea in casa non deve mai essere inferiore ai 18 C° né superiore ai 28 C°. Del resto parliamo di una pianta di origine tropicale, quindi per crescere bene richiede un clima mite e caldo.
L’annaffiatura dell’orchidea
L’orchidea non ha bisogno di essere annaffiata troppo, ma poco e spesso altrimenti le radici rischiano di marcire. Indicativamente si considera una volta a settimana nella stagione calda e una o due volte al mese nei mesi più freddi. Sta di fatto che per capire quando gli occorre l’acqua basta infilare un dito nel terriccio e se risulta secco significa che occorre acqua.
Ad ogni modo le orchidee non vanno annaffiate come di solito si fa per le altre piante. Serve procurasi un nebulizzatore per spruzzare l’acqua (l’ideale sarebbe usare acqua piovana in quanto l’acqua del rubinetto contiene cloro, elemento che le orchidee odiano!) direttamente sulla pianta. Umidificate non solo le radici, ma anche lo stelo, i fiori e le foglie. La pianta apprezzerà queste premure.
Se la vostra orchidea è sistemata in un vaso di plastica forato, potete immergerla a bagnomaria in un contenitore con acqua a temperatura ambiente affinché il terreno si inumidisca quanto basta.
La potatura
Innanzitutto procuratevi delle forbici sottili da giardinaggio lavate e disinfettate e poi procedete alla potatura al termine della fioritura della pianta. Recidete le parti secche degli steli applicando un taglio netto e preciso. Oppure un’altra tecnica è quella di rimuovere completamente le foglie e i fiori appassiti, quest’ultimi tagliandoli dal peduncolo.