Passando davanti alle nostre finestre, vi sarete sicuramente accorti che qui al Bistrot siamo ancora in pieno mood natalizio.
Le lucine sono ancora lì, intrecciate tra rami di pino e bacche di pungitopo, Babbo Natale è con i polsi legati nell’armadio e l’albero ci guarda spavaldo, avvolto nei suoi scintillanti addobbi, con la consapevolezza che ancora per una settimana sarà lui il re della sala. Lui che per tutti questi giorni ha visto un’unica lunga tavolata sempre apparecchiata a festa, tra grigliate in famiglia, mazzi di carte ormai consumate e giochi da tavolo con gli amici… il tutto ovviamente annaffiato da fiumi di vino e bollicine.
Fatichiamo sempre un po’ a lasciar andare via la magia del Natale (e Babbo Natale verrà liberato solo sotto lauto riscatto^^), il rito dei preparativi in cucina e quella scia di granelli di felicità che ci lasciamo dietro nei giorni di festa…ma l’agenda del 2019 è qui che aspetta di essere riempita di nuove storie, nuovi amici ed esperimenti ai fornelli. Nella prima pagina abbiamo deciso di appuntare la ricetta di questa pavlova (dolce perfetto per riciclare gli albumi accumulati durante le feste) con pere al vino rosso, una farcitura di panna e yogurt greco e chicchi di melagrana.
Un dessert che porta con sé tutto il profumo speziato del vin brûlé, per sentirsi ancora per un po’ in vacanza…
- 160 g di albumi (corrispondenti a circa 5 uova)
- ½ cucchiaino di cremor tartaro
- 320 g di zucchero (di cui 220 g semolato e 100 g a velo)
- 1 cucchiaino di aceto di vino bianco
- 1 bottiglia di vino rosso (noi malvasia)
- 2 stecche di cannella
- 1 cucchiaio di chiodi di garofano
- 1 anice stellato
- 6 pere di piccola dimensione
- 1 clementina
- 100 g di miele liquido
- 2 fogli di colla di pesce
- 250 ml di panna liquida fresca
- 1 confezione di yogurt greco (noi quello magro)
- 1 cucchiaio di zucchero di canna extrafine
- ½ melograna per guarnire
- Preriscaldate il forno a 180°C.
- Iniziate a montare gli albumi con il cremor tartaro nella planetaria.
- Aggiungete gradualmente gli zuccheri e continuare a montare fino a quando non otterrete una meringa soda e lucida, aggiungete l’aceto e mescolate bene. Quando sollevando con la frusta un ciuffo di meringa manterrà la forma senza afflosciarsi avrete ottenuto la consistenza giusta.
- Con una matita disegnate un cerchio di 20 cm di diametro su un foglio di carta forno, disponetelo su una teglia con il lato pulito a faccia in su.
- Con l’aiuto di una spatola rovesciate l’impasto sul cerchio delicatamente, schiacciandolo leggermente all’interno, come a formare un “nido”. Rifinite i bordi con la spatola.
- Abbassate il forno a 150° C e infornate la pavlova. Dopo 20 minuti di cottura copritela con un foglio di alluminio, così non prenderà colore e rimarrà bella candida.
- Proseguite la cottura ancora per un’ora.
- Abbassate il forno a 125°C e finite di cuocere per altri 30 minuti. La superficie della pavlova deve risultare ben croccante.
- Fate raffreddare nel forno spento con lo sportello semiaperto, fate raffreddare completamente.
- Mentre la pavlova è in forno preparate le pere: in una pentola versate il vino con il miele e le spezie, e ponetevi le pere sbucciate. Grattatevi le zeste di una clementina e spremetevi il succo. Coprite con un coperchio e fate cuocere le pere per circa mezzora rigirandole di tanto in tanto o finché risultino abbastanza tenere. Tenete da parte le pere e filtrate il vino in una ciotolina.
- Ammollate i fogli di gelatina per qualche minuto in acqua fredda e scioglieteli dentro al vino ancora caldo mescolando bene. Trasferite il composto in frigorifero coperto da pellicola per qualche ora fino a quando non si sarà formata la gelatina. Se volete saltare questo passaggio potete semplicemente ridurre il vino sulla fiamma e usarlo come salsa di accompagnamento.
- Montate la panna con lo zucchero, infine aggiungete lo yogurt mescolando bene.
- Componete la vostra pavlova con la farcitura, qualche cucchiaio di gelatina al vino, le pere tagliate a fettine sottili ( ve ne basteranno la metà) e chicchi di melagrana.
- Conservate la pavlova in frigorifero.