BROWNIES AL CIOCCOLATO E RISO SOFFIATO

Quanto ci si rende conto di quanta fatica ci voglia per produrlo…


Si da il giusto valore ad un pezzo di pane…
Charles de Foucauld (1858-1916)

 Brownies : storia di un dolce buono e pratico da consumare..
Più sotto la mia ricetta!!

“Immagina una fiera, una grande fiera negli Stati Uniti di fine Ottocento, creata per celebrare i quattrocento anni dalla scoperta dell’America. Immagina che a questa fiera, che si tiene a Chicago, vada moltissima gente ogni giorno, uomini e donne. I fast food ancora non esistono e la maggior parte delle persone, generalmente, si porta il pranzo da casa per poter trascorrere fuori l’intera giornata. Ma come fa una signora di classe a mangiare un dolcetto senza sporcarsi le mani e senza fare brutta figura attentando una fetta di torta?Secondo la tradizione, i brownies nascono così, dall’esigenza di trovare un dolce “pratico”: più semplice da mangiare rispetto a una fetta di torta e abbastanza piccolo da stare in una lunchbox. E che fosse anche pieno di gusto. A porsi il problema per prima fu, appunto, la signora Bertha Palmer, filantropa e donna d’affari nonché presidentessa del Board of Lady Managers della World’s Columbian Exposition, del 1893. Le indicazioni della signora Palmer furono precise: bisognava creare un dolce con la consistenza di una torta ma più piccolo, e che fosse poco “sbricioloso”. Così, dopo molto confabulare con lo chef del Palmer House Hotel nacque il primo brownie. Che, in realtà, di “brown” aveva ben poco: nelle primissime versioni infatti, questo dolce aveva un glassa all’albicocca e un impasto al sapore di nocciola.Come per tutte le cose, però, anche la nascita del brownie ha il suo bel bagaglio di leggende: si va dai cuochi sbadati che dimenticano di aggiungere la farina all’impasto o che aggiungono per sbaglio cioccolato fuso fino a casalinghe che, trovatesi improvvisamente senza lievito e con gli ospiti alla porta, improvvisano una “torta bassa” che, manco a dirlo, ottiene un successo strepitoso.Comunque siano andate le cose, i brownies sono abbastanza “moderni” da avere una carta di identità piuttosto precisa: la prima ricetta, che compare nel 1904 sul celeberrimo ricettario American Cookery, dà tutte le indicazioni per cucinare una torta non lievitata da tagliare a quadretti anche se il nome, brownie, compare per la prima volta otto anni prima, per indicare una tortina fatta di melassa e cotta in singoli stampi.È nei primissimi anni del Novecento che avviene la svoltaper mano di Maria Williet Howard, che modifica la ricetta aggiungendo più uova e più cioccolato, creando un brownie più ricco e morbido, quasi più simile al fudge. È subito amore: i brownies entrano subito in cima alla classifica degli snack e dei dolcetti più amati dagli americani per non uscirne mai più.La ricetta originaria, non senza qualche variante, prevede ingredienti ricchi: farina, uova, latte, melassa, zucchero di canna, frutta secca e cioccolato, mescolati insieme per ottenere un impasto che, una volta cotto, può essere tagliato a strisce o a quadretti. La consistenza del brownie è molto particolare, qualcosa che viene definito “a metà tra una torta e un biscotto” e può essere più asciutto o più morbido e fondente a seconda degli ingredienti e delle loro quantità.”
Care amiche quante di voi sono andate a ricercare l’origine dei brownie?Eccovi servite..sempre che abbiate il tempo di leggere!!!

Comunque per leggere la ricetta di questo dolce credo che troverete  il tempo..ne vale la pena!!!!
Tempo di preparazione: circa 20′
Costo: Medio
Difficoltà:*

INGREDIENTI

230 GR DI CIOCCOLATO AL LATTE 
50 GR DI CIOCCOLATO FONDENTE
50 GR DI MANDORLE
50 GR DI RISO SOFFIATO
80 GR DI BURRO
150 GR DI FARINA 00
8 GR DI LIEVITO PER DOLCI
1 PIZZICO DI SALE
3 UOVA
20 GR DI CACAO
80 GR DI ZUCCHERO
20 ML DI LATTE

Tritare il cioccolato e mettere da parte…
Fondere il cioccolato amaro con il burro..
Far intiepidire..

Ecco il riso soffiato; la quantità indicata sembra poca ma rende molto!

Setacciare la farina con il lievito, il pizzico di sale e il cacao…

Montare le uova  e lo zucchero..
Usare, se possibile le fruste elettriche..

Sempre con le fruste elettriche in funzione versare a filo il cioccolato fuso con il burro….

E, poca per volta, la farina setacciata  precedentemente …

Alternadola al latte..

Ora è il turno del cioccolato al latte tritato e delle mandorle tritate…

E finalmente quello del riso soffiato…
Per amalgamare meglio usare una spatola di silicone..

Versare la massa ottenuta che si presenta piuttosto morbida in uno stampo rettangolare piuttosto grande…

Infornare in forno preriscaldato, ventilato con il termostato sui 180° per circa 35′..
Far raffreddare quindi sformate il dolce su un tagliere.. .
Io ho posto sotto il dolce un foglio di carta da forno…

E tagliare a quadrotti…


Delle dimensioni…volute!!!
A tempo debito si può usare questa ricetta per riciclare le uova di Pasqua…

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