La primavera è la stagione che prediligo, le piante in fiore, il verde brillante che sprigiona dai campi, il calore dei raggi del sole che ritempra gli spiriti assopiti, tutto prende vigore e colore. La vita si risveglia ed il contatto con la natura si fa più vivo, più intimo direi. Ed anche la mia percezione ogni anno si fa più nitida, per raccogliere nuove ricchezze, nuove certezze, come se il tempo mi rendesse più sensibile alle sfumature che ogni stagione mi regala. Tra queste, i fiori di acacia. Da quando li ho scoperti, cammino spesso con il naso all’insù, ricercando tra le piante nuove prelibatezze da gustare. Sono stati una gustosa scoperta primaverile, davvero eccezionali, con quel sentore inebriante di miele a spiccare al palato.. un regalo inaspettato direi. Mi rimasero impressi anni fa, leggendo il post di Martina, ma da allora il timore che la ricerca mi avesse mai portaro in chissà quale luogo sperduto della terra, lasciò correre un po’ la mia curiosità. Fin quando, in un momento di vita quotidiana e per lo più sotto casa, andando alla ricerca dei fiori di sambuco per farne lo sciroppo, con il mio tutto pelo Barolo, quei fiori mi guazzarono alla vista in un lampo, come il salto di un pesce in una distesa d’acqua. Fu proprio quella l’impressione che mi accolse. Li riconobbi subito, con il grappoli profumati, rigogliosi a penzoloni, con l’imperterrito ronzio delle api a fare da sottofondo e a dargli quel moto insolito.. loro, più di noi, riconoscono la dolcezza che il profumo del miele sprigiona, un miele chiaro, liquido, dal sapore delicato e floreale. Che bontà! Questi fiori, a dispetto di molti altri, si presentano in fiore alla primavera per pochissimo tempo, bisogna coglierne l’attimo se li si vuole assaporare, per cui, non occorre esitate nella raccolta ma sfruttare al volo l’occasione. Si prestano per essere gustati dolci o salati, a voi la preferenza! Io li ho portati in tavola come apricena.. Ah dimenticavo, occorre non lavare i fiori di acacia, sono molto delicati. Assicurarsi piuttosto di raccoglierli lontano dallo smog e che non vi siano dei piccoli insettini ad animarli sarebbe una buona regola!
Ingredienti:
Per due persone
- Fiori di acacia freschi appena colti, 10
- Farina 0, 130 gr
- Acqua frizzante ghiacciata q.b.
- Olio di semi di arachidi, qb
- Sale, un pizzico
Procedimento:
Riempire una ciotolina di plastica con acqua fredda frizzante, coprirla e riporla in freezer per 30 minuti circa.
In un’altra terrina immettete della farina 0, versarci a poco a poco l’acqua ghiacciata, mescolare con una frusta fino ad ottenere un pastella densa.
Versare l’olio in un’ampia padella in modo che i fiori possano cuocere completamente immersi. Portare l’olio in temperatura, sino a quando buttandovi uno stuzzicadenti al suo interno, tante piccole bollicine fioriranno attorno ad esso.
Immergere uno ad uno i fiori nella pastella, scuoterli delicatamente e farli roteare in modo che perdano l’eccesso di pastella. Immettere i fiori nell’olio caldo muovendoli leggermente durante l’immissione in padella in modo che i fiori rimangano leggermente staccati e non si formi un blocco unico.
Fare cuocere i fiori girando di tanto in tanto, scolarli con una schiumarola a rete larga e adagiarli su carta assorbente. Salarli e servirli caldi.