Avevamo un po’ di tempo prima della partenza del volo che ci avrebbe riportato in Italia, così curiosando sulla mappa lungo il tragitto Düsseldorf e Colonia, abbiamo scoperto Zons, un borgo medioevale fortificato che sorge sulla sponda sinistra del fiume Reno, con tanto di mura, camminamenti, rivellini, torri doganali e un mulino a vento in stile olandese.
Ti sei perso il racconto del nostro girovagare tra Germania e Olanda? Non ti preoccupare puoi leggerlo seguendo questo link: Rotterdam, Colonia, Brielle e Middelburg
Parcheggiamo l’auto in una via di un quartiere residenziali appena fuori dalle mure e facciamo il nostro ingresso a Zons attraverso la Schweinebrunnen. Una fontana dove tutt’attorno sono collocati dei maiali in bronzo. L’opera ricorda un evento storico risalente al 1575 quando l’arcivescovo di Colonia mandò i suoi soldati a rubare tutti i maiali posseduti dagli abitanti del borgo quale pegno per le tasse dovute e non pagate.
Proseguiamo per Schlossestrasse curiosando tra le vetrine dei numerosi negozi che s’affacciano lungo la via. All’incrocio con Rheinstrasse la strada s’allarga e forma una piccola piazzetta dove il vicino Schlossecafe, con le finestre addobbate con vasi di gerani rossi, serve una freschissima apfelschorle, da gustare comodamente seduti sotto gli ombrelloni all’aperto.
Continuiamo la visita del borgo passeggiando lungo i bastioni fortificati della Rheintor e c’imbattiamo nel Pfefferbüchse, una torretta fortificata di sorveglianza che su un lato riporta il livello raggiunto dal fiume Reno durante le numerose alluvioni che hanno colpito il paese. Sempre su questo tema, a pochi metri della porta d’ingresso che si apre sul Reno presso un negozio di antichità sono esposte alcune fotografie, davvero suggestive, dell’ultima alluvione dell’inizio dello scorso secolo.
Proseguiamo lungo tutta la cinta muraria che presenta le chiamate in mattoni sulle quali si sarebbero dovuti poi costruire degli archi a tutto sesto per realizzare, credo degli alloggi o dei ripostigli oltre che rafforzare le mura stesse aumentandone lo spessore.
Arriviamo al mulino a vento che anticamente era una torre di guardia adibita poi a luogo per la macina dei cereali. Purtroppo, nonostante il cartello reciti “aperto da aprile a ottobre tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.00” troviamo la biglietteria chiusa.
Salutiamo la Germani e ci dirigiamo verso l’aeroporto di Colonia dove ci attende il velivolo che ci porterà a casa.
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