Week-end a Torino

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Con l’arrivo dell’autunno, vengono abbandonate le calde spiagge e le mete preferite per i week-end fuori porta diventano le città d’arte.

In questo articolo voglio raccontarvi cosa fare, vedere e mangiare in due giorni nella splendida Torino, città ricca di cultura, arte, storia e natura, grazie allo stupendo Parco del Valentino.

 

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Giorno 1: Museo Egizio, Mole Antonelliana, Piazza Vittorio

Arriviamo a Torino con un treno Italo da Roma: il viaggio è durato 4 ore e mezzo e siamo partiti all’alba (poco prima delle 6 del mattino) ma abbiamo dormito in treno e siamo arrivati in città a metà mattina.

Lasciamo gli zaini in hotel (abbiamo scelto un b&b vicino la stazione per il nostro Week-end a Torino, molto carino e pulito) e usciamo subito alla scoperta della città.

Un caffè è d’obbligo e pertanto ci fermiamo da Roma già Talmone, in Piazza Carlo Felice, storico bar pasticceria famoso per la produzione dei dolci della tradizione torinese, praline, cioccolatini e i classici Gianduiotti.

Caffè e cornetto stracolmo di cioccolata 2,50€, ottimo direi!

Carichi di energia, partiamo in direzione del Museo Egizio, fermandoci però prima in Piazza San Carlo, una delle piazze principali di Torino, caratterizzata dai portici, le le sue 2 chiese gemelle (la chiesa di Santa Cristina e la chiesa di San Carlo Borromeo) e la statua equestre di Emanuele Filiberto, Duca di Savoia.

Il tempo di scattare i selfie di rito e ripariamo alla volta del Museo Egizio, prima tappa del nostro week-end torinese, un museo tra i più grandi e importanti del mondo e secondo solo a quello del Cairo.

Il biglietto di ingresso costa 15€ + 2€ per la prevendita (in caso di acquisto online, come abbiamo fatto noi per evitare file).

Articolato su 4 piani, il museo conserva innumerevoli reperti ritrovati e portati in Italia da Schiapparelli, tombe, statue e templi che conquisteranno l’attenzione anche dei non appassionati alla cultura egiziana.

Usciti dal museo, passiamo davanti Palazzo Carignano (palazzo barocco del XVII secolo, oggi sede del Museo del Risorgimento) e troviamo a destra il Teatro Regio di Torino e, a sinistra, Palazzo Madama e poi Piazza Castello.

Proprio dietro il Palazzo Carignano, è possibile vedere la piazza Carlo Alberto, con la statua equestre di Carlo Alberto di Sardegna.

Essendo ora di pranzo, acquistiamo due piadine vicino Piazza Castello e le mangiamo camminando verso il Palazzo Reale di Torino.

Tornati in Piazza Castello, ci concediamo una lenta passeggiata sotto i portici, lungo via Po, tra caffè, bistrot e boutique di lusso, con una piccola deviazione su Via Montebello per andare alla Mole Antonelliana, da sempre il simbolo della città per eccellenza.

La Mole ospita il Museo Nazionale del Cinemail paradiso per gli amanti della macchina da presa come me.

Il biglietto costa 11€ + 1,50€ per la prevendita (per acquisti online) e fidatevi, non rimarrete delusi.

Visitare il Museo è una full immersion tra ricostruzioni di set famosi, cimeli, attrezzature di ogni epoca, ed esperienze interattive.

Come al solito quando ci si diverte, il tempo vola e, essendo quasi ora di cena, riprendiamo Via Po e arrivando fino a Piazza Vittorio, una piazza suggestiva perchè illuminata con lampioni impero con braccio a cornucopia progettati da Guido Ghidelli.

Attraversiamo il ponte per ammirare la chiesa della Gran Madre di Dio, costruita in onore di Vittorio Emanuele I, per la sua vittoria su Napoleone nel 1814.

In stile neoclassico, la chiesa ricorda il Pantheon di Roma e, secondo una leggenda, il Santo Graal sarebbe stato sepolto fuori dalla chiesa, tra le due statue che rappresentano la Fede e la Religione.

Torniamo in dietro e ci fermiamo per cena nei dintorni di Piazza Vittorio.

Innamorati della stupenda Piazza, ceniamo da Poormanger (Via Maria Vittoria 36/B), un locale unico nel suo genere, incentrato su politiche rivolte al consumo, ben arredato e con cucina a vista.

Il menu è incentrato sulle britanniche jacked potato, ovvero patate ripiene da accompagnare con antipasti, zuppe e dolci fatti in casa.

Non si può prenotare e non si paga il coperto.

Le patate ripiene costano dai 5€ ai 9,50€ l’una, a seconda del ripieno scelto, e per saziarvi ne basta una, magari da accompagnare con un tagliere di salumi e formaggi, o con un dolce di fine pasto.

Noi abbiamo speso meno di 15€ a testa e vi consiglio di assaggiare la patata con burrata, valeriana e pomodorini, molto buona e non troppo pesante.

 

 

Week-end a Torino

Giorno 2: Palazzo Reale, Cattedrale di San Giovanni Battista, Castello del Valentino

Iniziamo l’ultimo giorno del nostro Week-end a Torino con una ghiotta colazione da Farmacia del Cambio, in piazza Carignano, ex bottega di speziali aperta nel 1833 e diventata, nel 2014, pasticceria e ristorante stellato.

All’interno l’arredamento è rimasto quello dell’epoca con vetrine e scaffali in legno dove vengono esposti dolci freschi e di prima qualità.

Trovandoci in un luogo rinomato, non possiamo fare colazione con cornetto e cappuccino ma ci lasciamo tentare da un Bonet (il classico budino piemontese a base di cacao, liquore e amaretti) e una fetta di torta di nocciole.

Certo, la colazione non è stata proprio economica (quasi 15€) ma abbondamente superiore alle aspettative.

La nostra prima tappa della giornata è la visita al Palazzo Reale, in Piazza Castello (biglietto 6€).

Costruito nel 1646, il Palazzo fu residenza reale fino al 1865; oggi è possibile visitare le varie sezioni del palazzo:

  • Gli appartamenti del re, con decorazioni lussuose dorate ovunque.
  • La Libreria Reale e i suoi 200,000 libri, tra cui figurano capolavori come l’autoritratto o il Codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci.
  • L’Armeria Reale e la sua impressionante collezione di cavalli imbalsamati con i loro cavalieri armati.
  • La galleria Sabauda, ​​che espone dipinti dal 14° al 20° secolo
  • I giardini reali (ingresso gratuito)

Il Palazzo è meraviglioso, talmente bello da lasciare a bocca aperta: per godersi tutto con calma servirebbero circa 2/3 ore ma noi, restando in città solo per due giorni, ci accontentiamo di una visita di poco più di 1 ora.

Usciti dal Palazzo, a lato, troviamo la Cattedrale di San Giovanni Battista, la chiesa principale di Torino, famosa per ospitare la sacra Sindone, la quale si dice abbia avvolto il corpo di Cristo.

La reliquia riposa sotto un sigillo a tenuta stagna ed è coperta da un lenzuolo, quindi non possiamo ammirarla.

Prendiamo un autobus che conduce fino alla zona dei Murazzi, il posto più vivace e giovanile della città, patria degli studenti piemontesi. Passeggiamo lungo Po e arriviamo all’Arco Monumentale dell’Arma di Artiglieria e poi, addentrandoci nel Parco, al famoso Castello del Valentino, oggi sede della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.

Immerso nel verde del Parco del Valentino, per gli studenti di Architettura deve essere un piacere ogni volta recarsi in facoltà per seguire le lezioni.

Essendo domenica, non possiamo visitare il Castello ma ci limitiamo a scattare qualche foto e rilassarci nel Parco circostante mangiando due panini in un chiosco all’interno del parco.

Il Parco è bellissimo e ben tenuto, un polmone verde importante per la città, pieno di ragazzi, famiglie con bambini e persino scoiattoli che scorrazzano in cerca di cibo. Sembra quasi Central Park!

Arriviamo fino al Borgo medioevale, proprio all’interno del Parco e poi, a metà pomeriggio, riprendiamo il treno per tornare a Roma in serata.

 

 

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