Ventriceddi ‘e stoccu

 L’Italia nel Piatto, 2 Giugno: Pesci, molluschi, crostacei

In Calabria un antico detto sostiene che “del baccalà, come del maiale, non si butta via niente!”  Ed è verissimo, infatti alcune ricette come questa ne sono la prova. Inoltre la carne dello stoccafisso e del baccalà come quella del maiale era facile reperirla anche nei paesi dell’entroterra dove un tempo era difficile avere del pesce fresco.

I ventriceddi ‘e stoccu sono un vero e proprio peccato di gola che si è soliti consumare la vigilia di Natale e i venerdì di Quaresima ma che nulla vieta di cucinarlo anche in periodi diversi. L’economia povera calabrese ci ha insegnato a non sprecare nulla di ciò che viene utilizzato per alimentarsi e così è nato questo piatto che utilizza le interiora del pesce stocco, ritenute per tanto tempo e a torto la parte meno nobile. Con il recupero delle tradizioni le ventresche sono state rivalutate e oggi possiamo considerarle un piatto prelibato e pregiato.


Ingredienti

6 ventresche

300 gr di pomodori pelati

una cipolla di Tropea

peperoncino piccante

olio evo

sale q.b.

olive in salamoia

* Per il ripieno

mollica di pane raffermo q.b.

1 spicchio d’aglio

prezzemolo

50 gr di pecorino grattugiato

origano

sale q.b.

olio d’oliva


Preparazione
Pulite ben bene le ventresche, lavatele e asciugatele. Preparate il ripieno frullando il pane  con il prezzemolo, l’aglio, il sale e il pecorino; mescolate bene e poi aggiungete 3 cucchiai di olio e uno di acqua per ammorbidire il tutto. Stendete le ventresche mettetevi sopra il pane profumato e avvolgetele su se stesse fermandole con uno stecchino oppure legandole con dello spago. Prendete adesso un tegame, versate abbondante olio d’oliva e adagiatevi la cipolla tagliata a fette, le patate, i pelati,il sale e il peperoncino.


 Coprite e fate cuocere a fuoco basso per 15 minuti, se necessario aggiungete un bicchiere d’acqua. A metà  cottura quando le patate saranno quasi cotte unite i ventriceddi, le olive, una spolverata di origano e continuate la cottura per 10 minuti. Ricordatevi di non mescolare con il cucchiaio ma di agitare l’intero tegame perchè è una carne  delicatissima. Spegnete e lasciate riposare qualche minuto prima di servire. Servite con un filo d’olio a crudo e altro peperoncino.

E adesso vi porto a conoscere le altre cucine d’Italia

Friuli-Venezia Giulia: Sarde fritte ripiene
http://www.lagallinavintage.it/2022/06/sarde-fritte-ripiene.html
Toscana: Risotto nero con le seppie alla fiorentina https://acquacottaf.blogspot.com/2022/06/risotto-nero-con-le-seppie-alla.html


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