Vellutata di fave con pancetta e pecorino romano #ricettasoffice

L’Ausl di Piacenza ha deciso di sensibilizzare tutta la popolazione sulla disfagia, definita come difficoltà o impossibilità a masticare il cibo e deglutirlo. Questo un disturbo della nutrizione è molto più diffuso di quanto si possa credere, a tutte le età ma è impressionante pensare che colpisca il 45% delle persone oltre i 75 anni.
Quindi per aiutare malati e i loro familiari hanno pensato di sensibilizzare tutta la popolazione, organizzando un concorso in tutti possono partecipare inviando una ricetta inventata con foto del piatto, naturalmente deve essere adatta alle problematiche di deglutizione.
Il cibo è un piacere e non solo un’esigenza di sussistenza, anche i disfagici non devono rinunciare al gusto, ma apprezzare i piaceri della tavola e della convivialità.
Quindi mobilitiamoci tutti, creatività alle stelle e mani ai fornelli!
Creiamo una ricetta adatta e partecipiamo!

Personalmente ho pensato ad una vellutata, ottima in inverno ben calda, ma anche deliziosa quando si serve tiepida in estate.
Il gusto di questo piatto è deciso, ho utilizzato sia fave secche, più saporite, sia quelle fresche (che sono di stagione) per dare colore, ho abbinato poi i gusti classici: pancetta e pecorino.
Il pecorino viene presentato in forma grattugiata assieme alla robiola per essere meglio deglutito, questi formaggi vengono posizionati al centro del piatto sotto forma di quenelle e il contrasto caldo-freddo della vellutata con i formaggi è un’altra sensazione decisamente piacevole, almeno a mio parere.

Ecco la ricetta…

Ingredienti per 2 persone

75g di fave secche
500g di fave fresche con baccello
50g di pancetta
200ml di brodo vegetale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
100ml di latte
sale e pepe
50g di robiola
2 cucchiai grattugiati di pecorino romano

Ammollare le fave secche per un paio di ore, dopo averle lavate.
Togliere il baccello dalle fave fresche e scottarle per un paio di minuti in acqua bollente, scolare e passare sotto acqua fredda corrente. Sbucciare le fave.
Cuocere in acqua non salata le fave ammollate per 30-40 minuti, scolare.
Scaldare l’olio in una pendola a bordi bassi, aggiungere la pancetta e rosolare un paio di minuti (togliere un cucchiaio di cubetti di pancetta rosolata e tenere da parte per decorare il piatto).

Unire le fave cotte scolate e quelle sbucciate (tenere da parte qualche fava utile alla presentazione del piatto). Allungare con il brodo vegetale e cuocere a fioco medio per 15-10 minuti.
Togliere dal fuoco, aggiustare di sale e pepe, e frullare con un frullatore ad immersione fino a rendere il composto vellutato e omogeneo.
Aggiungere latte fino a renderlo della densità giusta, che poi è quella che si preferisce (io ho aggiunto circa 100ml, ma non è preciso, dipende da quanto era alto il fuoco durante la cottura dei legumi) e scaldare per qualche minuto.
Nel frattempo mescolare la robiola con il pecorino grattugiato.
Con un mestolo mettere la vellutata nelle fondine, decorare con mezze fave cotte e qualche cubetto di pancetta rosolata, finire il piatto con una o due quenelles di robiola al pecorino.
Macinare un poco di pepe sulla superficie.

Con questa ricetta partecipo al concorso di Ausl di Piacenza #ricettasoffice
Provaci anche tu! Ecco qui troverai il regolamento.

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