Ormai di corsi nei ho tenuti davvero tanti in questi ultimi anni in compagnia del mio blog e ognuno di questi è stato diverso dagli altri, ma tutti divertenti ed estremamente educativi, in primis per me. I corti per bambini, rispetto a quelli dedicati agli adulti, sono sempre i più simpatici ed intensi, come è facile immaginare.
Sabato mattina ero al Faraba di Casalmaiocco e qui, in particolar modo, i corsi prendono tutta un’altra dimensione rispetto agli altri classici corsi di cucina perché io mi offro come volontaria presso questa onlus dedita a tantissime attività sociali e molto utili, dedicate alla famiglia, ai ragazzi e ai bambini del territorio. Tutto è pensato in un’ottica famigliare, di aggregazione e piacevolmente informale. Il prezzo di partecipazione è volutamente calcolato al minimo, giusto per coprire il costo degli ingredienti. Il numero dei partecipanti è stato anche limitato ad un massimo di 10, proprio per riuscire a seguirli al meglio e per non creare soltanto un bel momento sociale, bensì per permettere ad ognuno di comprendere bene quello che si fa.
Sabato mattina mi sono dedicata alla pasticceria per bambini dagli 8 ai 10 anni, anche se alla fine abbiamo accolto qualche piccolo di 5 e 6 anni che ha animato la situazione.
Sono stati tutti molto bravi perchè hanno eseguito 4 preparazioni per la prima volta e senza sbagliare quasi nulla. Abbiamo aperto il corso con un classico impasto per torta da credenza, da eseguire a più mani per smorzare la timidezza di alcuni e per fare gruppo tra di noi. L’impasto è finito subito in forno così, ai primi richiami verso le 10.30 del tipo “Ho fame, io ho fame”… i dolci erano già pronti da sfornare!
Nel frattempo ci siamo dedicati alla preparazione dell’impasto per uno strudel dolce: farina, uova, acqua, olio, sale e manine all’opera. Mentre la pasta dello strudel riposava al coperto, sotto tante ciotoline colorate, abbiamo preparato una crema alla vaniglia per farcire le torte appena sfornate. Abbiamo montato la panna con le fruste e creato una crema con yogurt greco e zucchero, senza fare una vera crema pasticcera, che avrebbe necessitato più tempo, più grassi e proteine e più difficoltà nella preparazione dovuta all’utilizzo dei fornelli, che ho piacevolmente evitato per una questione di sicurezza, dato che i bambini erano davvero entusiasti ed eccitatissimi.
Trascorso il tempo di riposo del panetto, abbiamo preso i nostri matterelli di legno e abbiamo steso la sfoglia. Devo ammettere che ho visto delle sfoglie perfette e stese con abilità.
Poi è finalmente arrivato il momento di farcire gli strudel. Scrivo finalmente perchè non potete immaginare quante volte ho “salvato” quelle tavolette di cioccolato che servivano per la farcia, da tutte quelle manine…
Anche in questo caso, a parte qualche piccolo scherzo tra di loro nell’arricciarsi la sfoglia, che abbiamo però prontamente risolto, ho visto confezionare degli strudel di tutto rispetto. Per essere la prima volta, non c’è che dire!
Non abbiamo fatto in tempo a preparare anche la focaccia dolce! Beh, era più che altro una mia utopia da inguaribile sognatrice e stacanovista perchè in realtà, in due ore di tempo, ne abbiamo fatte davvero tante.
Saluto questi infaticabili bambini, grandissimi lavoratori, con una breve dispensa delle ricette eseguite. Per tutte le altre che vorranno eseguire, il Broccolo col cappello da cuoco vi aspetta su queste pagine con quasi 900.
Un grazie speciale va a Giulia e a Giorgia, piccole adulte che erano presenti per aiutare tutti, con una serietà da ammirare.