Oggi è una di quelle classiche giornate in cui non mi faccio troppe domande sul perché e sul percome mi sia presa una voglia pazza di impastare, perciò ho seguito l’istinto – diciamo così – e ho preso quanto restava della farina per farne una treccia di pan brioche. Già, ma non un pan brioche normalone: un pan brioche al semolino. Perché? Perché il “genio” [ovvero, la bischera] qui presente – anzi, scrivente – presa da un raptus, ha cominciato a miscelare polveri, scaldare liquidi ed impastare come un’invasata senza rendersi conto che la farina non era sufficiente. Insomma, io, proprio io, scrivente, ho fatto i conti senza l’oste, come si dice… Presa dal panico, con le dita delle mani inficcate maldestramente nell’impasto decisamente troppo molliccio, ho aperto la dispensa – con relativo inzozzamento del mobile di cucina – ed ho tirato fuori un sacchettino di semolino che se non fosse stato per questa emergenza sarebbe rimasto sepolto tra le varie confezioni di legumi almeno fino ad ottobre prossimo. Insomma, dicevo, ho preso il semolino che ho aggiunto all’impasto molliccioso e… ho risolto! Ho fatto una palletta di impasto che ho lavorato a mano come una furia per 20 minuti – i bicipiti con i manubri da 8 kg in confronto un son nulla! – ed ho lasciato che lievitasse per 4 ore [ho usato la farina manitoba, mica son così grulla!]. Trascorse le ore di lievitazione, l’impasto era triplicato. Fantastico! Già pregustavo la soddisfazione al momento di sfornare.. Ho diviso l’impasto in 3 filoncini, ne ho fatto una treccia stretta, stretta, strettissima – che al confronto, i capelli di Barbie Raperonzolo un son nulla! – ed ho spennellato con latte tiepido e burro morbido. Ho decorato con gli zuccherini e…. ed effettivamente la treccia è uscita dal forno in tutto il suo splendore: alta, morbida, deliziosa. Domani a colazione ne taglierò una fetta su cui spatatascerò un paio di cucchiai della mia marmellata ai frutti di bosco… TOP!
Ingredienti per uno stampo da plumcake.
150 ml. di Latte intero tiepido, 150 grammi di Zucchero bianco, 390 grammi di Farina manitoba, un pizzico di Sale fino ed un pizzico di Zucchero bianco (per la lievitazione), 2 Uova intere sbattute, 70 grammi di Semolino, 7 grammi di Lievito di birra disidratato, 2 noci di Burro e Semolino per lo stampo, Zuccherini di decorazione.
Procedimento.
Per prima cosa ho miscelato il lievito disidratato nella farina, aggiungendo un pizzico di zucchero bianco. Ho amalgamato queste polveri, poi ho aggiunto il latte tiepido che ho fatto scaldare dolcemente assieme ai 150 grammi di zucchero e ad un pizzico di sale fino. A parte ho sbattuto le uova intere che ho aggiunto al composto di farina, lievito, zucchero e latte. Ho lavorato la pasta a mano, che mi è risultata subito molto umida perciò ho aggiunto circa 70 grammi di semolino ed ho amalgamato. Ho trasferito sul piano di lavoro, ho impastato a mano energicamente per 20 minuti. Ho poi riposto la pasta nella pirofila. Ho inciso la pasta a croce, ho coperto con un panno di cotone umido e ben strizzato ed ho posto in forno tiepido (preriscaldato a 50 gradi) a lievitare per 4 ore. Trascorso il tempo, ho ripreso la pasta dal forno: si è triplicata. A quel punto, senza impastare, ho diviso la pasta in 3 filoncini che ho intrecciato. Ho messo la treccia di pasta in uno stampo da plumcake imburrato e spolverato con semolino. Ho bagnato la superficie del pan brioche con latte tiepido e burro morbido, ho decorato con zuccherini e ho rimesso in forno per la seconda lievitazione (30 minuti). Successivamente ho acceso a 180 gradi, in modalità ventilata ed ho cotto per circa 15 minuti, poi ho abbassato a 150 per circa 25 minuti.