L’ispirazione per questa variante lievitata della classica Schiacciata Toscana, riemerge dalla mia straripante collezione di riviste di cucina.
Nonostante diverso tempo fa mi fossi ripromessa di sfoltire quelle due o tre tonnellate di carta stampata, continuo regolarmente a perdermi nei miei scavi archeologici casalinghi. Come resistere all’irrefrenabile impulso di ritrovare spunti dimenticati ed improvvisamente tornati alla memoria? In questo caso, il ritrovamento è avvenuto giusto mentre stavo spiluccando i dorati acini di un grappolo d’uva.
Nonostante diverso tempo fa mi fossi ripromessa di sfoltire quelle due o tre tonnellate di carta stampata, continuo regolarmente a perdermi nei miei scavi archeologici casalinghi. Come resistere all’irrefrenabile impulso di ritrovare spunti dimenticati ed improvvisamente tornati alla memoria? In questo caso, il ritrovamento è avvenuto giusto mentre stavo spiluccando i dorati acini di un grappolo d’uva.
Rispetto alla ricetta originale di questo soffice lievitato, ho effettuato qualche modifica: ho utilizzato farine macinate a pietra, zucchero grezzo di canna, uva bianca in sostituzione di quella nera, Passito di Pantelleria al posto del Marsala e fichi secchi anziché uvetta.
E’ giusto l’ora della merenda. Vado a gustarmi una delle ultime fette.
E a sistemare dignitosamente il cumulo di riviste da ieri ammassate in un angolo della Stanza degli Orrori.
E a sistemare dignitosamente il cumulo di riviste da ieri ammassate in un angolo della Stanza degli Orrori.
A presto!
Maria Grazia
Uva preziosa
La buccia dell’uva è ricca di flavonoidi, insieme di composti dalla rilevante azione antiossidante.
Tra questi il resveratrolo è forse quello più degno di nota, in quanto capace di contrastare patologie degenerative come morbo di Alzheimer e arteriosclerosi.
Potente antiossidante, il resveratrolo ostacola l’alterazione del colesterolo LDL ed è interessante la sua azione antinfiammatoria.
L’uva è utile anche in caso di stitichezza, disturbi digestivi, diabete ed obesità.
Torta Rustica all’Uva Bianca
Ingredienti
280 g di farina 1 macinata a pietra
120 g di farina speciale per dolci macinata a pietra
3 g di lievito di birra disidratato
200 ml di latte magro tiepido
100 g di zucchero grezzo di canna + 1 cucchiaio
1 grappolo d’uva di media grandezza
50 g di fichi secchi
mezzo bicchiere di Passito di Pantelleria
Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido. Unire un cucchiaio di zucchero di canna e miscelare.
Mescolare le farine e setacciarle direttamente nella ciotola della planetaria. Versare il composto di lievito, unire lo zucchero rimasto ed impastare a velocità medio bassa fino ad ottenere un composto soffice ed omogeneo. Trasferirlo in una ciotola leggermente unta con olio extravergine di oliva e fare un taglio a croce sulla sommità dell’impasto.
Coprire con un foglio di pellicola e lasciar riposare per circa un’ora e mezza in un luogo tiepido.
Nel frattempo tagliare i fichi secchi a dadini e farli rinvenire nel Passito.
Trascorso il tempo di riposo, lavorare brevemente l’impasto, dividerlo in due parti, di cui una più grande dell’altra.
Ungere una teglia tonda del diametro di circa 20/22 cm e stendervi la parte di pasta più grande. Distribuire su di essa i cubetti di fichi secchi ben scolati dal Passito (che andrà riutilizzato più avanti) e pressarvi leggermente parte dei chicchi d’uva.
Stendere la pasta rimasta, appoggiarla sull’altra e chiudere formando un cordoncino lungo il diametro della torta. Distribuire in maniera uniforme e premere leggermente i chicchi d’uva rimasti sulla superficie, spennellare con il Passito tenuto da parte e lasciar riposare per circa 20 minuti.
Irrorare la torta con un filo d’olio, distribuire un cucchiaio di zucchero di canna e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti.