Avete presente quando siete innamorate di un profumo tanto da desiderare di mangiarlo? E’ quello che mi succede quando passo accanto alla mia bordura di violette e rimango inebriata dal soave profumo che emanano. Ma non voglio lasciarlo solo questo profumo: impazzisco altrettanto per tutti gli agrumi, adoro la forte essenza che rimane sulle mani quando si sbuccia un’arancia o un mandarino. Ebbene, oggi voglio racchiudere in un dolce tutte queste sensazioni olfattive e naturalmente gustative. Naked Cake o “torta nuda”, un dolce cioè non rifinito all’esterno, non ricoperto insomma da glasse varie o coperture. Ho voluto preparare una crema dal forte gusto agrumato e un pandispagna altrettanto aromatico: ho già provato questa mia tortina utilizzando una volta, fette di una veneziana all’arancia che avevo preparato nel periodo natalizio e una volta un pandispagna aromatizzato con buccia d’arancia grattugiata (non starò qui ad illustrarvi il procedimento, fate voi).
Per la crema: una grossa arancia rossa; 10 ml di liquore all’arancia, polvere d’arancia, 500 ml di latte intero, vaniglia, 60 g di amido, 100 g di zucchero, due tuorli, la buccia di un limone.
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete i semini di vaniglia e il liquore, il succo dell’arancia, un cucchiaino di polvere d’arancia (per la ricetta vedi qui). Fate stemperare l’amido e gradualmente aggiungete il latte che avrete fatto bollire con le bucce dell’arancia e del limone.
Fate addensare sul fuoco dolce, fino a quando sarà pronta.
Mettetela in una ciotola e coprite con pellicola a contatto in modo che non indurisca la superficie. Fate raffreddare.
Intanto coppate il pandispagna nella forma che desiderate. Tagliatene due strati.
Bagnate leggermente con una bagna di acqua, zucchero e lo stesso liquore all’arancia che avete usato per la crema (non esagerate altrimenti il dolce vi franerà).
Mettete la crema in un sac à poche e alternatela al pandispagna. Completate la superficie con striscioline di arancia candita (io le preparo con le mie arance seguendo questo procedimento).
E per finire posiziono sul dolce le mie violette appena raccolte: questa torta si mangia con tutti i sensi!