Torta Mantovana di Pellegrino Artusi, un dolce legato non al territorio ma a vicende storiche, viene infatti dalla città di Prato con origini molto antiche che legano storia a leggende. Si dice che fu lasciata alla corte dei Medici da Isabella d’ Este marchesa di Mantova. Sia Mantova che Prato furono dominate dai Longobardi e potrebbe essere il secondo motivo ma un terzo è quello che due suore partite da Mantova in pellegrinaggio verso Roma per il Giubileo furono ospitate a Prato e come ringraziamento donarono la ricetta. Tornando ai giorni nostri, abito a pochi km. da Ferrara, non molto lontana da Mantova e da Prato, in zona è molto in uso farla questa sarà anche per il fatto che è molto pratica e molto buona. La ricetta è quella di Pellegrino Artusi dal libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.
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Difficoltà:
Molto Bassa -
Preparazione:
10 minuti -
Cottura:
30 minuti -
Porzioni:
8 -
Costo:
Molto Basso
Ingredienti
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170 g Farina
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170 g Zucchero
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150 g Burro
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4 Tuorli
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1 Uovo intero
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1/2 Bustina di lievito (facoltativa)
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1 Scorza di limone (non trattato)
Per la copertura
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50 g Lamelle di mandorle
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g Zucchero a velo
Preparazione
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Lasciare il burro fuori dal frigorifero almeno per un’ora. Metterlo in una ciotola mescolando con una spatola oppure nella planetaria in questo caso montare il gancio kappa, aggiungere lo zucchero e lavorare un minuto circa.
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Aggiungere i tuorli sempre lavorando e uno alla volta, per ultimo l’uovo intero.
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Setacciare la farina e il lievito insieme, aggiungere quindi le polveri all’impasto poco per volta mescolando delicatamente fino ad avere un composto omogeneo.
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Spennellare una tortiera di circa 24 cm.di dm.con lo staccante rovesciarci l’impasto e livellarlo con il dorso di un cucchiaio, cospargere poi la torta con le lamelle di mandorle.
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Trasferire la tortiera nel forno precedentemente preriscaldato a 170° per 30 minuti. Dopo averla lasciata raffreddare cospargerla con abbondante zucchero a velo prima di servirla.
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La torta Mantovana di Pellegrino Artusi è molto buona oltre che semplice e sbrigativa e farà la sua bella figura anche dopo un pranzo importante magari con del cioccolato o crema, a merenda può essere accompagnata con bevande calde tipo tè oppure cioccolata, ottima anche per colazione.
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Preciso: Nella ricetta originale Pellegrino Artusi faceva sciogliere il burro e non metteva lievito, insieme alle mandorle però aggiungeva i pinoli, io l’ho un pochino adattata ai giorni nostri.
Note
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