Torta di carote e mandorle … e i carrelli angoscianti!

Tutto ciò che viene dalla mia cucina
 è cresciuto nel cuore
(Paul Eluard)

Sembra come se il mondo si fosse diviso in due, da una parte le persone che amano il cibo, ne ricercano la qualità, la genuinità, seguendo la stagionalità dei prodotti da portare in tavola, che si rivolgono sempre più spesso al mercato del bio, delle piccole aziende, della filiera corta. Uomini e donne che provano piacere, a spendere un’oretta del proprio tempo libero per sfornare un dolce fatto in casa per i propri cari, o dividere con gli amici un buon piatto di pasta, magari semplice, ma dove la qualità degli ingredienti fa la differenza alla prima forchettata. Dall’altra parte invece,  c’è un mondo che compra precotto… quei carrelli del supermercato  pieni di vaschette e buste monodose, che ti fanno tristezza solo a guardarli !  Lasagne, cannelloni, contorni di verdura, gnocchi, purè, primi piatti, secondi, sughi, creme di verdura, sautè di cozze, spaghetti con le vongole (li ho visti!), minestroni, pasta per la pizza, dolci… tanti dolci …  ho addirittura visto panini imbottiti! Il precotto, il pronto, il confezionato, il cibo tolto dal freezer, passato al microonde, estratto dalla vaschetta e messo a tavola. Non sono una santa, capita anche a me di acquistare la sfoglia nel rotolo per fare una quiche, o il granulato per un brodo veloce, ma a tutto c’è un limite!  Non credo assolutamente che la risposta a certi comportamenti insani sia la mancanza di tempo. Per un semplice piatto di pasta, una scaloppina, un’insalata ci vogliono pochi minuti e anche poche competenze. I piatti pronti ridurranno il  tempo di preparazione, la “fatica”, ma sicuramente anche il valore nutrizionale, energetico e soprattutto l’apporto di genuinità per il nostro organismo. I cibi precotti, in quanto tali, contengono un alto tasso di conservanti,  additivi e di grassi economici (margarine, grassi idrogenati, grassi vegetali generici). Per non parlare delle norme igieniche,  non possiamo conoscere esattamente le modalità attraverso cui sono stati preparati e confezionati.  Il problema principale legato a questi cibi, è  proprio quello di ignorare effettivamente il valore e gli standard nutrizionali di quello che si ingerisce.  E non ho scelto a caso questo verbo da utilizzare, perché è così che mi ricollego alla dicotomia di cui parlavo all’inizio: da una parte c’è chi ingerisce e dall’altra chi gusta. Da un lato blog, libri, chef,  ore di ricette in televisione e  dall’altro lato il cibo spazzatura, il cibo dichiarato senza conservanti e coloranti, ma che vive mesi e anni fuori dal frigorifero, croissant con creme pasticcere o confetture a temperatura ambiente che durano mesi inalterati. E tutte quelle scritte “senza” laddove l’unico vero senza di quelle bellissime confezioni, è il non sapere la provenienza degli ingredienti, perché magari sarà vero che non c’è il tanto famigerato olio di palma, ma magari la farina viene dalla Russia!  Mi dispiace, ma non capisco il perché di certe scelte, forse mancanza di cultura alimentare … oppure … non lo so, ma trovo sconvolgente quanto tante persone non si rendano conto di quanto non vogliano realmente bene  a se stessi, ingerendo certa roba.. Spesso c’è poco tempo, a volte si è inesperti, ma ribadisco per cucinare in modo semplice, gustoso e salutare serve poco tempo e nessuna fatica, e a volte è semplicissimo anche fare un dolce, basta scegliere la ricetta giusta, oggi per esempio vi lascio una torta, semplice gustosa e salutare. 

Ingredienti 
per uno stampo da 18 cm

150 gr di zucchero di canna
200 gr di carote
150 gr di farina bio di grano tenero 00
50gr di farina di mandorle
1 bustina di lievito per dolci
70 ml di olio extravergine di oliva
2 uova bio

Procedimento
Lavate  e pulite  le carote, poi tagliatele a tocchetti  e frullatele. Con l’aiuto di una frusta elettrica montate le uova con lo zucchero fino a che non avranno raddoppiato di volume,  poi aggiungete l’olio e  di seguito  poco per volta e sempre mescolando, le  farine ed il lievito. Quando il composto sarà omogeneo unite le carote mescolando delicatamente con una spatola. Versate il composto nello stampo precedentemente foderato di carta forno, cuocete  in forno statico a 180° per 30/35 minuti. Sfornate e fate raffreddare su una gratella per dolci. Conservate sotto la classica campana di vetro per tre/quattro giorni. 
Buon appetito!         


Buona vita
e alla prossima ricetta!


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