Qual è il clichè di ogni storia d’amore e di ogni commedia romantica che si rispetti?
Lei figa ma sfigata, lui figo e ricco.
Si incontrano, si frequentano per un pò.
Qualcosa fa breccia nel cuore di lei (non i soldi, pare).
Qualcosa si scioglie nel cuore di lui (insieme a qualcos’altro, un pò più a sud).
Diresti che non hanno niente in comune, che non c’è storia, non c’è futuro.
E invece pare ci sia un precedente, forse l’unico nella storia dell’umanità.
Si, quella granculo di Cenerentola.
Quella che alla fine vince tutto: i soldi, l’amore. Il riscatto da una vita del cavolo.
Se la storia vi suona familiare è perchè sto parlando di Pretty Woman.
No, dico… Richard Gere. E Julia Roberts.
Una prostituta lei, un anaffettivo e solitario uomo d’affari lui.
Nell’arco di una settimana imparano a conoscersi, crescono e trovano il loro happy ending.
E poco importa se due ore scarse (la durata del film) sembrano cancellare anni e anni di lotte femministe.
Il successo al botteghino dell’intramontabile Pretty Woman (ma anche di molti altri film a seguire, dello stesso genere) dimostra il bisogno di noi donne di sognare e di credere nell’amore.
Che si, va bene l’indipendenza.
E che no, non ci serve un uomo per sentirci realizzate. Che tanto, anche quando non c’è, o c’è ma è come se non ci fosse, ci arrangiamo lo stesso e tiriamo avanti a testa alta.
Ma vuoi mettere la botta di c... fortuna di incontrare uno come Richard, almeno una volta nella vita?
La soddisfazione che, per una volta, sia LUI ad arrivare in ritardo ad un appuntamento, ma te lo fa scordare perchè sa dire la cosa giusta al momento giusto?
«Sei in ritardo».
«Sei bellissima».
«Non sei in ritardo».
E ti rifà completamente il guardaroba (parliamone un attimo!).
«Mi scusi signore, esattamente per sfacciata somma di denaro, intendeva… disinvolta o… diciamo spudorata?»
«Spudorata, diciamo!»
«Quanto mi piace quest’uomo!»
E poi c’è la fata madrina, come in ogni favola che si rispetti. Nel nostro caso è Barney, il direttore d’albergo.
Un vestito per ogni occasione? Celo.
Lezioni di buone maniere a tavola? Celo.
Una spalla su cui piangere? Celo.
Spifferargli il tuo indirizzo, in modo che LUI possa raggiungerti, rose alla mano? Non ha prezzo!
Il lieto fine è irrinunciabile.
Che tanto domattina ci si alza e si tira avanti col solito tran tran quotidiano.
Ma, diamine, solo per qualche ora… vogliamo la favola!
Ora, direte, che c’entra tutta sta pippa su Pretty Woman?
C’entra, c’entra.
Perchè la mia coscina di pollo preferita, ha vinto la sfida di Ottobre di MTC. E siccome è un’appassionata di film, ha trovato il modo di infilarceli nella gara di questo mese