Il primo che vi suggerisco oggi può rappresentare un piatto unico goloso e saporito.
Si tratta di tagliatelle cotte al dente, condite con burro e salvia, farcite con verza, pancetta e Asiago e gratinate al forno.
La ricetta è semplice e, naturalmente, potrete sostituire l’Asiago con il vostro formaggio preferito, così come la pancetta con dello speck a fiammifero, se lo preferite.
Insomma: con poca fatica e altrettanta spesa, porterete in tavola un primo succulento che, sono certa, sarà molto gradito dai vostri commensali!
Andiamo allora in cucina a prepararlo insieme!
Ingredienti per 4/6 persone:
-500 gr di tagliatelle
-400 gr di verza
-1 cipolla bianca
-50 gr di pancetta affumicata
-150 gr di Asiago
-70 gr di parmigiano grattugiato
-4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
-70 gr di burro
-6 foglie di salvia
-1 spicchio d’aglio
-poco brodo vegetale
-sale
-pepe nero
Cottura: 15 minuti per ripassare la verza + il tempo necessario per la cottura della pasta e 10 minuti in forno preriscaldato a 180° per la preparazione.
Difficoltà: bassa
Costo: basso
Preparazione: lavare e tagliare a striscioline la verza; versare l’olio in una padella e rosolarvi la pancetta.
Prelevare dunque la pancetta e metterla da parte.
Inserire nella stessa padella e utilizzando lo stesso olio, la cipolla tritata finemente e, dopo qualche minuto la verza, salare, pepare e cuocere per 15 minuti, aggiungendo poco brodo vegetale, se necessario.
Tagliare l’Asiago a cubetti.
Lessare le tagliatelle al dente in abbondante acqua salata e, nel frattempo sciogliere il burro in un pentolino , con le foglie di salvia e lo spicchio d’aglio schiacciato con il palmo della mano.
Scolare la pasta e condirla con metà del burro sciolto e una manciata di parmigiano.
Imburrare una teglia di adeguate dimensioni, distribuire uno strato di tagliatelle, poi di verze, di pancetta e di cubetti di Asiago.
Formare in questo modo 3 strati e terminare con il parmigiano e il burro rimanenti.
Infornare dunque in forno preriscaldato a 180° per una decina di minuti.
Et voilà, il nostro primo è servito.
Un abbraccio, la Chicchina.