Tacchino ripieno! Solamente il nome mi fa venire l’acquolina in bocca! Fin da quando ero piccola e abitavo negli Stati Uniti, a fine novembre, il quarto giovedì del mese per la precisione, festeggiavamo in famiglia la Festa del Ringraziamento cioè la festa di Thanksgiving Day. Negli States è una ricorrenza molto sentita e fa memoria di quando i Padri Pellegrini arrivarono nel nuovo mondo. Il tacchino ripieno è il piatto tipico che viene mangiato in questa festa.
Ricordo che mia mamma si alzava all’alba per cuocere il tacchino, che non pesava mai meno di 5 o 6 chili, ma poteva arrivare anche a 10 secondo il numero degli ospiti.
Poi ovviamente a tavola era una festa. Si mangiava prima il petto, la parte più nobile, accompagnata dal ripieno e dall’immancabile marmellata di mirtilli rossi (cranberry sauce) e da panini caldi appena sfornati.
I giorni seguenti poi gli avanzi del tacchino venivano proposti in molti modi, perché, ovviamente un volatile così grande sarebbe bastato per un reggimento!
Poi con il tempo mia mamma ha smesso di cuocere il tacchino per il Ringraziamento, perché venendo ad abitare in Italia quel giorno era un giorno feriale come tanti altri, e quindi ha iniziato a prepararlo per Natale. Io non ho potuto fare altro che continuare questa tradizione e perciò il tacchino arrosto è ormai entrato di diritto nel nostro pranzo di Natale. Ma ogni tanto, mi piace prepararlo ancora per la festa di Thanksgiving a fine novembre.
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Difficoltà:
Media -
Preparazione:
90 minuti -
Cottura:
5-6 ore -
Porzioni:
12 persone -
Costo:
Medio
Ingredienti
Per accompagnare
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Marmellata di mirtilli rossi (Cranberry sauce)
Per cuocere il tacchino
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Tacchino di circa 5 kg 1
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Burro 200 g
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Sale q.b.
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Pepe q.b.
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Salvia
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Rosmarino
Per il ripieno
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Salsiccia 500 g
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Castagne cotte e spellate 300 g
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Mollica di pane raffermo 400 g
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Latte intero (circa) 500 g
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Sale q.b.
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Pepe q.b.
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Salvia
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Rosmarino
Preparazione
La sera prima
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Prima di tutto pulire bene il tacchino e asciugarlo.
Mettere a bagno il pane tagliato a piccoli pezzi nel latte tiepido. Preparare il ripieno mescolando con le mani la salsiccia spellata e spezzettata grossolanamente, le castagne spezzate, il pane ammollato e strizzato, poco sale, una spolverata di pepe qualche foglia di salvia e pochi aghi di rosmarino tritati finemente. Coprire e lasciare riposare in frigo fino al giorno dopo.
Il giorno seguente
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Con la farcia preparata la sera prima riempire entrambe le aperture del volatile, sia quella anteriore che quella posteriore spingendo bene il ripieno all’interno ma senza esagerare.
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Cucire bene i lembi di pelle delle aperture con ago e filo bianco.
La cottura
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Per la cottura scegliere una pirofila da forno capiente e con il bordo abbastanza alto ( il mio tacchino quest’anno era molto grande, pesava 6,5 kg, non avevo una pirofila adatta e quindi ho dovuto usare una leccarda con i bordi bassi), dove il tacchino può stare comodamente. Porre il tacchino con il petto rivolto verso l’alto, cospargerlo tutto con il burro massaggiando bene insieme a sale, pepe e un trito abbondante di salvia e rosmarino.
Porre al centro del forno con cottura ventilata a 160°. Il tacchino ripieno necessita di circa 1 ora di cottura per ogni chilo di peso. Durante la cottura il tacchino non va mai girato ma solo spennellato ogni 15-20 minuti con il suo fondo di cottura.
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Se durante la cottura le ali e le cosce dovessero scurirsi eccessivamente, coprirle con della carta stagnola.
Il tacchino è cotto quando la pelle è ben abbrustolita e croccante e quando la coscia, se mossa dolcemente, risulta morbida e non presenta alcun tipo di resistenza. Un termometro da cucina, posto nel punto più profondo del ripieno, dovrebbe misurare circa 70°.
Togliere dal forno e lasciare riposare 20-30 minuti prima di servire.
L’accompagnamento tradizionale per il tacchino arrosto è il purè di patate dolci. Si accompagna anche alla marmellata di mirtilli rossi (cranberry sauce).