Spaghetti sulle tracce del Tonno del Chianti

In questi giorni di lock down, ho fatto il Tonno del Chianti, ma questa non è una novità, dato che lo faccio davvero spesso. Poi però il Tonno finisce e resta il barattolo con un po’ di residui di carne, aglio, olio d’oliva, grani di pepe ed erbe aromatiche e anche questa non è una novità.
Prima di Pasqua, l’MTC, si rifà vivo con una sfida: cucinare un piatto di pasta che hai in dispensa con prodotti che di solito scarti. Naturalmente mi sono venuti in mente tutti gli scarti di verdura, le foglie del cipollotto e delle carote, ma niente mi ha convinto fino in fondo. Soprattutto perché cercavo anche un piatto che mi rappresentasse, che in qualche modo esprimesse la mia cucina e il mio territorio.
La Pasqua è passata e si è resa urgente una pulizia del frigo approfondita. Svuotandolo ho trovato “il corpo del reato”, un barattolo di Tonno del Chianti vuoto. Nel vasetto i rimasugli di carne, le erbe aromatiche, l’aglio e i grani di pepe. Mentre pensavo che dovevo urlare contro ai maschi di famiglia, che rimettono in frigo un barattolo praticamente vuoto, ho avuto l’illuminazione. Ma se facessi la pasta con questo scarto? E così mi sono attivata.
Dall’avanzo di un barattolino da 200 ml, è venuta fuori una quantità di sugo per 1 porzione molto abbondante.
Il Tonno del Chianti, per chi non lo conoscesse è lombo di maiale, tenuto sotto sale, poi sciacquato e cotto per 5 ore nel vino bianco, aromatizzato con alloro, ginepro e chiodi di garofano, dopo di che si mette sott’olio e si conserva a lungo. L’aspetto estetico somiglia davvero al tonno, ma il sapore è quello del maiale che mantiene i sentori delle spezie, ma anche dell’olio d’oliva toscano classico (blend di moraiolo, frantoio e leccino), insomma un sapore fantastico che racconta il Chianti nelle sue sfumature.
Nel piatto, il sapore del Tonno spicca, ma restano presenti i profumi delle erbe aromatiche chiantigiane e delle spezie. Il sugo è avvolgente sullo spaghetto, morbido e saporito. Mancava una nota croccante che ho reso con le foglie dell’aglio fresco fatte a fili sottilissimi e fritte per pochi secondi. L’aggiunta è essenziale, perché la foglia, mantiene un delicatissimo sapore di aglio che sgrassa, spinge il sapore e dona croccantezza, rendendo l’insieme gradevolissimo al palato.
Sono molto soddisfatta di questo piatto, perché davvero credo che mi rappresenti, è buonissimo e mi consentirà di continuare a raccontare ancora una volta, questa terra che amo e che oggi vedere deserta mi spezza il cuore.

Ingredienti rimasti dopo aver mangiato il Tonno del Chianti (barattolo da 200 ml di capacità) per una porzione

  • Olio extra vergine di oliva
  • Rimasugli di Tonno del Chianti
  • 2 spicchi d’aglio
  • 2 foglie di alloro
  • 1 rametto di rosmarino
  • Grani di pepe nero
  • 100 g di spaghetti
  • Foglie verdi di 1 aglio fresco
  • Olio per friggere


Procedimento
Mettere a bollire una pentola d’acqua per la pasta, salare e al bollore cuocere gli spaghetti, fino a metà cottura.
In una padella che possa contenere la pasta, rosolare delicatamente a fiamma bassa, alcuni cucchiai dell’olio del Tonno, l’alloro, il rosmarino, l’aglio e i grani di pepe. 
Nel bicchiere del frullatore ad immersione, frullare i rimasugli di Tonno con il resto dell’olio d’oliva e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta fino a formare una morbida crema.
Scolare gli spaghetti a metà cottura e mantecarli in padella con l’olio profumato con le erbe
Con questo post partecipo a questa bellissima iniziativa targata:

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