Spaghetti con fave fresche e pecorino

Spaghetti fave e pecorino

Aurelio (Armando Brancia): “Mio nonno fava i mattoni, mio padre fava i mattoni, fazzo i mattoni anche me… ma la casa mia dov’è?” dal film Amarcord, 1973

     Per tutta la mia vita non mi sono mai piaciute le fave. Vedevo gente intorno a me che continuava a mangiarsele come se non ci fosse un domani, e io niente. Non le ho mai amate ne crude ne cotte, unica eccezione la purea di fave secche che adoro. Ma non so questa volta cosa è successo, ma le ho adorate. Non mi piace ancora mangiarmele crude così, una dietro l’altra, è un legume che proprio non mi dice niente, ma le ho mangiate fatte in zuppa, peccato che non avevo fatto le foto, e così con gli spaghetti, e mi hanno veramente fulminato sulla via di Damasco.
     L’ho fatta però leggermente diversa dalla solita e classica pasta fave e pecorino. Me ne sono accorta dopo averla fatta, perché ho semplicemente improvvisato. Ovviamente non amando le fave non mi sono mai interessata alla ricetta prima d’ora. Ho visto che di regola aggiungono il guanciale o la pancetta, e usano il buonissimo pecorino romano. Io non ho potuto fare una base di pasta e cacio perché ho usato un pecorino sardo semistagionato (che mi era stato appena portato dalla Sardegna) che era un delirio da com’era buono, ma essendo semi fresco non andava bene per fare la classica cacio e pepe. Ma posso assicurare che grattugiato sulla pasta ha un suo perché!
     Quindi cosa ho fatto? Praticamente una semplicissima pasta, condita con fave crude e burro fuso, e una grattata generosa di pecorino fresco. Semplice, veloce, e assolutamente strepitosa!

INGREDIENTI:

per due persone
  • 160 g di spaghetti
  • 300 g di fave fresche
  • 50 g di burro
  • pecorino semistagionato
  • sale qb
abbinamento vino
  • Pecorino Terre di Chieti IGT
  • Valpolcevera Coronata
  • Frascati superiore Luna Mater
  • Pinot d’Alsace Domaine Zind Humbrecht

PROCEDIMENTO:

1° step: pulire le fave

     Il piatto si fa velocissimo, ma pulire le fave è un delirio, ma va fatto, perché il gusto ripaga della fatica. Non dobbiamo solo sbaccellarle, ma dobbiamo anche togliere una per una la pellicina esterna più coriacea. Eh sì! Per fare 2 chili di fave ci ho messo più o meno un’ora. Ma mi sono messa comodamente seduta in cucina, televisione accesa, e devo dire che è passata abbastanza velocemente, anche se c’è stato un attimo che sembravano non finire mai! Una volta sbaccellate le ho messe in una ciotola con dell’acqua fredda, e una per una, con un coltellino affilato, ho inciso i semi superficialmente e ho asportato la cuticola coriacea esterna. C’è chi li fa bollire qualche minuto, dovrebbe servire a sgusciarli più velocemente, ma io ho preferito farle da crude per non cuocerle, perché volevo metterle sulla pasta così. Assaggiare il seme sgusciato e uno non sgusciato fa veramente una differenza abissale! 
     Una volta pronti, ho usato i 3/4 per una zuppa calda, e con questo freddo che è tornato mi ha fatto davvero piacere, e ne ho lasciata da parte una manciata da usare con gli spaghetti.

2° e ultimo step: prepariamo la pasta

     Qui invece andiamo veloci e spediti! Non avendo mai fatto questo piatto, mi sono lasciata guidare dall’estro. Ho messo una pentola d’acqua sul fuoco, appena arrivata a bollore ho salato, poco mi raccomando perché c’è anche il pecorino che è bello saporito, e ho messo gli spaghetti. Avevo degli spaghettoni grossi, cuocevano in circa 11 minuti. 2 o3 minuti prima che termini la cottura, ho messo una padella larga con un poco di burro spezzettato. Il tempo che il burro cominci a sfrigolare la pasta è cotta. Ho messo la mia manciata di fave nel burro, una veloce mescolata, ho messo subito la pasta e ho insaporito il tutto girando bene per far amalgamare i sapori.

02-spaghetti fave e pecorino

     Piccolo trucchetto: salare molto poco l’acqua della pasta. In parte perché c’è il pecorino a rendere sapido il tutto, ma soprattutto perché nelle fave e burro io avevo aggiunto un pizzico di sale. D’altra parte è il condimento principale, quello che veicolerà il gusto, quindi è più giusto salare un condimento. Faccio così anche nella classica aglio e olio: salo meno l’acqua dove bollirà la pasta, e aggiungo un pizzichino di sale nella padella dell’aglio e olio. Provare per credere!

01-Scottiamo le fave

     Devo dire che hanno mantenuto un bellissimo colore verde, ma soprattutto erano dolci e saporite. Non avevano un granché di profumo, ma è stato davvero un piatto moltissimo gustosissimo! (Sì lo so non si potrebbe dire!!!)

     Impiattiamo e condiamo con una generosa grattugiata di pecorino. Con gli alimenti caldi si fonderà subito! Se questo piatto è piaciuto a me che non ho mai, e dico mai voluto mangiare le fave, o sto cambiando io o era davvero buono!

03-spaghetti fave e pecorino

04-spaghetti fave e pecorino

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