La mia mania del controllo si manifesta in tutto il suo splendore nell’organizzare viaggi, tour e itinerari.
La colpa, sappiatelo è dell’ansia, non dell’efficenza.
Ma viaggiare senza meta, girovagando non mi appartiene, già solo a scriverlo mi è venuta voglia di respirare in un sacchetto.
Che si tratti di un WE lungo, di un viaggio di lavoro o delle vacanze di famiglia io devo fare degli itinerari, devo trovare un tema e un fil rouge.
7 e dico 7 cose che messe insieme faranno una vacanza indimenticabile.
1. La funicolare e il Pozzo di San Patrizio a Orvieto
Il tour comincia di buonora per raggiungere Orvieto.
In questa giornata esploreremo pozzi e sotterranei.
Raggiungete la stazione di Orvieto, parcheggiate e di fronte a voi troverete l’ ingresso della funicolare, che vi servirà per raggiungere il centro città e vi farà anche prendere punti importanti dopo la noia del viaggio in auto.
Oltre alla biglietteria potrete, nello stesso luogo ammirare la vecchia funicolare a acqua.
La salita è carina, veloce e permette di ammirare il panorama circostante.
Giunti in cima, seguite le indicazioni per il pozzo di San Patrizio, e prima di tutto godetevi la vista dal belvedere.
Fatti i biglietti comincia la discesa nel pozzo: ricordate che il bello non è arrivare in fondo, quanto piuttosto alzare ogni tanto la testa verso l’alto, andare da una finestrella all’altra e stupirsi della doppia rampa elicoidale ( chi sale e chi scende si vede ma non si incontra).
Le info minime che vi serviranno se non ne sapete niente sono queste:
“Opera idraulica che, all’origine, era denominata Pozzo della Rocca. Probabilmente prese poi il nome di San Patrizio perché usato, nella seconda metà del Settecento, come “Purgatorio di San Patrizio”, in analogia alla cavità sotterranea in cui il noto santo irlandese si ritirava a pregare, e dove gli increduli che si fossero avventurati fino a raggiungere il fondo avrebbero ottenuto la remissione dei peccati e l’accesso al Paradiso.
Si tratta di un’opera sapiente di ingegneria, preceduta da studi a carattere idrogeologico, che indussero sia all’individuazione del sito più adatto per arrivare alla falda argillosa delle sorgenti,
sia a rivestire di mattoni, per una migliore tenuta, una parte delle pareti. Enormi le misure della perforazione cilindrica – 54 metri di profondità, 13 di diametro – e davvero singolare la trovata architettonica della doppia rampa elicoidale, che permetteva alle bestie da soma utilizzate per il trasporto dell’acqua di non ostacolarsi nel doppio senso di marcia lungo i 248 gradini; particolarmente suggestivi, poi, i 72
finestroni che lasciano filtrare e giocare con le tonalità della pietra la luce.”
Una volta visitato il pozzo e risaliti avete due possibilità:
- proseguire una visita di Orvieto sempre a tema pozzi e sotterranei. In questo caso due consigli: la visita al Pozzo della cava e Orvieto Underground.
- proseguire con me verso Perugia
2. La Rocca Paolina e il Pozzo Etrusco e un consiglio gastronomico
Da Orvieto a Perugia ci sono circa 80 km, quindi arriverete per l’ora di pranzo.
Perugia ha un sistema di parcheggi dai quali è facilmente raggiungibile il centro: io vi propongo di parcheggiare a Piazza Partigiani e da lì salire verso il centro con le scale mobili fino a Piazza Italia. E’ un percorso davvero suggestivo che passa attraverso la Perugia sotterranea all’interno della Rocca Paolina. Già solo questo percorso vale il viaggio.
Info interessanti:
“La monumentale fortezza, realizzata su progetto di Antonio da Sangallo il giovane (1540 – 1543), fu costruita inglobando parte delle case, torri e strade di un intero quartiere – ancora oggi percorribile all’interno – e in parte abbattendo le case dei Baglioni, del borgo di Santa Giuliana, della chiesa di Santa Maria dei Servi e di molti altri edifici medievali presenti nel sito.
La Rocca, elevata su cinque livelli, era composta da un corpo principale e da un avamposto, collegati da un corridoio. Il primo fu realizzato sul colle Landone, il secondo – chiamato tenaglia – fungeva da presidio avanzato. In quanto emblema del dominio pontificio sulla città, venne in parte demolita nel 1848 e dopo il restauro del 1860, voluto da papa Pio IX, venne definitivamente demolita la parte che occupava l’attuale Piazza Italia.
Dell’antico assetto rimangono solo i sotterranei del palazzo papale, luogo di straordinaria suggestione, ancora in parte sepolto, attraversato dalle scale mobili e utilizzato come sito espositivo. “
Una volta arrivati in cima fermatevi 5 minuti ad ammirare i giardini Carducci ( e se avete il prenzo al sacco potreste approfittare delle panchine per un pasto al volo) e la splendida vista.
Se invece come me volete trasformare questa passeggiata in un’ esperienza gastronomica da Piazza Italia proseguite verso l’ Antica Norcineria per gustare taglieri e panini a base di prodotti tipici umbri.
L’ Antica Norcineria si trova a circa 10 minuti a piedi, in Via Danti 3.
Il consiglio gastronomico:
Prendete il tagliere grande e se avete ancora fame il panino gourmet con l’arista arrosto. Sorseggiate Birra dell’Eremo.
Rifocillatevi, gustate e immergetevi nei sapori dell’Umbria e aspettate le 14:30.
A quell’ora infatti apre il Pozzo Etrusco, nostra meta finale.
“Ubicato nei sotterranei di Palazzo Sorbello, il monumentale pozzo-cisterna, capolavoro dell’ingegneria idraulica etrusca, fu costruito in grandi blocchi di travertino, con la stessa tecnica della cinta muraria, databile intorno al III-II sec. a.C.
La copertura, che fungeva da base per l’appoggio della vera, presenta una possente travatura a due capriate, formata ciascuna da cinque monoliti. Profondo circa m. 36 e con un diametro massimo di m. 5,6, alimentato da acqua sorgiva, raccoglieva anche le acque piovane, canalizzate all’interno. “
Se siete stanchi, beh a questo punto che ne dite di raggiungere il nostro agriturismo?
In alternativa fermatevi visitare Perugia, ne vale la pena.
Io da parte dopo una giornata fatta di tutti questi passi mi sono recata dritta dritta al mio agognato agriturismo.
Nei mie viaggi con maschi e cane al seguito scelgo sempre complessi con appartamentini e piscina, in modo che dopo una giornata di escursioni io possa dedicarmi alla lettura da un lettino a bordo piscina e loro a bagni e tuffi.
Per questo viaggio abbiamo scelto un agriturismo a Magione, sul lago Trasimeno, Il vecchio Granaio.
Classica casa di campagna umbro-toscana, bel giardino e possibilità di usare il barbecue all’esterno. Animali ammessi. Bella piscina, grande, con acqua salata. Palestra esterna.
Altro giro, altra corsa. Riparte il tour.
3. Un trenino, un picnic in collina e poi Montepulciano
Seconda giornata di esplorazioni, si va in Toscana, nei luoghi della mia infanzia, dove sono nata e cresciuta: Chianciano Terme e paese, Cappuccini e Montepulciano.
Se non avete particolari interessi di nostalgia e ricordi personali forse Chianciano potrebbe non interessarvi particolarmente, ma io che sono diabolica ho trovato un modo per rendere divertente la visita.
“Chianciano Terme è una delle località termali più famose d’Italia. Particolarmente fortunata la posizione, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete (dal 2004 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO ) e la fertile Valdichiana, tra le colline dei vini di Montepulciano e le bellezze rinascimentali di Pienza: luogo di cura e di relax ma anche punto di partenza per scoprire le bellezze della Toscana e della vicinissima Umbria.”
Il Chianciano Express, forse non è l’espresso per Hogwarts ma per lo meno attraversate con audio guida tutti il paese dalle terme fino al paese e ritorno.
Altra cosa che potete fare a Chianciano è il giro di terme e spa ( ovviamente senza i maschi piccoli e il cane).
Prima di ripartire vi consiglio due soste shopping: in paese al forno comprate la ciaccia bianca ( focaccia bianca untissima e saporita) e alla coop troverete moltissimi prodotti locali per organizzare il vostro pranzo al sacco.
Il consiglio gastronomico:
Prima di lasciare Chianciano infine cercate la pasticceria Marabissi e comprate l’unica e inimitabile torta di Chianciano ( a base di crema e amaretto).
E adesso uscite dal paese in direzione Montepulciano e godete dello splendido e caratteristico paesaggio di questa terra tra Val di Chiana, Val d’Orcia e Chianti.
Prima di arrivare a Montepulciano seguite le indicazioni per i Cappuccini e salite, salite, salite.
Vi troverete in un bosco accanto al convento dei Cappuccini dove potrete passeggiare attraverso semplici sentieri o semplicemente fare un picnic prima di ripartire.
Noi poi ce ne siamo andati a Montepulciano.
A Montepulciano vi consiglio di passeggiare per il corso principale e raggiungere due tre posti imperdibili: la Torre di Pulcinella che batte le ore, Piazza Grande con gli edifici di maggior prestigio: il Palazzo comunale, il palazzo Contucci, cominciato nel 1519 da Antonio da Sangallo il Vecchio e concluso da Baldassarre Peruzzi, il palazzo Nobili-Tarugi, rivestito in travertino, il Palazzo del Capitano del Popolo di fronte alla quale è situato il pozzo dè Grifi e dei Leoni dalle eleganti forme rinascimentali. Chiude in bellezza il lato sud della piazza la grande facciata incompiuta del Duomo.
Infine fuori dalle mura della città la Chiesa di San Biagio, il capolavoro di Antonio da Sangallo.
A questo punto se siete più mondani di me e dei tre maschi al seguito potreste decidere di sostare per la cena.
Avrete l’imbarazzo della scelta.
Il consiglio gastronomico:
Se vi piace il vino ( che ci fate qui se non vi piace il vino?) è molto bello fare un giro delle cantine, che solitamente sono aperte e oltre a farvi degustare il Nobile di Montepulciano vi mostreranno anche botti e antichi strumenti da vinai.
4. A colazione con Annibale, un bagno al lago e una serata a Castiglione del Lago
Forse la giornata più tranquilla di questo tour, vi consiglio in mattinata di andare a Tuoro a fare colazione e poi visto che siamo nella terra dell’epica battaglia di Annibale potreste visitare il Museo di Annibale al Trasimeno ( verificate prima giorni e orari di apertura, sul sito c’è scritto che apre solo la domenica).
Dal paese scendete verso il lago e seguite le indicazioni per Campo del Sole, un suggestivo museo a cielo aperto.
“Il complesso, che si trova collocato presso le rive del Trasimeno a fianco del Lido di Tuoro “La Navaccia”, si compone di 27 colonnesculture, disposte intorno ad una tavola centrale a formare una spirale del diametro di 44 m.”
E poiché siete già a Punta Navaccia recatevi alla spiaggia attrezzata, lì potrete godervi una rilassante giornata al lago. Si possono noleggiare pedalò e canoe.
Se la giornata in spiaggia non vi ha sfinito il consiglio gourmet: una cena a Castiglione del Lago.
Castiglione del Lago di sera è illuminata a fetsa, e il centro è pieno di gente seduta fuori dalle botteghe e dalle enoteche.
Io qui vi consiglio di venirci anche solo a passeggio o per un gelato dopo cena.
O se volete fare acquisti gatronomici.
Il consiglio gastronomico: in realtà sono due, uno è per la cena, l’altro per lo shopping.
Io a Castiglione mangio spessissimo in due posti: a La Premiata Forneria Barbini ( vi consiglio gli hamburger di chianina, la birra artigianale e i pici cacio e pepe) oppure alla Scuola Elementare della pasta ( primi fatti espressi: c’è la sfoglina che lavora alla spianatoia davanti a voi).
Per lo shopping di pecorino, marmellata di susine senza zucchero di Montepulciano, insaccati tipici, il pillotto del trasimeno ( magico miscuglio di sale, pepe, e altri aromi per l’arrosto) la bottega giusta è esattamente di fronte alla Scuola Elementare della pasta.
5. Il tour delle Isole
Il tour delle Isole del Trasimeno è un’esperienza che davvero vale la pena, vi consiglio di farla. Se sarete fortunati potrete trovare un tour unico con degustazione finale all’ Isola Polvese di prodotti tipici e prelibatezze gastronomiche come quello che ho fatto io, basta cercare con pazienza sui siti turistici del Trasimeno.
In particolare questo tour aveva la comodità di fare il giro con una guida ed un unico battello.
Sia l’Isola Maggiore che l’Isola Polvere sono di una bellezza spettacolare, l’una e l’altra per motivi diversi.
L’Isola Maggiore è un borgo sul lago con case che si arrampicano sulla roccia, e salendo scoprirete delle vedute incredibili.
L’isola Polvere invece è quasi selvaggia, un paradiso naturalistico con un castello al centro, diverse specie di piante e uccelli e la possibilità di acquistare prodotti locali.
Se non trovate nessun tour organizzato, comunque è possibile girare le isole con il trasporto locale, ricordate però di controllare le coincidenze e dove approdano i vari battelli.
6. Pienza, amore e pecorino
Una giornata a Pienza, a caccia di pecorino e scorci pittoreschi da fotografare.
Vabbè, qualsiasi guida e app sarà più specifica di me, io posso consigliarvi di seguire la via principale, raggiungere piazza Pio II e incantarvi davanti alla bellezza di quella che è considerata la città ideale rinascimentale.
Poi dedicatevi a cercare il vicolo dell’amore: non siete stati a Pienza se non avete una foto li, e successivamente all’acquisto del pecorino di Pienza, che vi consiglio di acquistare in diverse stagionature: a casa poi potrete servire agli amici dei taglieri di degustazione con miele e marmellate abbinati.
7. Siena, colazione con vista
Il nostro tour volge quasi al termine, ma prima di avviarci verso casa una tappa del cuore: Siena.
Ovviamente non è stato un giro turistico approfondito, direi più una colazione con vista.
L’idea iniziale era quella di fare il trekking urbano ( voi l’avete mai fatto?) ed avevo già organizzato tutto, ma siamo arrivati in tarda mattinata e quindi abbiamo optato per una colazione alla pasticceria Nannini a via Banchi di Sopra ( per me è d’obbligo), un giro su piazza del Campo ( che portava ancora i segni del Palio), una visita al Duomo e l’acquisto dei panini per il viaggio di ritorno dal salumaio di piazza del Campo, Il Cencio.
Il consiglio gastronomico:
Se fate colazione alla pasticceria Nannini non dimenticate di acquistare i dolci tipici senesi: cantucci, cavallucci, panforte, panpepato e i miei preferiti, i ricciarelli.
8. Bonus track
Io controllo sempre, in base al periodo di vacanza se nelle zone che ho intenzione di visitare ci sono sagre, fiere e feste di paese: spesso risolvono una giornata in cui sono saltati i piani, o una cena se avete voglia di piatti tipici.
Il viaggio è terminato, ma voglio lasciarvi il link di una delle ricette toscane che preferisco.
Brindo a voi e a questa vita,
Pace amore e gioia infinita
Goia infinita
Credits
Le info provengono dal web nello specifico da siti di comuni e proloco ufficiali.
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