Devo essere sincera, fino a qualche mese fa, il sedano rapa mi lasciava perplessa ed intimorita…. non l’avevo mai usato. Mi evocava il sedano, che io non amo affatto, quindi ne stavo lontana… e poi è bruttino, bitorzoluto… non sapevo neppure da che parte prenderlo…. poi è iniziato il progetto di Cook my Books, ed è nato un amore.
Ho provato anche a seminarlo nel mio orto in alta quota, ma ha lunghissimi tempi di sviluppo e mi sa che ama climi un pochino più caldi….dopo circa due mesi ne ho provato a raccogliere uno….lo vedete in foto, profumatissimo, ma diciamo che il sedano rapa ben sviluppato è tutt’altra cosa …ahahaha
Comunque, quando ho visto questa dicetta di Mark Diacono nel suo Sour sono andata di corsa a prendere un sedano rapa bello grande, per farne un vasetto altrettanto grande…adoro fare le conserve e questo non vedo l’ora di assaggiarlo.
L’autore ci dice che è una delle sue ricette preferite, ricca di aceto, di salamoia, che modifica a secondo delle spezie che ha: usa semi finocchio, pimento, cannella, pepe di Sichuan, ginepro e molti altri aromi. Suggerisce, comunque di non esagerare con chiodi di garofano e cannella perché potrebbe portarlo a note troppe vicine ad vin brulé e non è il caso…. è anche spiritoso e simpaticissimo Mark