Il risotto di oggi è dedicato a un’amica speciale e al progetto “In viaggio senza valigie” dell’associazione Onlus l’abilità. Spero che questa mia ricetta possa far conoscere meglio quest’associazione e tutto quello che fanno per accompagnare una mamma e un papà quando scoprono che il loro figlio è un bambino speciale.
Quando si riceve una notizia di questo genere si viene catapultati in un universo senza certezze, pieno di paure e insicurezze…è come trovarsi in un viaggio senza valigie. Da qui il nome del progetto che mira a non lasciare sole le famiglie, a far credere nel futuro e far scoprire come possono nascere nuove abilità.
Il RisodiAmor è una scelta solidale, insieme a tanti altri regali e opportunità che si possono scegliere per sostenere il progetto “In viaggio senza valige” e tanti altri.
Il risotto di oggi l’ho preparato pensando a un viaggio tra i miei ricordi e l’amore per le tradizioni e quindi ho associato il chicco d’uva che porta speranza e fortuna alla ricotta affumicata della Carnia legata alla mia nonna friulana e al vino Arneis, un vino piemontese, che rappresenta appieno la mia provenienza.
Il risultato è un risotto fruttato con una nota affumicata che dona al piatto un sapore decisamente particolare.
- 120 grammi di riso superfino Carnaroli RisodiAmor
- 1 scalogno
- 20 grammi di burro
- 1 bicchiere di vino bianco Arneis
- 20 acini di uva rosata + 2 per decorare
- 40 grammi di ricotta affumicata carnica grattugiata
- 1 litro di brodo vegetale
- Pepe rosa
Aggiungere il riso e far tostare, sfumare con il vino bianco Arneis e successivamente allungare con brodo vegetale.
Tagliare a metà gli acini di uva e togliere i semi.
Far cuocere il risotto alla maniera tradizionale per 10 minuti, aggiungere l’uva e far cuocere per altri 5 minuti.
Spegnere il fuoco, mantecare con i restanti 10 grammi di burro e la ricotta affumicata grattugiata e una spolverata di pepe rosa.
Lasciare riposare il risotto altri 2 minuti nella pentola prima di impiattare.