La porticina delle fate, o Fairy Door, si presenta come un elemento d’arredo per la camera dei più piccoli ma, come le fate insegnano, è molto di più: non visibile ai nostri occhi nasconde un mondo di fantasia, sogno e creatività.
Cosa è la porticina delle fate?
Nel 1993, la prima porticina delle fate apparve negli Stati Uniti, nella cittadina di Ann Arbor in casa di Jonathan e Kathleen Wright dove, le loro bimbe, potevano stare ore a sognare davanti a queste piccole porte.
Pian piano le porticine delle fate si diffusero in tutta la città, dove attualmente è possibile trovarle negli angoli più insoliti, e da lì in tutto il mondo.
Dove trovare la porticina delle fate?
Le fate non amano farsi vedere, si nascondono e si mostrano solo a chi ha gli occhi e il cuore pieni di sogni e fantasia. Ecco perché l’ideale è posizionare la porticina delle fate alla parete della stanza dei bimbi, oppure vicino alla finestra o al letto.
Ma è possibile nascondere le fairy doors vicino alla libreria, sul camino del soggiorno, accanto alla porta d’ingresso o vicino alla cucina per invitarle ad entrare con i profumi del buon cibo.
Una volta che la porticina della fata è stata posizionata non resta che invogliare una fata ad entrare in casa.
Le fatine adorano entrare in contatto con i bimbi (e i grandi) che amano il loro mondo magico. Si può quindi invogliarle ad entrare lasciando loro biscotti, sassolini, castagne, fiori o pigne raccolti durante una gita nel bosco o al parco, ma anche disegni e bigliettini attraverso i quali i bimbi possano esprimere stati d’animo, emozioni e paure.
La farina, dal canto suo, lascerà tracce di polvere di fata e impronte luccicanti.
La porticina delle fate come strumento pedagogico
Come ho scritto all’inizio, la porticina delle fate non è un mero elemento d’arredo ma può essere un valido supporto educativo e creativo per i più piccoli.
Non solo un prezioso luogo magico dove poter sognare tranquilli; un punto fermo per poter stimolare l’immaginazione e il pensiero creativo; la porta d’ingresso della fatina del ciuccio e del dentino e dell’elfo di Babbo Natale che passa a controllare che i bimbi facciano i bravi; ma anche un valido aiuto nei momenti difficili e per rapportarsi con gli altri.
Pensando a quanti grandi cambiamenti i nostri bimbi si trovano ad affrontare (scuola, trasloco, nascita di un fratellino), alle loro paure (buio, restare soli..), a qualche litigio o rimprovero, ai lutti, a ogni situazione difficile, può essere di grande conforto “sfogarsi” con le fate lasciando queste emozioni impresse su biglietti o disegni: le porticine delle fate si rivelano quindi uno strumento molto utile sia per i bambini nel tentativo di affrontare le proprie difficoltà e sentirsi protetti, sia ai genitori per capire gli stati d’animo dei propri bimbi.
Ma la porticina delle fate può essere uno strumento di rinforzo positivo o negativo per i bambini: con l’arrivo in casa di una fata è importante adottare dei comportamenti per farla restare ed evitare che se ne vada.
Le fate, infatti, amano l’educazione, la gentilezza e la felicità mentre non si trovano a loro agio tra litigi, malumori e maleducazione. Ecco che quindi, se in casa trovano dei comportamenti favorevoli la fata sarà invogliata a restare lasciando tracce del suo passaggio, messaggi di incitamento ad agire bene e piccoli regali. In caso contrario, laddove ci siano bimbi che non rispettano le regole del buon vivere in casa e fuori, la fata non passerà per qualche tempo.
Per tutto questo, mi sono adoperata negli ultimi mesi nel realizzare delle porticine delle fate.
Potete richiedere la vostra porticina delle fate mandandomi una mail a info[at]cookandcraft.it
Maria Grazia
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