Polpette svedesi

Se avete mai mangiato in un mobilificio ristorante svedese, avrete forse assaggiato queste ottime polpette, che vanno sotto il nome di köttbullar. Si preparano con carne di manzo oppure carne mista di manzo e maiale, di solito con tanto più maiale quanto più a sud ci si trova. Si servono con una salsa vellutata e marmellata di mirtilli rossi (lingonsylt), che potete trovare in qualsiasi mobilificio negozio di alimentari svedese. La preparazione è abbastanza semplice.

Per le polpette:

  • Carne macinata di manzo, oppure mista di manzo e maiale: 500 grammi
  • Cipolla: mezza molto piccola, oppure un quarto media
  • Un uovo
  • Pane grattuggiato: circa 30 grammi
  • Prezzemolo tritato finemente: un cucchiaio (facoltativo)
  • Latte: quanto basta
  • Sale: mezzo cucchiaino abbondante
  • Noce moscata grattuggiata: la punta di un cucchiaino
  • Pepe nero: abbondante
  • Pimento macinato, detto anche pepe giamaicano: la punta di un cucchiaino (facoltativo)
  • Burro, meglio chiarificato: due o tre cucchiai

Per la salsa

  • Brodo di manzo: 400 mL circa (ma v. la fine della ricetta)
  • Panna fresca: 100 mL (o latte intero, se siete a dieta)
  • Burro: un cucchiaio o due
  • Farina bianca: una cucchiaiata abbondante
  • Sale e pepe

Per servire

  • Marmellata di mirtilli rossi, o altri frutti di bosco

Queste dosi basteranno per tre o quattro porzioni abbondanti, anche cinque.

Per prima cosa, tritate finissima la cipolla. Rompete l’uovo in una terrina capiente e mescolateci il pane, le spezie, il sale, la cipolla e, se lo volete, il prezzemolo. Aggiungete latte quanto basta per farne una pappa abbastanza fluida e lasciate riposare per qualche minuto.

Un paio di appunti sulla carne: di solito il macinato che si trova da noi è pensato per preparare il ragù ed è troppo grossolano per ottenere delle buone polpette. Se lo comprate in macelleria, fatevelo macinare due volte. Se, invece, lo prendete al supermercato già confezionato, tritatelo un po’ di più con un coltellaccio. Non usate il robot da cucina: con quello le fibre della carne si ingarbugliano e avreste delle polpette molto dure; piuttosto lasciatelo com’è. Se non siete in dieta, per nessun piatto comprate macinato scelto o sceltissimo: questo viene solo da tagli più magri, ma la carne troppo magra è insipida, oltre che molto più cara.

Unite la carne al resto dell’impasto, mescolando il meno possibile. Formate delle piccole polpette rotonde di 4–6 cm di diametro. Se ve ne avanzano, le potete benissimo congelare, ma tenetele separate le une dalle altre fino a che non sono gelate, altrimenti formeranno un blocco unico.

Soffriggete le polpette in una padella a fuoco medio con poco burro per circa 10–20 minuti a seconda delle dimensioni, ruotandole molto spesso, fino a che non sono ben brunite su tutti i lati e cotte fino al centro. Se volete, le potete anche cuocere in forno a 200 °C per circa lo stesso tempo o poco più.

Una volta cotte le polpette, toglietele dalla padella. Aggiungete alla stessa padella dell’altro burro e lasciatelo sciogliere. Aggiungete poi la farina e fatela soffriggere, mescolando, fino a che non inizia a prendere un po’ di colore. Mescolando in continuazione, versate il brodo e la panna come fareste per una besciamella. In una padella è facile che si formino grumi, quindi state particolarmente attenti nelle fasi iniziali; potete semplificare il lavoro tenendo la padella inclinata in modo da spostare tutto su un solo lato. Una volta aggiunti i liquidi, lasciate bollire, sempre mescolando, fino a che dopo pochi minuti non avrà raggiunto la densità di un frullato. Regolate di sale e pepe, aggiungete le polpette e lasciate sobbollire a fuoco basso per un paio di minuti: il tempo necessario a riscaldare per bene le polpette.

Servite subito con un paio di cucchiaini di marmellata a lato e accompagnate con verdure bollite o purè di patate.

Per rendere la crema più saporita, alcuni aggiungono un mezzo cucchiaio di salsa Worcester o salsa di soia. Altri mettono un cucchiaino di senape forte. Sul brodo: se non avete brodo di manzo in casa, mi sento di consigliare per questa e le altre ricette dove fa la differenza, il “cuore di brodo” di manzo della marca Knorr, che è un concentrato gelatinoso che si trova ovunque è molto migliore di tutti i dadi che abbia mai provato, anche se forse un troppo salato, per i miei gusti.


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Il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea) è un piccolo, grazioso arbusto che vive su terreni molto acidi e richiede un clima freddo. È una pianta rara in Italia, che si può trovare sulle Alpi oltre i mille metri di altitudine. Il frutto è ottimo, ma i forestali vi taglierebbero le mani se vi sorprendessero a raccoglierne da noi. In Nord Europa, al contrario, è una pianta comunissima e si può facilmente coltivare anche in zone dove si toccano i -40 °C. La marmellata è eccellente: vi consiglio di provarla, se la trovate.

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