In questo periodo forzatamente casalingo, l’MTC ha ripreso la sua attività, con sfide tematiche sempre più difficili.
L’ultima è quella del pollo cucinato con una ricetta straniera, ma con un twist. Cosa significa? Che si parte dalla ricetta e si stravolge, si italianizza oppure come ho fatto io, si realizza esattamente, stessi sapori identici, ma con altre tecniche. Per chiarire ho realizzato il pollo alla marocchina, un magnifico stufato di pollo, speziato cotto a lungo nella tajine, ma in realtà l’ho fatto in 6 minuti in vasocottura nel microonde.
Quando è uscita questa sfida non volevo partecipare, perché sulla cucina etnica non sono assolutamente preparata. Poi però una sfida è una sfida e mi scocciava arrendermi senza provarci.
Però farsi venire un’idea non era facile. Quindi mi sono messa a sfogliare libri, a spulciare sul web, poi mi sono imbattuta negli appunti del corso sulla cottura a bassa temperatura e lì mi è venuta l’idea.
Sono famosa per essere una fan delle lunghe cotture, sia tradizionali che a bassa temperatura, così mi sono detta: “Ma se per una volta mi facessi tentare dalla vasocottura? Farò uno stufato in vasetto nel microonde”.
Mi sono studiata la vaso cottura tempo fa, ma non l’avevo mai sperimentata. Così ho provato a fare il pollo alla marocchina e sono rimasta favorevolmente colpita. Mi sa proprio che farò altri tentativi.
Il pollo è venuto bello morbido, succoso e i sapori si sono ben amalgamati, praticamente uguale a quello cotto nella tajine.
Cos’è la vaso cottura? Letteralmente, cottura in vaso, una tecnica tradizionale, che alcuni anni fa è tornata in auge ed ha conquistato sia i gourmet che i salutisti. Infatti consente di ridurre al minimo sale e grassi e conserva intatti i principi nutritivi degli alimenti.
Il pollo alla marocchina (djaj mqualli) è una ricetta tipica della cucina magrebina con pollo, limone, spezie e olive, cotto nella tradizionalissima tajine, di solito.
Ingredienti per 4 persone – in 4 vasetti da 500 ml
- 400 g di petto di pollo
- 160 g di cipollotti freschi
- 40 g di aglio fresco
- 3 cm di radice di zenzero fresca
- 1 stecca di cannella
- 0,10 g di stimmi di zafferano di San Gimignano
- 1 cucchiaino di curcuma in polvere
- 1 limone biologico (ci voleva un citron confit, ma non lo avevo)
- 140 g di olive verdi grandi (con il nocciolo)
- coriandolo tritato o prezzemolo
- Olio extra vergine di oliva
- Sale
- Pepe
- farina per infarinare il pollo (eventuale)
- alcuni cucchiai di brodo di pollo (eventuale)
Procedimento
Per la vasocottura
Per la vasocottura occorrono i vasi appositi, con guarnizioni e ganci idonei per l’uso nel microonde. Non vanno bene i vasi con il tappo a vite e neppure quelli con parti in metallo non certificati per il microonde, attenzione può essere molto pericoloso.
Da 600 a 800 W di potenza, i risultati ed i tempi di cottura sono identici.
Preparazione del pollo alla marocchina
Pulire accuratamente il petto di pollo nettandolo da ossa e grasso, lavarlo ed asciugarlo con la carta da cucina. Tagliarlo a piccoli dadi da 2 cm ed inserirlo in una ciotola con 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva, sale e pepe e tutte le spezie. Grattugiare lo zenzero ed unirlo al pollo.
Tagliare aglio e cipollotto a rondelle sottili. Scolare le olive dalla salamoia.
Cottura del pollo in vaso cottura
Per 4 persone occorrono 4 vasetti da 500 ml. In ogni vasetto inserire alla base di ognuno 40 g di cipollotto a rondelle e 10 g di aglio affettato. Distribuire sopra 100 g di pollo condito con olio, sale, zafferano, curcuma, zenzero, un pezzettino di cannella, la scorza di limone e le olive verdi.
Chiudere il vaso con la guarnizione e i gancetti e mettere in microonde a 750 W per 6 minuti, un vasetto alla volta. Poi togliere dal forno e lasciar riposare per 20 minuti. Dopo 20 minuti, è pronto da gustare o da conservare in frigo fino a 2 settimane. Per consumarlo subito, si può (solo con i vasetti Weck) tirare la guarnizione, lasciar sfiatare e consumare subito.
Ho fatto vari esperimenti, ed è migliore lasciato riposare, i sapori si intensificano, come quando si fa riposare lo stufato.
L’unico difetto è che manca un filo di cremosità, ma ho rimediato (sull’ultimo vasetto) infarinando leggermente il pollo ed aggiungendo 2 cucchiai di brodo, sempre di pollo. Così è perfetto, con il sughetto morbido e cremoso.
Se conservato, può essere rigenerato nel microonde o in padella. Comunque prima di mangiarlo va mescolato accuratamente, perché cuocendo a pressione, i pezzi tendono ad attaccarsi gli uni agli altri. La carne si mantiene saporita, morbida e succosa. Tenere la mano leggera su aromi, sale e spezie, perché i sapori si concentrano moltissimo e c’è il rischio di esagerare.
Dopo averlo scaldato e mescolato bene, si può servire nel piatto cosparso di coriandolo tritato o in alternativa prezzemolo e una grattugiata di scorza di limone.
Per il servizio in tavola, si può usare direttamente il vasetto di cottura oppure servire nel piatto.
Personalmente i vasi come i miei, molto alti, non amo portarli in tavola, mi sembrano scomodi, invece quelli bassi e larghi per un pasto informale, vanno benissimo.