La polenta: che magnifica preparazione!
La polenta dalle mie parti ha salvato un sacco di gente dalla fame nei duri tempi della guerra ed è uno di quei piatti della tradizione che non andrebbero mai dimenticati.
Un bel paiolo borbottante di polenta mi riporta indietro la memoria, quando la nonna la “metteva su” e stava lì a girare con due mani il cucchiaione di legno, per non farla attaccare… non era quella istantanea, era quella che ci metteva un’ora a cuocere.
La nonna mandava il nonno al mercato o al negozio di granaglie e si raccomandava che la farina “di frumentone” fosse mezza grossa e mezza fine, perché solo così si otteneva la polenta migliore!
Quando era pronta prendeva il pentolone e rovesciava la polenta sul tagliere di legno e lì, fumante e bollente all’inverosimile, riposava qualche minuto prima di essere servita a cucchiaiate nei piatti fondi e ricoperta di ragù e “forma” grattugiata.
Scaldava l’ambiente e il cuore.
Quando la polenta rimaneva, si faceva raffreddare a temperatura ambiente e il giorno dopo, per la mia grande gioia, si tagliava a fettine e si friggeva nel tegame con l’olio: io adoro la polenta fritta, croccante, croccantissima (la ricetta è QUI)!
Ho utilizzato la polenta istantanea (si fa prima ed è ottima per questo uso) dell’azienda Casale1485 e il risultato è stato eccellente.
W la polenta allora!
- farina di mais per polenta rapida 400 g
- acqua 1,2 litri
- sale grosso 1 pugno
- olio extravergine d’oliva
Per richieste o suggerimenti, puoi scrivermi via mail a: ricettenonna@gmail.com
Ti aspetto!